inizio con una parola semplice e concisa, scusa. mi sembra un buon modo per iniziare. vorrei poter essere perdonata da te, vorrei poter riaverti come prima, vorrei poter dire ancora la parola: “il mio migliore amico”. ma come il destino volle, tutto finì quello stupido giorno del 22 settembre. non è passato un mese, due, tre, ne sono passati quattro da quel giorno. quattro mesi dove io sono stata malissimo. si, forse nascondevo il mio dolore davvero bene, ma cosa dovevo fare? e quel giorno del 20 dicembre, quando ti ho visto seduto su quello stupido sedile di quella stupida littorina delle 12:36, sono definitivamente sprofondata. ho davvero visto la mia vita sgretolarsi, il mio passato con te, volare via. si, forse sarò paranoica o tutto il resto che vuoi, ma quello che ho visto e stato davvero una fitta al cuore. c’era lei accanto a te, c’era un’altra, quella che un tempo ero io, una persona vicina, che poteva ridere con te, e non come me, nascosta dietro i miei capelli a soffocare le urla dentro. ti chiedo scusa, perdono, tutto ciò che vuoi, ma pensa alla mia vita una volta tanto, a tutto quello che abbiamo vissuto, anche ai dolori che io ti ho commesso, ma ricordati la tua vita passata, ricordati del magnifico 2008. è inutile rinfrescarti la memoria, penso che ti ricorderai benissimo tutto, se sempre non hai rimosso quei ricordi dalla tua mente, dato che mi odi per uno stupidissimo litigio. ti prego, ascoltami solo per l’ultima volta, mi manchi da morire, e non voglio morire per la tua mancanza, perchè voglio ancora vivere di te un giorno o l'altro. per me, non ci sarò mai una parola fine nella nostra vita vissuta.