La vecchia signora Erminia sta seduta ore nel suo salotto che odora di caffè e di antico.
Nei mesi caldi d'estate, la finestra della sua casa è aperta ed io mi fermo per chiacchierare. La signora Erminia ha 90 anni e ama raccontare le storie del passato:
"La signora Olimpia scriveva bellissime poesie e affermava di discendere da antenati scrittori. Ho letto molte sue liriche ed erano affascinanti. È morta centenaria, quando io ero ancora ragazza."
"Ha conservato qualcuno di questi scritti?" chiedo io.
"No, purtroppo!"
"E ci sono figli o nipoti?"
"No. La signora Olimpia non aveva figli e tutto è andato perduto. La sua famiglia si è estinta. La sua casa era situata proprio dove adesso c'è via Lorgna."
La signora Erminia, nei lunghi pomeriggi d'estate, seguita a raccontare:
"Là abitava Donella Oreste che era proprietario di una fabbrica di olio di ricino. Era un signore con una lunga barba bianca Vicino a lui c'è un musicista che tutte le sere suona il mandolino, mangia semi zucca e beve vino, seduto vicino all'emporio di suo zio. È la bottega di Pernelle. "
"Quel musicista è morto e l'emporio di Pernelle non c'è più, è stato abbattuto 30 anni fa."
"Ah! Non c'è più! Peccato; sa, io sono anni che non esco di qui."
Poi riprende: "Dunque, da ragazza io abitavo di fronte alle tre sorelle Carmagnani, le conosce vero? La signora Atala era mia amica e d'estate mi invitava nel suo giardino a bere la granita. Atala, quando era giovane era la più bella ragazza del paese "
"Sono tutte morte adesso. L'ultima è morta da oltre dieci anni. Il suo palazzo è stato venduto "
"La mia amica Atala è morta? È proprio sicuro? Peccato. Era una donna di nobili origini e mi invitava spesso nel suo salotto "
Dopo una pausa la signora Erminia riprende le sue memorie:
"Dalla parte opposta, sulla destra c'è un portone, un cortile e in fondo c'è un molino. Lei conosce il mugnaio Maggioni? Io andavo là per comprare la farina per le torte "
"No. Il molino non esiste più; ha chiuso oltre 40 anni fa."
La signora Erminia non mi ha sentito, pare, e riprende il filo dei suoi ricordi:
" Tutte le mattine passavo davanti alla latteria. La lattaia è una signora bella e gentile, con lunghi capelli neri e ogni tanto mi regalava uno zuccherino."
"Sì, la latteria Anche quella mi ricordo. Ma ha chiuso, e adesso non c'è più," commento io.
"Oh! È proprio sicuro? Sa di quale latteria parlo, vero? Era quella all'angolo, attaccata alla bottega del barbiere. Gigetto, si chiama il barbiere "
"Sì, ricordo quel barbiere; è morto anche lui, negli anni '60. La sua bottega è scomparsa e adesso in quel posto c'è un condominio."
"Ah! Come cambia il paese! Ma io, sa, non vado mai in centro; non esco mai da qui e mi ricordo tutto come era una volta. Dunque, qui in fondo, prima del ponte c'è un arrotino "
Luglio 2003