“Padre, vorrei confessarmi”
“Certo fratello mio, che peccati hai commesso? ”
“Sono malato”
“Cos’hai? ”
“è una malattia incurabile e molto dannosa”
“Ma di questo Dio non ti fa nessuna colpa”
“ Invece si! ”
“E perché figlio, mio? Sei forse preoccupato per i tuoi cari, non l’hai ancora detto a nessuno? ”
“ No non l’ho detto a nessuno perché…posso parlarne solo con una persona che può capirmi”
“ Io, posso? ”
“Si! ”
“E come? ”
“Me la hai mischiata tu questa malattia!! ”
“Io?? E quale sarebbe? ”
“è da tanto che ne sei infetto”
“Noi ci conosciamo da tanto tempo”
“Non ti ho mai visto”
“Mi hai visto da piccolo, quando vestito di un bianco saio servivo la messa per un prete appena arrivato, tu!! ”
“Non è possibile!! ”
“Faccio anche io quello che un tempo tu facevi a me”.
“Caro, hai finito in bagno? ”
“ Si, quasi, mi sciacquo la faccia ed esco”.
Fine.