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Killing Paranoia

Abbattete i muri della comune paranoia,
miei giovani poeti: dovete uscire e cibarvi della notte.

Se sapete correre, fatelo, per urlare a squarciagola della carne di cui siamo fatti, noi, generazione del male. Noi che ci inchiniamo davanti ai grandi volti remoti senza saperli riprodurre... Siate nelle feste e negli orgasmi, così da divorare ogni cellula della vita. E sarete certo ricompensati quando, timbrando un biglietto per altrove, sentirete un brivido scuotervi. Armatevi sino ai denti delle vostre parole, scendete in piazza e picchiate con quelle, poichè non esiste delitto più legittimo che quello compiuto per sverginare il comune senso del pudore.

Disfatevi dell'etiquette, profanate il galateo e stuprate ogni educazione. Siate come vi hanno dipinti, sicchè loro potranno, tronfi, vantarsi delle loro supposizioni sorseggiando vino dietro vetri fumè.

 

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0 recensioni:

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15 commenti:

  • Domenico J. Esposito il 28/06/2011 14:44
    Sei bravissima!
  • stefano manca il 09/05/2011 16:58
    mantieni sempre questa carica, la poesia vuole tutto il nostro sangue, la carne, bisogna far parlare il corpo...
  • laura cuppone il 20/04/2011 13:09
    il prodotto é
    il risultato di fallimenti pregressi
    qui, alla fine
    si riporta alla radice del vero male nel compiacimento nascosco da vetri fumè...
    ma credo possediate molto di più della possibilità di risputarci in faccia errori...
    credo siate prescelti dalle vostre coscienze indipendentemente da noi, adulti-adulteri
    palloni gonfiati che non volano
    nè infettano più con la poesia
    ... spero restiate sobri nel vostro stupro consapevole
    di norme e leggi che non vi appartengono... ma ahimè, nemmeno a noi
    che non siamo stati in grado di riprodurre
    la grandezza...

    Laura
  • Pasquale Bufano il 15/03/2011 09:01
    Ci sono vari comportamenti giovanili, tu hai descritto forse quello che si avvicina alla tua personalità ma vedrai che durante il corso di questa vita potrai cambiare punto di vista.
  • vasily biserov il 20/09/2010 20:08
    Armatevi sino ai denti delle vostre parole, scendete in piazza e picchiate con quelle, poichè non esiste delitto più legittimo che quello compiuto per sverginare il comune senso del pudore... questa parte è stupenda.
    noi, la generazione del male, dei piccoli ribelli!
  • Carlo Diana il 21/03/2009 16:03
    qui sento vita ribellarsi alla morte conchiusa in abitudini, prassi, norme artificiali e nella convinzione che per convivere bisogna un po' morire. Se c'è banalità, è un binario che guida un treno carico di esplosivo vitale. È questo che fa paura.
  • Anonimo il 14/10/2008 13:56
    mi è partita una b.. abbattete
  • Anonimo il 14/10/2008 13:55
    Abattete i muri della comune paranoia! Con i muscoli strappati mi getterò su di loro, taglierò gole, infetterò cuori e parole, sbranerò il luogo comune per distruggere il potere dell'uomo, per sverginare la sua anima e addormentarmi prima dell'alba!
    Sarò li con te compagna di poesia e di battaglia!
    grande!

    KL
  • Umberto Briacco il 01/09/2008 18:15
    Non male. Mi piace pensarlo come un'invito ai poeti a non rimanere chiusi o rinchiusi
    in stazette inutili, con la penna in mano, ma a vedere un po' chi ce di fuori.
    Il problema delle etichette non è banale ma ridondante. Ogni generazione, penso, si è lamentata delle etichette che gli appicca sopra quella prima, e probabilmente la gnerazione in cui siamo appicicherà qualcosa del genere alla generazione che verrà.
    Comunque ben scritto, anche se non mi pare che debba stare nella categoria racconti. Saluti
  • Vinter_ il 19/08/2008 22:05
    ... e perchè non poter scrivere banalità? Siamo talmente tanto alla ricerca dell'originale che non si apprezzano più certe banalità
  • Vinter_ il 19/08/2008 16:30
    Perchè noi siamo i violenti, i drogati, i deliquenti e gli irrecuperabili. Noi siamo il male più assoluto.
  • Egon il 19/08/2008 14:28
    generazione del male perchè siamo il male o perchè ci ha creati il male?

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