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Il lupo del Villaggio o il villaggio del Lupo

Tratti dalla raccolta: Il lupo del Villaggio e/o il villaggio del Lupo.

INIZIAMO BENE!

<<Direttore! Direttore!, venga presto >>. La voce si fece più esagitata:<<Direttore, insomma si sbrighi! >>. Si udì uno scroscio d’acqua e un uomo corpulento e sanguigno, uscendo da un minuscolo bagno, rispose:<<Arrivo, arrivo>>, poi rivolto a se stesso :<<Era meglio rimanere a casa a dipingere, ho un occhio in sospeso>>. Questo pensiero si riferiva al suo ultimo quadro dove appunto stava pensando di aggiungere un occhio in più ad una figura femminile per darle un tocco di “esotismo”, una pennellata che avrebbe potuto farlo figurare fra i pittori innovativi del secolo.
La voce, intanto si fece sentire più insistente, egli dovette porre attenzione e rispose con voce stentorea:<<Insomma, cosa succede?>>. L’interlocutrice, una signora con occhiali quasi a monocolo, con voce petulante e accusatoria, rispose :<<Al solito, è svenuta la signorina Livretti, ha voluto ascoltare una barzelletta del Pio e si è sforzato troppo per capirla>>.- <<Bene, bene>>, assicurò sornione il direttore, poi si corresse - <<Cioè male, …acqua, aceto, sale e…>> -<<Cavolfiori>>, concluse l’occhialuta a cui non sfuggivano i pensieri, spesso rivolti al cibo, del suo “duce”. Poi scuotendolo con forza: <<Direttore, bastano due schiaffi, ma piccoli, mi raccomando!>>.
Il direttore sogghignò e, avvicinandosi al corpo languidamente inerte della Livretti la rigirò e... “ploff-ciaff”. L’effetto fu immediato, la Livretti balzò in piedi rossa in volto che, a confronto, il suo rosso e fiammante vestito sembrava sbiadito. <<Grazie! , lei mi ha ridato i sensi>>.




LA GRANDE ABBUFFATA

Arrivò il giorno della grande abbuffata ; il direttore aveva dato le opportune disposizioni : bisognava offrire almeno quattordici portate per un totale di 6000 chilocalorie pro-capite e, conseguentemente pro-pancia. Tutto il popolo di Villanova era in fermento; le cene a casa del direttore erano una favola e si conoscevano per fama le grandi capacità culinarie della moglie.
Al calar del sole c’erano quasi tutti: Lacallas, attenta al suo piede sinistro ove conservava un prezioso callo che, calpestato le avrebbe permesso di deliziare le orecchie dei masochisti ascoltatori; Lareduce, dagli occhi di luce, che covava quei momenti con spontaneo trasporto e sincerità; Pio, che, per l’occasione, aveva indossato un paio di scarpe con molla segreta inclusa per stupire gli astanti con saltelli sui bio-scalini; Penna Bianca col suo Rolex controllava i tempi di arrivo, mentre le due capinere, Mite ed Ardita, tenendosi per mano, controllavano gli ultimi ritocchi al trucco.

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