Sei come le sigarette.
Sai di '68, di bohemien e di anni '80.
Profumi di ribellione innata, inconsapevole, quotidiana e disinteressata. Il basco è il tuo grido e il sigaro, stretto fra le labbra serrate, ti fa da bandiera. Hai il fascino dei poeti, dell'imprevisto e della perversione, ma nei tuoi occhi c'è la divina commedia della vita metropolitana. Hai le mani degli scrittori e le tasche dei vagabondi: piene di ricordi che attendono solo di essere raccontati.
Ed è quando mi accorgo che non riesco a cingerti con le braccia, tanto è grande il tuo petto, che si quadra il mio cerchio e l'infinito prende una sua dimensione. Con estrema quiete lascio che le tue mani, grandi come badili, m'accarezzino il capo, sino a cancellare ogni mio altro desiderio che non porti il tuo nome.
Tua, sino all'alba di ogni sospiro.