Stavi guardando la televisione
Etta James cantava in pubblico "At last"
d'improvviso mi prendesti per mano...
iniziammo a ballare un lento.
Poi un blackout, andò via la luce
niente musica... ma continuavamo a muoverci
la tua mano scivolava lungo la schiena
e le labbra sul collo.
Come in un film, la stanza ci girava intorno
sempre più veloce
mentre noi ballavamo... da capogiro
la nostra voglia, una danza interminabile.
Miliardi di atomi nell'essenza
che si agitano euforici, piccolissimi
dentro una miscela rovente, arrotondata
puntini bianchi che vagano nell'etere
l'incandescenza si lascia sfiorare senza freddarsi
decibel che urtano le membra.
Ci fissiamo ovattati
noi, fuori...
da quest'altro universo
c'è un altro piccolo mondo silenzioso
contemplandolo ammirati
io e te guancia a guancia.