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Il bagnino e la portinaia.
Come ogni anno attendevo con ansia il mese di giugno: il mare, il sole e la spiaggia mi aspettavano come tutte le estati da qualche tempo oramai.
Le file di ombrelloni non erano ancora al completo, ma ero certo che entro breve sarebbero arrivati parecchi turisti.
“Il delfino blu” è il Lido dove lavoro (si fa per dire…) come bagnino. Da queste parti “lavorare” è una parola grossa, anche perché con quello che mi pagano riduco il mio compito nello stare sdraiato sul lettino e guardare le fighette che mi girano intorno per poi scegliere quella con cui stare la sera!! Il resto dei miei compiti consiste in una veloce pulizia della spiaggia, chiusura dei lettini e ombrelloni. Tutto questo in cambio di vitto, alloggio e 100. 000 £. a settimana.
Quest’anno, nel condominio di proprietà del Lido, hanno cambiato tutto il personale, tutte facce sconosciute, anche le cameriere e la portinaia.
Le cameriere sono tre, una più brutta dell’altra… Mamma mia… se me le dovessi trovare di notte in camera mentre mi rigiro nel letto, son certo che cascherei in terra per lo spavento!!, Una in particolare (poveretta…), é strabica, ma così strabica, che quando mi guarda mi devo girare da un’altra parte per vedere se c’è qualcun altro nella stanza oltre a me!!! Le altre due sono brutte… solo brutte e per fortuna non ci parliamo mai. Infine c’è la portinaia: capelli corti neri, occhi grandi e due labbra da “aspirapolvere” tutto sommato non é male, certo al mare ne vedo tante simili a lei!! Quella lì è solo la portinaia. È sempre allegra e spesso canticchia:-“ ma che minkia canti??- penso io- uno è stanco e lei canta!! ”-Non è nemmeno siciliana, mi pare sia emiliana… ho sentito di Ferrara, mah… queste donne del nord… certe volte nemmeno la capisco poi con quell’accento sembra che mi vole pigghiari ‘pu culu (voglia prendere per il culo)!!
Certo è che quella sera l’avevo combinata grossa…cazzo…!! Ero uscito con una tedesca, sua sorella ed un mio amico che parlava tedesco, io mi limitavo a dire “ ya, good, sparsiren” e cavolate varie, tanto per quello che volevo potevo anche non parlare, ma quella mi fece talmente incazzare… faceva la sostenuta!! Allora mi allontanai dal locale dicendo al mio amico che sarei tornato subito spiegandogli che volevo andare a prendere un’altra ragazza, una tipa francese, che voleva uscire con me.
Andai all’hotel dove alloggiava, la invitai a venire con me dopo e avergli spiegato la situazione lei acconsentì.
Ritornato al locale feci le presentazioni e dopo aver bevuto una birra andammo in centro pista a ballare un lento mozzafiato! Questa ragazza mi voleva quasi, quasi, “ fare lì”…sì, insomma da come mi stringeva e si muoveva languidamente lasciava intendere esplicitamente la sua voglia di fare sesso con il sottoscritto!!! Le sue cosce erano attaccate alle mie e potevo sentire il calore che emanava dalle mutandine, era bollente… minchia focu vivo era (fuoco acceso sembrava)!! Mi guardavo intorno, ero sicuramente tutto arrossato, un po’ per l’eccitazione e un po’ per quello che stava accadendo… non ero abituato a questo… sugnu 'nu tipu riserbato... (sono un tipo riservato) che ama la privacy, io!
Ormai era fatta pensavo. Ritornai al tavolino, la tedesca incazzata era andata via - “fanculo- pensai -così impari! ”- . Ordinammo da bere, la francese era una spugna beveva di continuo e con che ritmo, io non ero abituato…avia ‘nu caluri intra (bruciavo internamente)!! Ad un certo punto il mio amico mi riporta a casa ubriaco marcio, mi lascia sull’uscio e se ne va.
-“Ahi, ahi… la mia testa…gira come una trottola!! ”- Il buco della serratura cammina un po’ a destra e un po’ a sinistra, almeno così mi pareva… Feci così casino che svegliai un po’ tutti mentre lottavo con la serratura, appoggiato al portone!! Improvvisamente, non rendendomi conto che si apre il portone, cado a terra come un salame sbraitando contro la portinaia che l’aveva aperto all’improvviso.-“ Minkia!! ”- ripetevo con una voce che non pareva nemmeno la mia e la portinaia nella sua lingua mi diceva a bassa voce di fare silenzio e che mi avrebbe aiutato lei ad arrivare in camera mia. Il pavimento evitavo di guardarlo altrimenti cadevo, per fortuna ‘sta portinaia era un maschiaccio aveva due braccia forti, mi sentivo al sicuro e mi lasciai andare, mi lasciai talmente andare che mi feci una rampa di scale all’indietro… Mamma mia che botta!! Imprecavo contro quella donna, perché rideva!! Cavolo, io ubriaco per terra pieno di bozzi e lei rideva!! Quando si riprese, continuò nel suo dialetto a dirmi : “Stà zitt ch’at smisi tuti!! (Stai zitto che svegli tutti!!)- ma chi se ne futti ( chi se ne frega)- risposi io. Dopo dieci minuti di confusione totale, arrivammo davanti alla porta e mi accorsi di non avere le chiavi……-“Nooo!! ”- urlai ricordandomi di averle date alla francese…E ora??
Sapeva leggere nel pensiero la portinaia. Mi aiutò e mi condusse nel suo alloggio.
Certo quella sera passai dalla tedesca alla francese per poi concludere con la ferrarese, la quale mi fece distendere sul suo letto. Non appena ebbi chiuso gli occhi sentii la birra fare marcia indietro, in un attimo ero in bagno con la portinaia semi nuda che cercava di trovare un modo per uscire da lì, ma sarebbe stato meglio fosse rimasta ferma in un punto preciso del bagno, perché quello che le arrivò addosso non lo dimenticherà mai!!! C’era di tutto: dalla birra agli spaghetti, dal vino alla salsiccia, una puzza che non finiva mai e la portinaia lì, allibita e incazzata di fronte a me con quelle cosce bianche da cadavere imbrattate di spaghetti che sbraitava saltando quasi avesse il ballo di san Vito!!! La guardai in viso, aprii la bocca ed inavvertitamente uscì fuori un rutto da guinness dei primati!!
Scoppiammo a ridere, le lacrime uscivano dagli occhi scivolando sulle guance, senza farci caso ci trovammo avvinghiati, io che volevo uscire, lei che voleva passare!! Quel bagno era proprio un buco!! Ad un certo punto ubriaco e non nel pieno delle mie facoltà vidi la portinaia aprire al massimo le cosce, mi abbassai di colpo ed a quattro zampe ci passai in mezzo arrivando di corsa a letto.
Quello che è successo dopo non lo so, ormai ero troppo cotto che non ci capivo più niente.
L’indomani mattino, ero solo, nel letto della portinaia, lei non c’era, neanche i miei ricordi. Mi vestii di corsa e stramaledettamente in ritardo andai al Lido con gli occhi gonfi, il pensiero verso la portinaia e con un mal di testa che mi accompagnò per tutto il resto della giornata!
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