Dimmi mio amore, mi ami?
Ti guardo in viso, armonioso e indecifrabile, come nessuno sa essere.
Provo a leggere la tua espressione piatta, come la maschera d’oro sul volto del leggendario Achille.
Sei di pietra, di marmo.
Immobile come una statua, tra le lenzuola bianche del mio letto.
Nudo ed imponente, chiaro di colore, caldo di pelle, pacato, quasi immortale.
I tuoi occhi infuocati mi fissano, come se il tempo si fosse fermato, grandi e azzurri, innocenti.
Le tue labbra fine sono dischiuse giusto per respirare. Pane della mia vita!
Dimmi mio dio, mi ami?
Il cielo ti ha ripudiato per la tua anima nera.
Hai la pece attorno al cuore, ma la luce più chiara ti illumina il volto.
Sorridi. Brilli come una stella, mi fai tua.
Ti voglio.
Il desiderio è impellente, più forte di tutto ciò che io abbia mai provato.
Il dolce fruscio delle lenzuola precede il mio bacio, che tu non rifiuti. Non lo fai mai.
Le tue labbra sanno di ciliegia, la tua lingua di miele. Il tuo corpo è il mio squisito banchetto.
Ti amo, è inconfutabile.
Ma dimmi mio angelo, mi ami anche tu?
Il silenzio cala. Il tuo sorriso beffardo è l’unica luce tra di noi.