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"Ho Sete"
Non capivo questa Tua richiesta Signore. Ti ho chiesto di aiutarmi a comprendere. Non puoi aver sete. Lo ha detto la scienza: non sei più una persona, stai morendo.
Nel Società evoluta, un giudice ha condannato una ragazza a morte: non è nostro dovere dare da mangiare o da bere a chi è destinato a morire, dobbiamo lasciarla morire. Lo ha richiesto suo padre che non ha più amore da offrirle: meglio che lei muoia, allevierà le sofferenze sue e di tutta la sua famiglia. D’altronde lo aveva detto Caifa: “meglio che uno solo muoia” per il bene di chi gli sta intorno… E poi non possiamo interferire nelle regole dello Stato: lo Stato è laico, lo sai, anche quando la nazione ed i politici vorrebbero che non lo fosse. E poi lo hai detto Tu: date a Cesare quel che è di Cesare…
Ma la vita non è un tuo dono? Allora noi non possiamo darla a Cesare: Tu la dai e Tu la riprendi…
Ma no, la Cultura del terzo millennio mi ha insegnato che la vita è mia e me la gestisco io, magari con un testamento biologico…. Ma Tu Gesù, che stai sulla Croce, lo hai fatto il tuo testamento biologico? Adesso hai sete, ma non ti posso aiutare, perché nel tuo testamento hai scritto che dovrai soffrire e morire… Gesù, perdonami se puoi!
Oggi è venerdì e che Venerdi! Siamo tutti presi da qualche processione e dal pensiero del pranzo di Pasqua o, meglio, della tanto attesa Pasquetta da trascorrere all’aria aperta o in qualche agriturismo, con la famiglia. C’è chi ha fatto centinaia di chilometri per godersi una vacanza distensiva e divertente, vicino al mare o nel rispetto della tradizione. C’è tanto traffico per le strade, tutti sorpresi da questo tempo meraviglioso… Eppure, si dice, è tempo di crisi!
Ho sete di Te Gesù, come cerva assetata ti cerco; ma in tutto questo rumoroso deserto, non riesco più a trovarti, Signore! Non sento più niente di Te!
Qui, a casa Tua, anche oggi c’è poca gente…. E domani sera saremo qui, come ogni anno, sempre meno numerosi, a celebrare la Tua Risurrezione e a raccontarci quando, appena qualche anno fa, centinaia di giovani di ogni dove, si incontravano sul sagrato per scambiarsi gli auguri, dissetati dall’acqua della gioia che fa nuove tutte le cose, con una chitarra e la voglia di cantare la Tua festa alla città e a tutti i dormiglioni, al termine della Messa notturna.
Le cose cambiano… oh, si che cambiano… ed è solo merito dell’uomo se cambiano…
Ti ho chiesto di aiutarmi a capire, Gesù. Davanti alla Tua Croce, ti ho chiesto di dare un significato nuovo a questa Tua Quinta Parola, per questo Venerdì Santo.
E così mi hai fatto incontrare, una sera, una Signora Dolcissima che, si reca spesso nei paesi del quarto mondo: Lei dice che ci va ogni giorno e faccio finta di crederle; dice che ci va per aiutare i bambini che non hanno da mangiare; li coccola, canta loro la ninna nanna, si prende cura della loro salute e della loro igiene. Quando è possibile gli porta un sorso d’acqua e una manciata di riso o di farina di mais. Spesso vado a trovarla a casa sua. Mi accoglie sempre con un sorriso e tanta Grazia, appena arrivo.
A casa sua, quando si gioca c’è tanta gente che appena mi vede si affanna a dirmi tante cose e a riempire di parole ogni spazio vuoto: un inutile chiasso che non si addice ad un luogo così sereno. In quella casa sono molto più eloquenti i silenzi di qualsiasi parola aggiunta. Spesso ci sono dei bambini ai quali gli adulti si prodigano a donare costosi giocattoli che loro hanno solo il piacere di scartare appena ricevuti e… che poi mettono via, dimenticandoli.
Così, la dolce Signora mi invita a guardare insieme a Lei un filmato e mi colpiscono alcune immagini. Bambini, tanti bambini, affamati, assetati, orfani, ammalati… soli. Sento le loro grida mentre scavano fra tonnellate di rifiuti che giungono lì dalla nostra terra, e fare a gara con gli avvoltoi per accaparrarsi un boccone “allettante”; altri ti guardano con quegli occhioni parlanti, contornati dal paradiso terrestre: una giungla verde e ricca di risorse… ma che loro non possono più godere perché gli è stata tolta dai potenti della terra; altri bambini sono in ginocchio, non riescono più ad alzarsi, soli sotto il sole cocente: sembrano dei cadaveri, non mangiano da settimane, non bevono un sorso d’acqua da giorni, hanno la febbre alta, non hanno la mamma che si curi di loro…. Piangono! Seicentomilioni sono i bambini che nel mondo oggi non hanno da mangiare. Muoiono ogni giorno diecimila bambini per mancanza di cibo e di acqua.
Poi sono colpito dal pianto e le lacrime di un bambino, avrà forse due anni: è solo perché abbandonato, in mezzo ad una strada di periferia; il suo lamento da quelle immagini diventa reale e, come in un incubo, mi percuote…. “ho sete, …acqua”… e non c’è nessuno che lo vuole aiutare… e lo sento sempre, ogni giorno, ogni notte, ogni istante… anche oggi.
Oggi la dolce Signora, mi ha invitato di nuovo a casa sua…. Oggi c’è silenzio... Gli amici, oggi, non fanno chiasso…. Son finiti i loro pettegolezzi ed i bambini non giocano più. Però resta il lamento di quel bimbo. Lo sentite? Lui ci chiama anche in questo momento mentre leggo queste poche righe che ho voluto dedicargli: “Ho sete, voglio un sorso di acqua…. Mamma, dove sei?…. Signore, aiutami a ritrovare la mamma… Mamma, non mi lasciare solo…”. Povero piccolo angioletto!
“Ho sete”: Tu Signore, su quella Croce ci chiedi da bere…
Ora ho capito: Tu non risorgi più qui da noi; è in quei paesi lontani, nel quarto mondo, che hai chiesto di risorgere; quella dolcissima Signora è la Tua Mamma, che abbraccia quei bambini, sotto la Tua Croce, sul nuovo Calvario; e quell’acqua che chiedi non è per Te, è per quel piccolo angelo.
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0 recensioni:
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- Caro Luca, ti ringrazio e ti auguro un impegno sociale denso di soddisfazioni per il bene comune.
Fabrizio.
Anonimo il 08/07/2009 12:14
Caro Fabrizio,
ho letto or ora il tuo racconto, e devo dire che mi ha commosso. Anch'io ho scritto sulla barbarie perpetrata su Eluana, da parte di un padre senza amore e di uno stato senza morale. Complimenti, veramente. Il tuo racconto è veramente bello, sentito, toccante, pregno di un'umanità e di una carità cristiana invidiabile. Grazie per averci dato la possibilità di leggerlo.
Luca
- Se penso un solo istante a quanto poco servirebbe per aiutare tutti quei bambini, mi vergogno di me stesso... Buttiamo via tanto superfluo che basterebbe a colmare e a far traboccare tutte le enormi giare di limpida acqua nel quarto mondo e a dissetare tutti i bimbi del mondo... Ma quale crisi? Grazie Marcello.
- le tue parole mi commuovonoperchè anch'io ho scritto dei versi dal titolo LUCE su questo triste avvenimento. Il tuo è molto toccante e solo chi è sensibile capirà, mentre per gli altri sarà un servizio televisivo che dopo dieci minuti non c'è più.
- scusa.. fabrizio
... forse pensavo a Francesco d'Assisi e...
ciao
Laura
- grazie infinite Francesco
questa sete non finisce mai
... di Lui...
la Pasqua.. ecco!
Laura
Anonimo il 20/03/2009 16:26
I miei complimenti più sinceri...è bellissimo. Una perla di luce che solo un'animo illuminato può rendere così bene. Aspetto con ansia questa Pasqua, e che sia di Resurrezione per il corpo e lo spirito.
- Ringrazio tutti quanti, amici, per avermi donato il vostro tempo e la vostra lettura. Ho solo voluto rendere attuale una parola di Ns Signore e voglio condividerla con voi. La Pasqua si avvicina, un invito: viviamola tutti intensamente. Ciao Fabrizio.
Anonimo il 19/03/2009 20:44
No Francesco.. non piango.. anche se brividi di freddo mi gelano il sangue..
non piango.. perche’ non serve piangere … le lacrime si asciugano e resta
la tristezza.. e anche quella passa.
Cristo c’è ..è fra noi solo che il rumore copre la sua voce.. con indifferenza
gli passiamo accanto con le bende agli occhi per non vedere.. Ci ha donato questo
mondo insegnandoci ad amare la vita.. ad averne rispetto.. e noi?
Una carezza non è sufficiente a calmare il pianto di bimbi innocenti.. ci vuole
acqua.. si tanta acqua per risvegliarci.. per scuoterci.. perche tutti assieme possiamo fare...
un abbraccio a te caro amico
Aurora
Anonimo il 19/03/2009 16:44
Caro amico mio, e' vero mi avevi chiesto di non piangere... come se non conoscessi la persona sensibile che sono... Ed invece sono qui con le lacrime sulla pelle, con il cuore triste e con la costante sensazione di non potere nulla contro qs ingiustizie. Cio' che hai scritto e' una spinta a muoversi, e presto. Facile rimandare agli altri, e noi? Noi cosa facciamo? Mi sento cosi' inerme davanti a tanto dolore, vorrei adottare tutti i bambini del mondo se potessi... vorrei andare in quelle terre e fare veramente qlcosa di concreto, anche solo dare una carezza ad ognuno di loro...
- Mi hai fatto piangere Francesco.. e aumentare in me quella sete di Gesù che i mille rumori del mondo non mi fanno più sentire...
Leggere queste tue parole è stato molto più che bere acqua fresca nel deserto...
GRAZIE a te e a Colui che ti ispira, affinchè Cristo torni a risorgere anche per noi...
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