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Una storia di oggi

Si conobbero su Internet, lui uno separato di fresco, scazzatissimo perché ridotto quasi sul lastrico, con figlio laureando e lei, psichiatra, matrimonio fallito da anni, un figlio adolescente, unico ricordo di un passato da dimenticare.
Il fato li condusse nella stessa chat, lei gradiva la sua gentilezza ed il suo buon umore, lui la di lei riservatezza e la spiccata intelligenza e dolcezza.
Furono inconsciamente spinti ad approfondire la conoscenza, parlarono a lungo; lui aveva girato il mondo e cercava un porto sicuro dove ormeggiarsi fino ad andare in disarmo, lei amava viaggiare ma non poteva, per cui faceva tesoro di tutti i racconti di viaggio su cui riusciva a mettere le mani e sognava, sognava.
Lui era alla ricerca di affetto, pur negando ogni nuovo legame amoroso che avrebbe potuto presentarsi, lei affermava di aver rinunciato ad amare e si era creata intorno una corazza impenetrabile di fredda cortesia. Scoprirono di essere nati nella stessa città, che lei aveva abbandonato ormai da trenta anni.
Parlarono a lungo, sempre in chat, in privato; si cercavano automaticamente senza dirselo mai e al momento di lasciarsi la sconnessione era difficoltosa, un legame sconosciuto ma molto forte ed intenso ritardava sempre il momento del distacco.
Approfondirono la conoscenza, avevano molte regole in comune, anche se affrontate da un diverso punto di vista, entrambi erano attirati dalla psiche umana, dal perché delle cose, dagli animali, dal mare; era una continua scoperta reciproca, che però spaventava sia lei che lui. Entrambi erano molto sentimentali, ma lo ammettevano a fatica. Lei amava la poesia, lui la prosa, lei scriveva poesie, lui libri e racconti. Lei affrontava la vita come una sfida, lui era stanco delle sfide. Si apprezzavano ma non osavano dirselo per non scoprirsi.
Lui segnò il primo punto inviandole una cartolina sonora della città natale, lei pareggiò immediatamente con una splendida visione del mare, il loro rapporto era muto, indiretto, parlavano di tutto fuorché di quello di cui avrebbero voluto parlare. La paura di lui e la riservatezza di lei alteravano il rapporto, eppure continuavano a cercarsi.
Lui cercava un'apertura verso di lei, ma lei bloccava sul nascere ogni tentativo, salvo poi rammaricarsene; lui iniziava ad innamorarsi e lei lo prendeva in giro, salvo poi, pentita, offrigli il suo supporto morale per lasciar dietro il brutto periodo.
Lui tentava in ogni modo di aver più notizie su di lei, era affamato dal voler sapere, lei gli centellinava le informazioni, goccia a goccia. Il gioco raggiungeva alti livelli di comicità, aver ottenuto il suo numero di telefono fu per lui un grande avvenimento quasi da festeggiare, entusiasmo subito raffreddato da una frase di lei che parlava di telefoni che non squillano. Lui la chiamava, ma rispondeva la segreteria telefonica ed a lui era sempre stato difficile dialogare con le macchine.
Lui cercò di invitarla a cena, era attirato da quelli occhi verdi che promettevano di splendere come smeraldi brasiliani, ma lei naturalmente e cortesemente rifiutò. Continuarono a parlarsi per molti giorni, lui diventava impaziente, lei lo raffreddava subito.

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4 commenti:

  • Anonimo il 10/04/2010 22:17
    Mi è piaciuto, in effetti a tratti e conivolgente, e in altri un pochino scritto alla leggera, ma cmq uno racconto scorrevole. Direi che tutto sommato merita di essere letto
  • Anonimo il 05/03/2009 16:17
    bello... bello..
    coinvolgente...
    grazie... Flo.
  • Paola Bonc il 26/08/2008 12:21
    avrei voluto darti il massimo dei voti... ma ci sono rimasta troppo male per il finale... anche se è la cruda realtà... non come quello che si vede nei film...
    complimenti

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