Osservate...
Una piccola goccia cade. Devastante appare l'effetto sulla superficie. Miliardi di molecole come impazzite modificano i deboli legami del reticolo cristallino creando circoli concentrici perfetti. Piccolo ma stupefacente moto ondoso che si infrange su altre molecole periferiche. Periferiche sì, ma solo per un assoluto effetto di casualità spazio tempo. Poi, dopo un po, esaurita l'energia cinetica che l'ha generato, la tensione superficiale ricompatta a se il debole equilibrio.. E tutto ritorma, apparentemente immobile, come un attimo prima che la goccia cadesse.
Questo.
Questo è quello di cui ho bisogno io...
Di una piccola goccia... Che per quanto piccola possa essere mi rivolti dentro.
Rigenerandomi, rimescolandomi ad ogni contatto con la mia superficie. Entrando indissolubilmente dentro di me.
Le gocce della mia vita le avevo lasciate cadere. Libere, su di un'altra..
Tanto libere da non rendermi conto che finivano nel nulla...
Nulla.
Ma anche il nulla, in quanto tale, esiste ed ha il diritto di esistere.
E allora...
Chi vuol essere lieto sia.
Le mie gocce le farò cadere, ancora, e finchè ne avrò,
libere, su di una nuova vita.