L'aria era ferma e il loro sguardo impercettibile come il lieve movimento
dei loro rami nel volgersi una verso l'altra.
Magnolia: "Susy! Ma l'hai vista? Deve essere un parassita di quella che cammina, quella con quelle foglie scure e ricciolute, credo si nutra di lei"
Susina: "Certo che l'ho vista, stamane è passata con l'altro, quello alto,
chiaro, è un parassita sì, non fa nulla, non si sposta da sola e parla
con il pensiero, proprio come noi"
Magnolia: "È bellissima, credo che tra poco sarà anche nostra"
Susina (sognante): "Non vedo l'ora mia cara, mi spiace per te ma io presto sarò parte
di lei, entrerò nel suo tronco, nella sua linfa"
Un moto di stizza percorse Magnolia: "Beh tesoro, sei la solita presuntuosa e venale,
Io potrò stringerla a me, la farò salire sui miei rami forti e la proteggerò fino a
che lo saprà fare da sola!"
Susy: "Non è questione di venalità cara Maggy, è che se non mangi non vivi, e lei
sarà sempre legata a me perchè io scorrerò in lei"
Magnolia: "Figurati, che gliene importerà di quattro susine.
Lei certo non potrà mai scordare chi l'avrà tenuta fra le braccia.
Da me imparerà il coraggio di salire sempre più in alto verso il cielo e
e dalla mia bellezza la grandezza della natura. Mia cara "fruttarola" queste sono cose
che non si scordano"
Susy: "Sissisì vanità solo vanità, le cose concrete sono quelle importanti Maggy!"
Magnolia: "Zittà!!!! Eccola che arriva, forse sta male, fa dei versi come un animale, urla"
Susy: "Mioddio che emozione vengono di qua"
Magnolia: "La stende sull'amaca!!! SSSSSSSSttt.. non spaventiamola".
Un'ultimo veloce sguardo fra le due, un sorriso complice,
poi chiusero gli occhi e un lieve movimento sincrono dei tronchi cominciò a fare
dondolare l'amaca. La bimba alzo gli occhi fra le foglie, smise di piangere e
si addormentò.