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Il bosco dei non so. Ultima puntata.
Nel bosco dei non so, vivono tre popoli. Al centro del bosco il popolo dei Nonso, ai margini est, quello dei NO, e ad ovest quello dei Sì.
I primi due li abbiamo già conosciuti, ora voglio presentarvi i Sì.
Questo è il popolo più propositivo ed il più numeroso.
Loro hanno il sindaco, il salumiere, il sarto, lo stradino, lo slattaio ecc… .
Sì avete capito bene: Slattaio, in questo paese tutti i nomi inziano per “S” e qualsiasi cosa voi chiediate loro essi rispondo sempre affermativamente. All’inizio era un po’ un problema, ma poi con il passare degli anni si sono organizzati in Sministeri, perché erano tutti stanchissimi.
Vi spiego il perché.
Un giorno d’inverno, quando la città non esisteva ancora, arrivò una famigliola composta da padre, madre e dodici figli maschi: dodici e non dico altro! Entrarono nel bosco in cerca di una bella valle dove costruire la loro casa. Arrivati nel villaggio dei Nonso, videro una vallata magnifica, con un ruscello e tanto pascolo. Educatamente chiesero ai Nonso se potevano stabilirsi in quell’ameno luogo. La risposta che ricevettero fu :- non so-
Timorosi di disturbare, sentita la risposta, decisero di passare oltre. Arrivarono nel villaggio dei NO. Qui videro una vallata ancor più bella della precedente, uno luogo splendido.
Chiesero ad un abitante del villaggio se potevano costruire lì la loro casa.
Ma la risposta fu categorica:- NO!-
Sconsolati si diressero altrove e finalmente trovarono, qui ad ovest, una bella valle. Non come quella del villaggio dei no, ma simile. Vi era un fiume dalle acque cristalline, dove magnifiche trote si rincorrevano tra guizzi velocissimi e iperbolici salti; grosse querce abitate da timidi scoiattoli che li osservavano incuriositi e, a poca distanza, alte montagne con cime così cariche di neve da risplendere come specchi, quando il sole le illuminava.
Il papa’, chiamato Signorsì, chiese alla famiglia:
-Vi piace questo posto, ci fermiamo qui?-
Dodici sì risposero all’unisono subito seguiti dal tredicesimo, quello della mamma, Micomandisì.
Non vi elenco i nomi di tutti i figli perché alcuni sono lunghissimi tipo questo: sfigliodisignorsìedimicomandisìsecondosìdidodicisì…
Iniziarono a costruire la loro casa ed il padre chiese al figlio maggiore di andare a chiamare gli amici ed i parenti. Tutti vennero, perché quando fu chiesto loro se volevano stabilirsi in quel luogo rispondevano:-Sì che ci veniamo.-
In poco tempo furono più di mille e così da villaggio diventarono città. Ma, esistono sempre i ma, nei racconti, succedeva che tutti lavoravano continuamente, era difficoltoso dire sempre sì.
Ecco un dialogo tra due abitanti del luogo:
-ciao, tutto bene?
-sì benissimo grazie. Hai finito la tua casa?
- sì, è venuta molto bella vuoi vederla?
-Sì e tu puoi darmi una mano a finire la mia?
-Sì volentieri, ora?
-Sì-
Così accadeva che chi aveva finito la propria casa andava a costruire quella dell’altro e lui se ne stava a rimirar la casa dell’amico fin quando un altro non gli chiedeva :- Mi puoi zappare il giardino?-
-Sì, subito?
-Si, grazie-
Tutti lavorano incessantemente e di continuo, fin quando uno non chiedeva:-andiamo a letto?
Era impossibile continuare così. Decisero allora di riunirsi in assemblea ed istituirono i Sministeri.
Hanno il ministero della Salute, del Slavoro, dell’Sistruzione, tutti.
Cosicché ogni qualvolta decidono di fare una cosa si rivolgono, caricando l’apposito modulo, al ministero appropriato, questo valuta la richiesta e manda un incaricato ad eseguire il lavoro. Ovviamente con le orecchie tappate.
Non si sono risolti ancora tutti i problemi, ma ormai il più è fatto.
Non è facile dover rispondere sempre Sì anche quando si vorrebbe rispondere no, vero?
Vi è piaciuto il racconto? Su rispondete a voce alta….
Ah, dimenticavo, successe poi che un figlio di Signorsì si invaghì di una signorina del villaggio dei Nonso e la sposò. Nacque un figlio, e nessuno sa il perché, la prima parola da lui pronunciata fu proprio: NO!
Scusate errori ed omissioni, ciao e buona serata a tutti…
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