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Le strade parallele

Luigi t’amo, disse Rossella.
Fu così che la donna ruppe per sempre quel silenzio che fin dagli esordi della loro storia aveva caratterizzato il loro rapporto.
I due si conoscevano da tanti anni senza però essersi mai frequentarti, avevano solo degli amici in comune. Fu in una notte di pioggia di fine settembre che scoppiò la passione, una passione nata e morta nello stesso attimo in cui ebbe inizio la loro reale conoscenza. Lui le mostrò il suo mondo, le permise di entrare nei suoi luoghi, le aprì la porta del suo paradiso/inferno. Cosa potrebbe mai accadere tra due giovani desiderosi di visitare posti lontani? Quella notte tutto accadde e così per tante altre notti. Lei parlava, amava così tanto chiacchierare e cercare di capire. Lui a volte ascoltava e poco diceva, perso com’era in chissà quali pensieri che lo tormentavano. I due giocavano, si rincorrevano con lo sguardo, amavano litigare e subito dopo fare la pace. Lei si lasciò conoscere, si aprì fin da subito a quel ragazzo che aveva tanto desiderato e che così sfacciatamente stava conquistando la sua mente e il suo cuore. Lui disse poche cose di sé, lasciava trapelare molto poco, parlava ma in realtà poco diceva, prendeva ma non dava. Ogni giorno Rossella attendeva pazientemente una sua chiamata, chiamate che non sarebbero mai arrivate. Ogni mattina si svegliava confortata dal nuovo giorno appena iniziato, speranzosa che qualcosa prima o poi sarebbe successo. Le notti erano lunghe e tristi, l’ennesimo giorno trascorso invano. Poi all’improvviso senza alcun preavviso ecco che Luigi spuntava con una nuova proposta, con un nuovo incontro, con un nuovo sorriso. Lei non era capace di rifiutarsi. I giorni così trascorsero e divennero velocemente settimane fino a diventare mesi. La ragazza era un’inguaribile sognatrice, non si lasciava scoraggiare dal suo uomo poco propenso a donare la sua anima. Pensava che prima o poi una svolta ci sarebbe stata. Luigi intanto continuava a vivere nel suo mondo, fatto di silenzi e di piccoli passi impercettibili. Rossella intanto amava. Amava i suoi occhi e quello che dicevano, amava le sue parole, amava tutto di lui. Era disposta ad accettarlo così come era, non avrebbe modificato una sola virgola di lui. Ma intanto soffriva. Ogni qual volta pensava di essere giunta all’ultimo atto, decisa a mollare tutto e dimenticare, un piccolo gesto di Luigi la riportava indietro. Un sogno che diventava incubo. L’incubo di amare e di non essere amata, di voler vedere ma di non essere vista, di sentire ma di non essere ascoltata, di abbracciare ma di non essere abbracciata, Come poteva mai uscirne? Non c’era scampo alla sofferenza, e lei ben conosceva queste sensazioni. Tuttavia non si dava per vinta, pur essendo ignorata continuava a proporre, continuava a cercarlo e a renderlo partecipe della sua vita. Ma per vivere bisogna essere in due, non si può costringere una persona a volare quando questa non ha ali per farlo. Rossella amava e lui non capiva o forse non voleva capire. Quando tutto sembrava essersi ormai esaurito, quando le emozioni non erano più così forti, quando iniziò a percepire dal suo sguardo una distanza abissale, lei iniziò a scrivere. Rossella sperava che almeno in quel suo ultimo gesto Luigi sarebbe riuscito a trarne quello che lei gli stava dicendo. Non utilizzava giri di parole ne doppi sensi, era diretta in modo che lui non potesse fraintendere. Decise di dirgli addio e decise di farlo in modo diverso, quello a lei più congeniale, scrivendo. Ma un addio è tale solo se si smette di sperare e di aspettare, lei non smise mai di farlo. Tempo addietro Luigi aveva donato un diario segreto a Rossella, una altro segreto, l’ennesimo. Rossella non smise mai di scrivere su quelle pagine che la facevano sentire vicina al ragazzo a cui si era legata. Mai Luigi avrebbe potuto leggere quanto vi era scritto, ma lei sperava potesse intuirlo. Quel diario non parlerà più di lui, fu questa la sua promessa. E nello stesso attimo in cui disse di amarlo scomparve per sempre,
Rossella… Per Te

 

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1 commenti:

  • Marysun... il 16/03/2010 13:29
    .. bellissimo!! veramente.. mi ispira molto l'atmosfera che suscita e la velocità delle parole.. un po' triste ma.. piaciuto

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