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L'ho ucciso
Fredda notte di marzo... cammino per le strade della mia città continuando a pensare a lui, a come fino a poco tempo fa era qui con me, al mio fianco.
Mi chiamo Mara. Sono nata in una ricca famiglia del mio paese, 20 anni fa...
Si potrebbe dire che la mia vita è ancora lunga da percorrere, ma questi pochi anni sono stati ricchi di esperienze che mi hanno cambiata sempre di più man mano che il tempo scorreva.
Non mi è mai mancato niente, avevo tutto ciò che desideravo, frequentavo le migliori scuole, e quelle che in teoria erano le migliori famiglie.
I miei genitori avevano programmato tutta la mia vita sin dal momento in cui venni al mondo, e sfortunatamente io non ne sono stata a conoscenza fino al momento in cui ho cominciato a dare ascolto al mio cuore.
Avevo 17 anni quando mi presentarono Paolo, un ragazzo perbene, un 2oenne qualunque, benvestito, beneducato, una persona della quale sarei potuta diventare amica facilmente, pensavo.
Cominciò a venire spesso a casa, ad invitarmi ad uscire con lui, a passare i pomeriggi insieme e io non avevo nulla in contrario.
Una sera uscii di casa da sola, per andare a fare la spesa, dato che era il giorno libero delle cameriere e mia madre si sentiva poco bene.
Scesi le scale, imboccai il viottolo per in negozio di alimentari e proseguii tranquillamente fino a quando non sentii una mano coprirmi la bocca con forza e un'altra bloccarmi da un fianco.
Sudavo freddo, avevo il sangue congelato enon sapevo cosa fare: una cosa era certa, non dovevo tentare di scappare.
-Dammi tutti i soldi che hai, bellezza
-Lasciami!
-dammi i soldi
-NO!
-Allora vieni con me...
mi trascinò in una macchina e mi portò via in un casolare abbandonato non molto lontano da lì.
In poco tempo mi trovai legata ad una sedia con i soli piedi liberi. Lui evidentemente preparava una lettera, forse volea tenermi in ostaggio, ma un certo punto si girò verso di me e mi guardò negli occhi pieni di lacrime.
-Lasciami andare, ti do i soldi! Mia madre sarà in pensiero
mi guardò ancora, ancora una volta e poi disse
-Voi, figlie di papà, viziate, circondate dall'amore e dai soldi, non avete neanche idea di cosa significhi dover rinunciare al rispetto per poter mangiare un pezzo di pane. Sai, mia madre e morta prima che io potessi essere abbastanza grande da ricordare il suo viso, e mio padre allora mi ha abbandonato in una famiglia in cui mi utilizzavano come sguattero. In queste vie la vita va così e io adesso non le chiedo più nulla!
-Puoi fidarti di me, slegami
-Solo se ti lascerai possedere da me questa notte. Hai un bel corpo. Dopo ti lascerò andare.
ci pensai su...
-Va bene. Slegami, sarò tua e poi nn mi vedrai più.
mi slego, mi tolse il vestito, stavo male, avevo paura, gemevo.
lui cominciò a toccarmi, andava sempre più in basso.
Lasciai ricadere il capo all'indietro affinchè capisse che avevo paura. Scrutò nel profondo dei miei occhi, mi guardò attentamente e vide la paura, così mi lasciò andare, mi aiutò a rivestirmi e mi fece sedere. Si chiamava Luca
-Scusa...
disse avvicinandosi al mio viso.
Allora lo baciai, i nostri sguardi si incrociarono... e fu amore, amore vero, quello che nasce dal nulla e proprio per questo è restìo a morire.
Mi lasciò tornare a casa e da allora cominciammo a vederci sempre, di nascosto, furtivamente, parlavamo, facevamo l'amore, parlavamo e facevamo ancora l'amore.
Andò avanti per quasi 2 anni, fino a quandò mia madre mi comunicò che avrei sposato Paolo, per il bene della nostra famiglia.
Fu allora che le dissi tutto, di Luca e del nostro amore, delle nostre passeggiate sotto la pioggia e di molto altro ancora, cofidando che avrebbe capito.
Ma non fu così!
Lo hanno ucciso...
lo hanno ucciso...
mia madre lo ha fatto uccidere! Io ero lui, è come se avesse ucciso me, sua figlia!
È stato Paolo a sparargli, me lo confessato oggi, mentre facevamo l'amore per la nostra prima notte di nozze.
Lui l'ha ucciso. E io ho ucciso lui.
Che mi prendano, che mi arrestino! Sono fiera di camminare qui da assassina sapendo di averlo ucciso.
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0 recensioni:
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- mi è piaciuto moltissimo.. anzi di più
Anonimo il 06/11/2009 19:06
Molto bella... complimenti
- mi piace come si sviluppa il testo: è schietto, non si perde in passaggi particolarmente complessi di ordine sentimentale, ogni cosa viene da se, la immagina il lettore e la vive sulla propria pelle
- L'amore vero prima o poi viene a bussare alla nostra porta, ma non confondiamolo con il bisogno d'amore altrimenti dopo che il sesso sarà finito non rimane che una solitudine ancora più grande di aver incontrato chi ci ha rubato il cuore per soddisfare il proprio bisogno di godere e depredare la carne senza preoccuparsi del dolore che si lascia...
Anonimo il 29/07/2008 21:35
stupendo anke se io al posto della ragazza sapendo ke lui nn era + lì pronto al mio fianco mi sarei buttata dal balcone!!!! dp aver ucciso qll strz di paolo... cmq complimenti veramente bella mi sn commossa stupendo!!!!
- bello... l'ho letto con le lacrime agli occhi... complimenti
- Un buon racconto! Attuale e intrigante. Brava. Ciao Claudio
- complimenti! un bel racconto dalla lettura scorrevole e che.. rapisce davvero per un lungo istante! grande finale inatteso!
- toccante
- Mi è piaciuta
- ho letto con attenzione...è una storia forte.. piena di realismo... di sentimenti contrastanti... piena d'amore..
- L'ho letto tutto d'un fiato e mi è piaciuto...
Anonimo il 22/06/2007 13:11
Complimenti... per il colpo di scena
- La storia è molto intensa, si sentono le emozioni forti della protagonista. Luca mi lascia un po' perplesso. Sembra un personaggio positivo, pertanto capisco che possa essere indotto al furto dalla povertà, ma trovo meno credibile che sia indotto al rapimento e allo stupro.
- che bello saper raccontare! ottimo, w la nostra puglia!
- brava!
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