Una volta la donna dalle labbra sottili,
aveva labbra bellissime come il bocciolo
di una rosa damascata.
Un incantesimo le aveva ridotto
lo spessore, ma non la bellezza.
La donna dalle labbra sottili
davanti ai bei tramonti sognava:
se labbra sincere mi baciassero
l’incantesimo svanirebbe,
i miei occhi si accenderebbero
come falò sulla spiaggia buia,
e il mio cuore pulserebbe
come un assolo di batteria.
Ma un giorno una strana brezza
sospinse l’incantesimo fino ad una stella
nella lontana costellazione dello zodiaco.
La resistenza dell’incantesimo entrò
in attrito con forza della gravitazione
ne scaturirono delle esplosioni
e tanta polvere di stelle si disperse.
La Mano che muove l’Universo
raccolse quella polvere che
una volta impastata
presero forma un paio di labbra speciali.
Nella cornice della notte di San Lorenzo
mentre la donna dalle labbra sottili
sognava i suoi sogni felici,
labbra di stelle la baciarono.
E l’incantesimo fu spezzato.