Dopo tanto aspettare senza risultati, non si lasciò andare allo sconforto. Si era convinto che la bellezza esisteva e che fosse soltanto da scoprire, da portare alla luce libera di inutili fardelli. Come sosteneva il maestro manierista, è all’interno della materia grezza, basta togliere il superfluo per tirar fuori la perfezione che sta dentro. Così un giorno, preso il martello in una mano e lo scalpello nell’altra, pensando alle cose meravigliose che Michelangelo aveva trovato dentro al marmo, si mise a cercare la bellezza in ogni persona che incontrava, convinto che il bello c’era e che fosse soltanto da scoprire. La ricerca non portò ad alcun esito, ma non si lasciò andare allo sconforto. E, quando si ritrovò assediato in casa, con i riflessi blu dei lampeggianti sul soffitto e le pareti, mentre il megafono gli intimava di arrendersi e di uscire, si puntò contro lo scalpello, convinto ancora che la bellezza esisteva e che fosse soltanto da scoprire.