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No Comment
Nel buio, quattro uomini scendono le scale con un pesante fardello. In silenzio, attenti a non fare rumore, e soprattutto per evitare di far sbattere la cassa sulle pareti. Una volta fuori, la mettono su una macchina che si era fermata di sotto. Dopo averla legata e assicurata bene, la macchina partì. L'accompagnano con gli occhi fino alla sua scomparsa, e poi si allontanano in direzioni diverse.
Un giovane uomo, viaggiando in autostrada, fa attenzione a non oltrepassare la velocità massima, solo problemi con la polizia, no. Sopra la macchina una cassa da bagaglio a forma di barca. L'effetto di alcol è passato lasciando posto a disagio, dolore, stanchezza e una sorta di pentimento. A volte asciuga qualche lacrima. E, di tanto in tanto, un sospiro. Deve passare alcuni Stati, i primi li ha lasciati alle spalle. E, con loro, una parte di ansia e paura. Spesso vede il tetto della cabina e mormora alcune parole, parti di preghiera interrotte da un pianto lento. È entrato in terra rumena... l'ansia sembra lasciare il posto alla stanchezza ed alla fatica. Gli occhi stanno per chiudersi. Si allarma. Dovrebbe arrivare vivo. Vede un autogrill. Decide di fermarsi, un paio di minuti, prendere un caffè e poi partire di nuovo. Perché il tempo non aspetta, deve arrivare in fretta... nessun altro pensiero.
Ferma la macchina, si trascina rapidamente verso l'autogrill, ordina e a aspetta con impazienza il caffè, poi lo beve in fretta. Si sente un po' meglio, almeno le gambe sono più leggere. Esce e cammina dove l'ha lasciato la macchina. Improvvisamente... non crede a suoi occhi. La vettura è lì, con il colore metallo grigio lucida di un beffardo sottotono, la merce è mancante. No, non è possibile, non può succedere. Si sente un pezzo di ghiaccio dal cuoio capelluto fino alle dita dei piedi. È un sogno, un incubo. Dio, ti prego, dimmi... che non è vero... Povero me... Le gambe non la tengono più, la disperazione sta per farlo stramazzare a terra. Ma ora? Dove chiedere? Ma può chiedere? Da qualche parte, deve esserci una stazione di polizia, ma può andare dalla polizia? Si siede per terra con la testa tra le mani. No, non può andare dalla polizia. Si alza e si mette in giro a chiedere se forse qualcuno ha visto per caso quando... Rientra nel' autogrill e comincia a chiedere al barista ed ai camerieri. Qualcuno tira corto, risponde di no, altri non capiscono la sua lingua. Rimane lì, con una vaga speranza nel cuore che ciò che gli era accaduto sia stato un brutto scherzo. Ma pian piano la speranza sparisce e lui diventa cosciente di quanto amara è la realtà. Scesa la notte, partì, prendendo la via del ritorno. Il viaggio che aveva cominciato, non aveva più senso... non aveva il coraggio, l'audacia di proseguire...
- Capo,- disse il più giovane,- guarda cosa abbiamo pescato oggi!
- Che cosa c'è lì dentro?- il capo era seduto vicino a un tavolo in fondo ad un vecchio negozio abbandonato. Davanti a lui, due bottiglie di birra vuote, la terza era a metà.
- Non l'abbiamo aperto ancora.
Il ragazzo prese una leva e forzò il coperchio della cassa. Al' inizio non distinse bene poi... non credette ai suoi occhi.
- Che cosa c'è dentro?- insiste il capo. Ma il ragazzo, pallido in volto, non riusciva ad aprire bocca. L'uomo si avvicinò con passi pesanti. Per un attimo rimase a bocca aperta. Poi:
- Sparisci! Mi occupo io di questo!
Tre giorni più tardi, quattro uomini, immigrati di diverse nazionalità, che erano diventati amici grazie a un bicchiere di birra dopo il lavoro, stavano per entrare in un bar. Erano rimasti alla porta, quando videro il giovane uomo seduto vicino alla finestra. Si era messo davanti parecchi bicchieri e li beveva uno dopo l'altro. Si avvicinano.
- Hai sepolto così presto tua madre?- chiese uno di loro.
- Che sepoltura?! Mia madre me l'hanno rubata... in un autogrill...- rispose disperato il giovane.
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