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Maschi

La vita nel paese scorreva negli anni prima della guerra regolata dalle norme ferree della consuetudine: lavoro tutto il giorno, dalla mattina alla sera, il sabato pomeriggio gli esercizi ginnici inventati da Starace, la domenica mattina la messa e nel pomeriggio invece la disperata ricerca di qualche cosa di nuovo, che non si trovava mai, per dare un significato a una settimana altrimenti opaca.
Annibale Chiocchetti era uscito da poco dal seminario, il cui ambiente ottuso non era certo di suo gradimento, e, dopo una giornata di duro lavoro nell'officina da fabbro del Dusi, si rifugiava all'osteria, avido di apprendere le novità, che poi tanto novità non erano: a parte qualche notizia del calcio l'argomento principe erano sempre le corna, di cui nessun maritato sembrava immune.
Se ne stava attento ad ascoltare, seduto in un angolo, fantasticando amplessi mirabolanti e accrescendo ancor di più il desiderio sessuale sempre presente e che lo obbligava spesso a un autarchico fai da te.
Il sabato sera l'osteria stranamente contava meno avventori perché una buona parte se ne andava in città al casino; il giorno dopo l'inevitabile argomento delle discussioni era ciò che si era visto, ciò che si era fatto, con annotazioni colorite, vicende al limite dell'inverosimile, ma che affascinavano inevitabilmente un giovane dal ragguardevole desiderio.
Fu così che un giorno, parlando con l'amico Cosimo Gasparini, si decise ad affrontare il problema.
- Cosimo, scusa la domanda: ma tu, sei mai andato a letto con una donna?
Quello lo guardò incerto fra il raccontare una menzogna e il dire la verità, poi si decise per quest'ultima.
- No, Annibale, non ho mai avuto l'occasione. In paese le ragazze non te la danno se non sentono parlare di matrimonio, ma io a legarmi prima del tempo non ci tengo. Ho ben altri progetti! Voglio andarmene per il mondo, a vedere se riesco a uscire da questa miseria che m'accompagna da quando sono nato. Certo che prima di partire vorrei togliermi la voglia.
- Che ne dici, se anche noi il sabato sera andiamo con gli altri in città?
- Ma non è la stessa cosa che fare all'amore con una ragazza, insomma quelle non te la danno gratis.
- La tariffa non è poi così cara; certo che se vogliamo andare in un casino di lusso non ci basterebbe la paga di una settimana, ma possiamo, anzi dobbiamo anche accontentarci, e poi che sia di lusso o che vada bene per dei poveracci il risultato è sempre lo stesso. È da un mese che risparmio; il vecchio Dusi non mi dà quasi niente per tutto il lavoro che gli faccio, ma mi ha promesso che, quando smette, mi lascia l'officina.
- Allora andiamo sabato?
- Andiamo sabato.
E il sabato arrivò. I due si aggregarono al solito gruppo e in treno andarono in città.
Il viaggio fu breve, ma a entrambi sembrò interminabile, con il cuore che batteva forte e il desiderio che stava per esplodere.

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