Ieri. Ultimo giorno di lavoro, una settimana intensa e calda, a contatto con pomodori, alberi di ogni tipo, meloni ed angurie. Ieri era venerdi, a fine orario, mi reco in campagna, dalla nonna, che, come di consueto, mi riempie di coccole, di consigli. Una breve doccia, per levare l' odore intenso del pomodoro e, soprattutto, per levare dalle dita quel nero, che mi innervosiva.
Chiamo i cani e, mi dirigo verso luoghi remoti e lontani dalle case dei miei familiari. I cani saltano, si fanno accarezzare, si fanno coccolare, mi fanno sentire a casa. Mi offrono il loro cuore, sento i loro sentimenti, rivolti, solo in quel momento, a me. La strada è lunga, battuta, da continui passi di macchine, di trattori. È una salita quella che devo affrontare, ma dopo, so che dietro c' è la discesa, proverò e riproverò. È come scalare una montagna, una montagna di tristi ricordi, che devo allontanare. È una salita. Le pietre cadono verso il basso, si allontanano. È ormai l' ora del tramonto. La mia ninfa, creatura della mia foresta, mi guarda da lontano, intrappolata ancora in quel groviglio di spine. I fiori si stanno per chiudere, in questo inizio di tramonto. È ancora una lunga salita, una sconfitta per la tristezza. È come se schiacciassi tutti i brutti momenti, che ho passato in questi 15 anni e, li sostituissi, con altri, più dolci e belli.
Arrivo in cima, ora non è più una salita, ora è un breve tratto di pianura. I cani ormai sono andati alla ricerca di qualcosa e, rimango solo.
Una nuvola scopre il sole, che, con i suoi raggi, mi riscalda e mi rallegra. Adoro gli uccellini che volano in alto, sopra di me, mi guardano, e si posano accanto a me. Il sole emana raggi più forti, per via del tramonto. Alla mia destra, la vigna, una vigna fatta di fatiche, sofferenze, litigi, carezze, baci. Alla mia sinistra, alti ed imponenti cipressi, che scuotono le loro chiome. Roteo le braccia in alto, verso il cielo, cercando di raggiungere il cielo, ma anche per sorridere, ridere, essere felice. Roteo, roteo, penso alle mie poesie che ho pubblicato, sono felice. A tutti gli amici nuovi che ho. Ora, davanti a me, compare la discesa, mentre il cielo, si tinge di variopinti colori. Arancione, Giallo, Rosso, Rosa e, dietro di me, nella salita, blu, nero, che segnalano bruttezza. Scelgo di andare avanti, verso i colori caldi. Il sole, il mio amato sole, si tinge di rosso e, saluta per la fine del giorno. Arrivo in un punto, dove c' è un ruscello, un campo di grano e degli eucalipti, ma lo salto, per proseguire. La discesa è finita, il mio cuore è ripulito, il mio sguardo sereno. Siedo leggermente su una roccia e guardo intorno a me. Sono in un luogo importante per me. Ora, il più importante. Niente più dolore, tristezza o sentimenti negativi, lì. Lì è tutto bello sereno.
Non mi importa più di chi non si accorge di me, lì sono a casa, ed ho tutto quello che mi serve: la mia famiglia, i miei cani, la mia natura.
Solo questo,
riesce a farmi stare bene, realmente.
Ora il sole mi saluta, sparendo all' orizzonte. Il vento diminuisce di intensità, ma decido di ritornare indietro, dalle cose più importanti per ora e, lascio quel posto, felice. Continuerò ad essere quello di sempre, oramai non importa del dolore. Non importa dei sorrisi falsi, che pronuncierò dinanzi alle persone che mi faranno soffrire. Chiuderò i miei sogni, li proteggerò, nessuno mi fermerà.
.. Sarà un altra salita,
ma, ricordo, che dopo la salita,
c' è la discesa.
Minnie! Minnie! corri!
.. Solo le cose più importanti, solo quelle.