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L'ennesima peripezia di Mago Destino
Camminava, camminava una ragazza lungo un viale con la volta intrecciata di rami come braccia forti ed accoglienti; aveva gambe come ali di libellula, corpo come piuma senza affanni, e grandi occhi come velieri in navigazione verso mete inesplorate.
Aveva ancora sulle mani i graffi malefici di orchi arroganti e di streghe inviperite, aveva ancora nelle scarpe il fango dei cupi precipizi che l'avevano rapita alla luce, aveva ancora sui polsi i fili logori delle corde che l'avevano tenuta prigioniera in una torre sigillata dal silenzio, lontana dagli
aquiloni dell'entusiasmo e priva delle piroette del cuore, quando parte in quinta marcia sulle orme di un sogno color principe azzurro o celeste.
Ma, sebbene le tracce esteriori ancora parlassero di un passato come un giardino spinoso, la ragazza stava ormai rifiorendo a nuova vita, come un fiore atrofizzato dalle ineluttabili catene dell'inverno che, dopo lunga ed asfissiante prigionia, fa capolino e stiracchia compiaciuto braccia e gambe per sgattaiolare fuori a respirare profondamente.
Quale prodigioso incantesimo l'aveva liberata da quella remota ed inospitale torre del silenzio pietrificato?
Ebbene, giunse un momento nel quale la nostra protagonista, pervasa da un sempre crescente senso di sconforto e di solitudine, al pari di una ninfea in una landa desertica, uscì dalla sua prigione color nero-tristezza, alla ricerca di un veloce destriero, di color argento come la luna truccata per le feste, che aprisse uno spiraglio di luce e di libertà dalla sua clausura.
E, una volta giunta nel luogo indicatole dal cielo, entrò repentinamente in scena l'onnipotente Mago Destino, quel giorno in forma abbagliante, che mise in atto un incantesimo talmente romantico e contagioso da scatenare le concitate grida di approvazione ed i fragorosi applausi delle comitive di angeli erranti camuffati nell'aria; c'era lì, ad aspettarla, un aitante e dolcissimo principe dagli occhi color mare della Polinesia e dai capelli color campo d grano baciato dal sole d'agosto.
La dolcezza, l'affabilità e la gentilezza del prestante principe, scoccarono frecce conquistatrici al cuore della ragazza, tanto che ella iniziò a pensare intensamente a lui, lanciando al galoppo quella miniera di entusiasmo e di vitalità che, per qualche lustro, era rimasta pressochè inesplorata dentro di lei.
Nel frattempo, il sensibile principe aveva intrapreso, con grande audacia e determinazione, un illuminante cammino, senza il sollievo di alcun mezzo di trasporto, che lo condusse ad attraversare, durante 30 albe e 30 tramonti scanditi da impegnative marce quotidiane, la terra di Spagna da est ad ovest, al fine di dissipare strani sortilegi perversi e di ritrovare finalmente la tanto desiderata montagna benefica della serenità.
Al suo ritorno, dopo un breve, ma intenso periodo, tempestato di cento peripezie, di mille follie, e di milioni di parole, i due rinchiusero i loro vecchi crucci nelle segrete di castelli sperduti e lontani, nel regno delle nebbie eterne, e si resero conto che, per librarsi gioiosi sui sentieri della vita, avevano bisogno di quel magico paio d'ali, del quale ciascuno di essi possedeva una sola ala; unendosi, avrebbero realizzato il volo perfetto e condiviso bellezza ed acrobazie varie.
E così fecero, e sorpresero sè stessi e gli increduli di corte, cimentandosi in capriole ragazzine, in girotondi fantasiosi ed in sfarfallii a destra e a manca, come per gridare al mondo la propria gioia, sotto l'occhio complice della luna e delle stelle.
Ora, tornando all'inizio della nostra romantica storia, la ragazza che camminava lungo il viale non voltava mai la testa indietro, ma assaporava i profumi nell'aria, preparava gli occhi ed il cuore ai nuovi alleati raggi di sole, ai quali gli alberi avrebbero permesso di illuminare il suo cammino, sapendo che l'amato principe era lì, felice di condividere con lei la favola a sorpresa di ogni giorno, mano nella mano.
A proposito, il destriero galeotto, si chiamava, Polus, e fu sempre ferrato con ferri di cavallo in lega recanti i loro nomi di battesimo, che però non vi rivelerò, per motivi di segreto professionale... e per non ricevere una tiratina di orecchie dal Mago Destino che non ama la pubblicità; ha già tanto lavoro, sabato e domenica comprese...
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1 recensioni:
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- apprezzato... complimenti.
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