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Maddalena
“Aahh! Che meraviglia….! ”
Maddalena è estasiata dal sapiente massaggio che l’uomo le sta praticando. Ora la mano sta dolcemente scostandole dalle spalle i lunghi capelli ramati ed un leggero brivido di piacere le increspa le labbra socchiuse, mentre un sospiro accompagna il desiderio che, lento, sta inebriandola.
Intanto l’uomo, chino su di lei, continua a far scorrere le mani sul suo corpo, profumandolo d’olio di mandorla. La musica in sottofondo sparge le sue lente armonie nell’aria e Maddalena è ormai protesa verso la conclusione di quella lenta preparazione: ancora qualche minuto e poi avrebbero fatto sesso.
Con passione. Con allegria e, soprattutto, con fantasia.
L’uomo, conosciuto casualmente poco tempo fa navigando in Internet, non le piace fisicamente, ma ha la rara qualità di interpretare il sesso come pochi altri sanno fare. Alterna parole e gesti con ritmo ed armonia, portandola piano piano ad un piacere che esula da quello a cui era abituata. Non aveva mai sperimentato tali sensazioni, sensazioni che continuano anche molto dopo e a volte si sveglia anche in piena notte in preda ad un violento spasmo di piacere.
Eh si che di uomini ne aveva conosciuti molti e tutti molto prestanti ed instancabili, ma questo, pur non rientrando propriamente nella categoria di coloro che Maddalena cerca, riesce là dove gli altri non sono mai lontanamente riusciti a portarla. Sembra che quell’uomo metta più attenzione nel far godere Maddalena piuttosto che lui stesso, anche se poi non è affatto così e se ne accorge quando, esausti, dopo ore ed ore di inebriante volo tra gli emisferi del piacere, entrambi si concedono un abbraccio fatto solo di dolci tenerezze.
“Il telefono! Nooooo!!! ”
Maddalena impreca ad alta voce e con uno scatto rabbioso si alza dal tappeto e si avventa sul cellulare che, allegramente, sta suonando sotto il mucchio indistinto dei vestiti sparsi per la stanza. L’uomo, divertito, la osserva mentre parla concitatamente al telefono: è uno spettacolo vederla gesticolare mentre parla!
Paziente, l’uomo aspetta che Maddalena esaurisca il colloquio e l’agitazione causata da quell’improvvisa interruzione. Con un gran sospiro, Maddalena scaglia il cellulare sul letto e, lentamente, ritorna sul tappeto accanto all’uomo che, come se nulla fosse successo, riprende le danza delle sue dita che ora le stanno delicatamente sollecitando il seno e con regolari movimenti scendono lentamente verso il basso.
Il pube si muove ritmicamente, seguendo il moto delle dita dell'uomo che ora le sfiorano l'ombellico. Maddalena serra le palpebre.
Il respiro diventa più corto.
D'un tratto l'uomo si alza. Lentamente, ma con soprendente agilità. Nella semi oscurità Maddalena lo scorge che con insolita grazia si sta avvcinando al vaso con le candele di cera profumata: lei è abituata a muscoli e tartarughe ben scolpiti, ma quell'uomo, visto dal basso, le appare fuori luogo. È quasi sovrappeso e l'addome non nasconde una certa rotondità.
Maddalena volge la testa di lato e richiude le palpebre.
L'uomo le si avvicina.
Lentamente.
Si siede accanto a lei e lei si sente avvolgere dal penetrante aroma della vaniglia e del gelsomino. La sua istintiva curiosità vorrebbe farle riaprire gli occhi per rendersi conto di cosa sta per accadere, ma...
Una goccia di fuoco le morde il seno.
Scivola lentamente giù. Fino al capezzolo che ora sente duro come pietra.
Un brivido la scuote. Il respiro si fa sempre più corto. Sta quasi ansimando...
Un'altra goccia ancora... Sempre più calda. Ancora. Giù giù fino all'altro capezzolo.
Soffoca a stento un gemito. Vorebbe dire: "Basta!". Ma il piacere sta salendo dal basso.
Sempre più forte.
Sempre più intenso. Come intenso è ora il ritmo delle gocce di cera liquida che cadono sui seni. E colano giù, per rapprendersi lungo i fianchi.
Un'onda calda la avvolge e quasi si sente sopraffare.
Lentamente riapre gli occhi. L'uomo è in piedi e levolge le spalle. Non dice nulla. Sembra che non sia lì. Sembra che Maddalena non sia lì. Lo sguardo dell'uomo è fisso sul trapezio che pende al centro della stanza. Con una mano fa dondolare l'asta metallica. Lentamente.
Con uno scatto felino Maddalena si alza. Spicca un balzo ed è sopra l'asta. Si siede e lentamente comincia ad ondeggiare. Avanti ed indietro. sempre più forte. L'uomo si scosta un poco. Non dice nulla, ma il suo capo segue il ritmo del corpo di Maddalena. D'un tratto lei si ferma. Immobile. Seduta sul trapezio. Con lo sguardo fisso nel vuoto. L'uomo si avvicina. Si mette davanti a lei. Le braccia distese lungo i fianchi. Lo sguardo perduto nel vuoto sopra alla sua testa.
Maddalena cambia posizione. A testa in giù. agganciata con le gambe all'asta metallica. Le labbra si avvciinano all'altra. La racchiudono delicatamente e ritmicamente la lingua comincia la sua danza intorno alla sua testa. Lentamente. Molto lentamente.
L'uomo continua nella sua immobilità. Il capo volto verso l'alto. Lo sguardo perduto nel vuoto. D'un tratto un fremito scuote le sue natiche e Maddalena chiude le palpebre, aspettando l'onda calda. Eccola. La sente sempre più forte, sempre più calda. Il sapore la travolge. Avidamente deglutisce.
"Aahh!! Che meraviglia...!!!"
Maddalena ora è di nuovo seduta sull'asta metallica e dondola. Avanti e indietro. Sempre più velocemente.
L'uomo è ora disteso sotto di lei e la osserva. In silenzio.
Maddalena si ferma. Con un altro agile balzo è al fianco dell'uomo. Con dolcezza lui comincia a massaggiarle le caviglie e i piedi. Lentamente. La sua lingua comincia a danzare tra un dito e l'altro.
Sempre più velocemente.
Sempre più voracemente.
Maddalena gode. Un'altra volta.
Silenzio.
Sono tutti e due immobili, intenti ad ascoltare il proprio respiro. Piano piano la stanza svanisce. Resta solo il ritmico movimento dei seni di Maddalena e quello del trapezio sopra di lei.
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