Non basteranno i bagliori degli addobbi usciti dal letargo,
ad accendere smaglianti sorrisi di cartapesta.
Eppur il solo accenno dell'eco di festa...
con le sue palle sempre più pesanti.. appese...
su alberi spogli di emozioni...
bagnerà di gioia lacrime di sconforto.
Ciò che invita ad aprire il cuore
ha il volto logorato di staticità...
e le pupille ormai spente di luce propria.
E si vedranno ancora criminali in tonaca
diffondere messaggi di pace...
mentre ringraziano i loro fedeli segugi
dell'ennesimo albero strappato alla vita...
per un dio che se ci fosse veramente ne sarebbe inorridito.
Sarà solo parvenza... inganno... e come sempre la nobiltà
avrà il volto generoso dei più deboli... che venderanno...
a scaltri avvoltoi... un altro pezzo del loro cuore...
sull'altare macchiato di sporca carta.
Se si potesse fermare tutto e spazzare via...
... ciò che acceca e solo sottrae...
ed abbracciare chi guarda ancora in cielo...
oltre gli schiamazzi... le trappole...
... con occhi desiderosi di tentazioni...
legati ad un passato quando forse i doni
non erano sorprese annunciate... e la felicità...
non era la festa in se... ma il coraggio di sognare
ogni nuovo giorno il presente.. nel ricordo di chi sempre
ti proteggeva semplicemente con il suo amore.