Serenate d’estate sollevano note nell’aria…. mi ricordano il mio amore, e il dolce suono della voce del mio angelo che se ne va….
In queste fredde notti d’inverno il mio letto è vuoto, non mi riconosco più in quella persona che dovrei essere…il mio corpo non mi appartiene e la lontananza suggella il patto del Destino. Complice ed artefice del mio futuro, esso si impone come il mostro delle mie paure e mi obbliga a seguirlo…. il mio amore mi ha abbandonato e quelle ultime lettere da lei spedite mi hanno illuminato e detto che non era tempo, non lo era mai stato….
Lontananza e nostalgia, lunghe digressioni nel tempo infinito che non passa mai mentre io penso a te…ed alla luce di un lampione le righe sul mio diario si fanno più sbiadite, bagnate dalle lacrime di un uomo tradito dal suo amore, dalla vita e dal futuro. Non resta che cenere. Solo polvere e cenere di un cuore infranto che continua a pompare il sangue in vene che non lo contengono più.