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La scrivania.

Se guardiamo attentamente dentro di noi, possiamo suddividere la nostra vita in tanti paragrafi, come nei racconti, basta far combaciare tutti i tasselli al posto giusto, come nei puzle.
Sin da piccolo ero attratto dalla donna, mi piaceva guardare le sue forme, le sue labbra, le sue cosce, spesso nell’uomo è sintomo di sguardi libidinosi, è delizioso vederla ancheggiare a destra e a sinistra, con fare disinvolto ed innocente, come gli sguardi sempre ingenui ma folgoranti, spingendo il più delle volte l’approccio, in un incontro casuale, (è sempre la donna a decidere chi deve corteggiarla).
L’uomo crea lo spunto iniziale per far si che la donna, si convinca a lanciare quei sguardi di cui parlavo prima.
Avevo accennato prima dei puzle, già, quando ero giovane cercavo avventure con donne più grandi di me, mi appagavano ma non completamente, dovevo spaziare in più parti per sentirmi soddisfatto.
Forse sarà stato il caldo del sud ad aver sviluppato in me questo istinto di conquista, fatto sta che ho sempre inseguito gonnelle, le mie avventure sessuali hanno riempito la mia giovinezza.
Giovinezza tanto per dire, ricordo per esempio l’inizio del nuovo secolo, avevo già superato i 45 anni, vita tranquilla da uomo sposato, qualche macchia, (c’è sempre negli uomini sposati), qualche avventura senza particolare significato, come per esempio quella mattina, ero andato al lavoro come al solito, mi occupo di costruzioni, ho una ditta ben avviata, una decina di operai che seguo tutti i giorni, poi nel pomeriggio vado nel mio ufficio per sbrigare la parte burocratica e contabile della ditta.
Quella mattina dicevo, all’entrata del cantiere, c’era un operaio in compagnia di una bella ragazza, (poteva avere vent’anni, pensavo fosse la fidanzata), mi chiedeva lavoro, erano dell’est, lui parlava poco Italiano, mentre lei era già un po’ di tempo che viveva in Italia, per cui era lei a parlare per lui, gli risposi che eravamo al completo ma aspettavo una risposta, se l’esito fosse stato positivo l’avrei assunto, presi un biglietto da visita e gli dissi (telefona nel pomeriggio e ti darò la risposta), lo prese ringraziandomi, mi salutò regalandomi quello sguardo inconfondibile che conosco bene.
Ormai si erano fatti le 18, 00 avevo concluso quel nuovo contratto, per la costruzione di una villetta, ero contento perché era importante per la continuità della ditta, ero immerso nei pensieri, scosso dal suono del campanello aprii la porta, la ragazza dell’est era passata per avere una risposta.
Non mi aspettavo quella visita, pensavo ad una sua telefonata, invece lei decise di venire di persona, mi parlava e mi guardava maliziosamente negli occhi, ero un po’ imbarazzato e quasi impacciato gli dissi, signorina dica pure al suo fidanzato di passare a riempire i moduli, così lo avrei potuto assumere.
Sorrise contenta, disse mio fratello sarà felice, era tanto che cercava lavoro, prima di andare via la invitai per il giorno dopo ad un aperitivo, accettò compiaciuta.
Ero troppo smaliziato e capii subito cosa voleva da me, però pensavo ”è troppo giovane”, probabilmente mi sbagliavo, oggi le ragazze sono meno timide di una volta, comunque, il giorno dopo eravamo al bar, mentre sorseggiavamo un flut di champagne accompagnato da ostriche provenienti dalla Spagna, mi prese la mano, intrecciando le sue dita alle mie, sorrise lanciando occhiate inconfondibili, sussurrandomi sottovoce, sfacciatamente, “mi piace la tua scrivania”.
Quello che voleva non lasciava dubbi, ci recammo in ufficio, svuotai la scrivania, la spogliai delicatamente e con passione scrissi un’altra bella pagina del mio puzle.

 

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6 commenti:

  • Giuseppe Bellanca il 06/07/2009 20:28
    Grazie a tutti ma amo dire " con una "Z" all'italiana dolcemente puzle"
  • Donato Delfin8 il 06/07/2009 20:25
    123 adoro i "puzle" .. più piccoli sono i pezzi meglio è
    così non finiscono mai!!!
  • Anonimo il 06/07/2009 20:13
    BELLO GIUZE...
  • Anonimo il 06/07/2009 00:34
    letto e apprezzato
  • Anna G. Mormina il 05/07/2009 22:19
    ... mi sto chiedendo: ... chissà com'era la scrivania?... legno, ferro... e chissà di che colore:... ... bianca?... nera?... marrone? ... ok ok, scherzavoooo!
    Racconto letto tutto d'un fiato e piaciuto!... bravo Giuseppe!!!
  • Anonimo il 05/07/2009 20:12
    spero non sia stato solo un modo di ringraziarti per aver assunto il fratello.. già il fatto di presentarsi al posto di una telefonata mi ha lasciato dei dubbi.
    Però quel che importa è che entrambi abbiate ottenuto ciò che volevate.

    Il racconto è scorrevole, aggiusterei un attimo la punteggiatura.

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