Quando conosco Lucia, la mia nuova compagna di scuola, capisco subito che è la ragazza fatta per me. Legge i libri che amo io, i racconti del terrore; ama i colori che amo io, il giallo e il nero.
All'età di 18 anni ho trovato la mia anima gemella. Le ore che trascorro con lei sono dolci e veloci. Quando lei parla provo un piacere sublime. Quando la guardo tremo di emozione.
Vorrei tante vite da trascorrere insieme a Lucia. Ma sono troppo giovane per poterla sposare. Non ho denaro, né lavoro, né casa, né posizione sociale.
Quando Lucia parte e va ad abitare a Milano, mi sento solo e disperato. Continuo ad aspettarla, a sognarla, a soffrire terribilmente. Mi sento colpito da una grande ingiustizia perché il destino ha portato via la ragazza che era stata fatta per me.
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Molti anni dopo, nell'età matura, a una festa incontro Bianca. Dopo il primo sguardo, dopo poche parole capisco subito di aver incontrato la mia anima gemella. Bianca è più giovane di me, ha la grazia, la spontaneità, l'incoscienza e la bellezza della giovinezza.
Ci incontriamo anche nei giorni successivi e io sento che sto vivendo una esperienza meravigliosa. Con Bianca trovo la speranza per il futuro, ritrovo l'interesse per il sesso, l'amore per la vita che avevo da tempo perduto.
Con Bianca posso ancora sognare, sperare, progettare, ma Ma adesso è troppo tardi. Adesso sono impegnato con moglie, casa, lavoro. Come poso trovare il tempo da dedicare a lei? Come posso trovare la forza per distruggere le cose che ho faticosamente costruito durante tutti questi anni?
No! Che peccato! Devo rinunciare a Bianca. Devo rinunciare alla vita insieme alla mia anima gemella.
L'anima gemella raramente la troviamo e ancor più raramente riusciamo a sposarla. La troviamo sempre troppo presto, quando non abbiamo i mezzi; oppure troppo tardi, quando siamo già impegnati.
Forse l'anima gemella non esiste. È una donna qualunque simile a tante altre. Forse l'anima gemella la creiamo noi, per sfuggire alla sofferenza, per uscire da una situazione dolorosa.
Quando siamo prigionieri della solitudine, o di un matrimonio soffocante, o di una situazione familiare gravosa Allora, solamente allora, arriva l'anima gemella: per liberarci, per sollevarci, per aiutarci a vivere e a guardare ancora la vita con senso di novità e stupore.
Marzo 2004