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Sorriso ad un bambino

Caro nonno,
ti chiederai come mai ci ho messo tanto e come mai non ero lì a salutarti.

Cercherò di farlo, consapevole che se il tempo potesse invertire il suo inesorabile cammino, prenderei una decisione diversa.
Volevo che per te fosse una cosa speciale, ed ho cercato di trovare le parole giuste, di trovare il modo e la metrica corretta.
Ma ogni volta che ci provo tornano in mente le tue frasi, in un dialetto che ho imparato ad amare.
Davanti a me appaiono sempre scene diverse, già vissute: le nostre partite a dama, le partite a carte, le passeggiate sotto la luna, le mie domande, le tue risposte.
Ti vedo attraverso una nebbiolina curare il tuo terreno, annaffiare le tue piante, raccogliere i loro frutti.
Una lieve brezza mi ricorda il leggero venticello estivo del mattino, la tua barba fatta come un tempo e le tue zuppe di latte e biscotti.
Di certo non potrò mai dimenticare i tuoi ricordi di guerre, ti ascoltavo sapendo di poter parlare con la storia, e solo tu sai quante volte ti ho ripetuto: "le scriveremo in un libro".
Quel libro ora non possiamo più scriverlo.

Te ne sei andato portando via anche la mia infanzia,
portando via un pezzo della mia vita,
portando via il ricordo delle estati,
portando via il ricordo della campagna,
portando via il ricordo di una vita e di un modo di vivere che non esistono più.

Per questo non ti dimenticherò mai,
per questo non smetterò mai di ringraziare mia madre, per tutte le estati che ci lasciava a te, me e mia sorella.
Quando mi sono detto che il modo più eterno per dirti quanto ti ho voluto bene e quanto la tua presenza sia stata importante per me, sarebbe stata una lettera,
volevo che il suo titolo fosse descrizione di un uomo e del suo modo di vivere.
In mezzo a tante frasi già fatte mi è venuto in mente cosa mi stupiva di te ogni volta.
Beh che tu stessi bene o no, che tu avessi il cuore leggero o pesante, avevi sempre, ogni volta, la forza di regalare un sorriso ad un bambino,
avevi sempre la voglia di giocare con lui.
Penso che la presenza dei bambini ti facesse dimenticare, seppur per un attimo, le tue sofferenze:
quelle gambe che così tanto ti avevano aiutato nel lavoro nei campi,
e quegli occhi che così tanto ti avevano aiutato a riconoscere un terreno pronto,
che ora non funzionavamo più ... .
Sarà impossibile dimenticarti nonno.

Perdonami se puoi, per non essere stato lì nel giorno del tuo eterno saluto,
solo ora mi rendo conto del male che questo possa averti fatto
e della sofferenza che questo avrebbe portato nel mio cuore.

Perdonami per non aver reso tributo ad una persona così importante per la mia crescita e per la mia vita.

Ho perso un amico, un insegnante, un esempio, un nonno.

Ho perso il dono del Signore, che è descrizione del tuo nome.

Ciao nonno Giovanni.

 

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4 commenti:

  • bruna lanza il 09/06/2012 17:58
    bella lettera, mi pare di vedervi a passeggio per i campi, deve averti voluto davvero molto bene tuo nonno, complimenti
  • Rocco Burtone il 05/07/2009 23:14
    poteva essere leziosa, invece credo che la tua pulita sincerità ne faccia un racconto leggero e godibile.
  • Valentina Patrocinio il 29/06/2009 22:33
    Finalmente ce l'ho fatta a leggerla tutta... con un po' di fatica, ma ce l'ho fatta...
    Una persona così importante nella vita di un bambino, che ora è diventato un uomo...
    I nonni sono insostituibili.
  • Anonimo il 24/06/2009 00:33
    molto bello e toccante

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