Le carte sono ingannevoli.
Non chiedete loro il futuro, non ve lo diranno.
Vi confonderebbero con nebbie, riflessi e lunghe ombre.
Le carte parlano del presente e del passato, non vedono al di là della lunghezza del loro spessore, qualche millimetro quindi.
Quale sarà la vostra carta?
Avrete il coraggio di girarla?
Io sono l’Appeso, la dodicesima carta dei tarocchi.
Posso apparir buffo a testa in giù, quasi patetico, per alcuni pauroso.
Ma anche voi, visti dalla mia prospettiva, siete proprio come me, capovolti.
La mia è una scelta, non una punizione.
Penzolante e sottosopra ascolto.