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Cronaca di un Natale...
La Storia, che come tutte le storie importanti deve essere scritta con la “S” maiuscola, ha inizio nell’era dei tempi ma, se una “fiction” oggi vuole avere una minima possibilità di successo o almeno, di attenzione, deve avere un punto di aggancio con un avvenimento attuale che possa richiamare l’attenzione dei disattenti lettori.
Possiamo quindi ora definire i tre punti focali su cui è articolato questo racconto: ciò che successe in Palestina circa 2000 anni fa; ciò che succede oggi nella stessa area ed infine una foto sbiadita, color seppia, con scritte quasi illeggibili e raffigurante una persona, vestita da carovaniere egiziano, con sullo sfondo le Piramidi di El-Giza.
Tutti sanno cosa successe a Nazareth 2000 anni fa, nacque Gesù: questo avvenimento è stato tra i più significativi nella storia umana ed è più o meno accettato da tutte le religioni monoteiste; tutti noi siamo cresciuti e siamo stati educati a credere a questa storia, per cui non c’è bisogno di ulteriori aggiornamenti. Devo aggiungere che lo sviluppo della tecnica, oggi, ha consentito di confermare ciò che prima era accettato solo come dogma di Fede.
In quest’ultimo secolo, che è stato forse tra i più orrendi della storia umana, è stato toccato il fondo: le guerre coloniali, la prima guerra mondiale, il fascismo, il nazismo, Mathausen, Auschwitz, la seconda guerra mondiale, la bomba atomica, il comunismo, la guerra in Corea, quella in Vietnam, in Cambogia, la rivoluzione cinese, le guerre arabo-israeliane, le rivoluzioni in Sud America, i genocidi in Africa, in Bosnia, nel Kossovo, in Cecenia,. Milioni di morti, assassinati, bombardati, affamati. Perché? Può una ideologia, anche la più atea, materialista, possessiva e intransigente, programmare lo sterminio di un popolo? Forse molti si saranno chiesti chi sta dietro a tutto ciò; le forze del male, i terroristi, governanti senza scrupoli, i fabbricanti di armi, i trafficanti di droga o forse è l’indole autodistruttiva dell’uomo, la sua sete di potere, a non voler mettere la parola fine a tutto quanto può sembrare consono ad una vita civile.
Arrivato alla fine del 1999, senza alcun entusiasmo su quello che in proiezione avrebbe prospettato il futuro secolo, il Viaggiatore si trovava in Egitto, al Cairo per lavoro, impegnando le ore libere a scorrazzare nei “souk”, i mercatini, dove si trova tutto e di tutto. Diamo una breve spiegazione su chi è questo anonimo ribattezzato “Il Viaggiatore”: è un uomo comune di mezza età, con tutti i difetti che ciò comporta, ma con alcuni pregi, forse non appariscenti né gratificanti, ma importanti; è onesto, buono (a volte nei limiti della stupidità. N. d. A.), osservatore e con una ottima capacità di sintesi.
Dunque, durante il suo girovagare senza meta nei mercati, il Viaggiatore trova in una bancarella di libri vecchi un calendario francese, sotto forma di libriccino, stampato ben nel 1799, dieci anni dopo la presa della Bastiglia, infatti questo calendario, o meglio “Lunaire”, rilegato nella copertina alla buona con carta di giornale, portava i nomi dei mesi scritti nella grafia rivoluzionaria, Brumaio, Germinale, Termidoro ecc. ; vista l’esigua somma richiesta dal mercante e dopo una breve formale contrattazione, utile forse per farsi ricordare dal venditore in funzione di un futuro possibile affare, il Viaggiatore si affretta a concludere e si porta religiosamente la sua piccola preda nella camera d’albergo a El-Gezirah (l’isola) al ventiseiesimo piano, da cui si gode un panorama spettacolare del Nilo con le sue feluche dalle bianche vele che bordeggiano al tramonto.
Giunto nell’intimità della camera, il nostro uomo, dopo una doverosa occhiata al panorama mutevole ma pur sempre uguale, si affretta a scartare la rilegatura della copertina del libro per gustarsi l’acquisto. Nel togliere le pagine unte e incomprensibili del giornale “Al-Ahram”, una foto cade per terra.
E ’ ingiallita, color seppia, rappresenta il deserto e un uomo vrdtito da beduino, sullo sfondo le Piramidi; sul retro ci sono alcune parole scritte non si capisce bene in che lingua; l’unico scritto di chiara interpretazione è la data: 1900/01/01. Appaiono poi alcuni numeri “1000-2000?” seguiti da un punto interrogativo; tre parole, quasi illeggibili sono accumunate da una parentesi, potrebbero essere: Jeovah, God e Allah{1? Infine una P ed una X maiuscole sovrapposte.
Il Viaggiatore è entusiasta del suo acquisto anche se non riesce ad interpretare la fotografia; decide di accantonarla per il momento e pensare con calma al significato; dopo un paio di giorni sarebbero iniziate le vacanze natalizie e quindi ci sarebbe stato tutto il tempo necessario per meditare cercando di capire.
Altri personaggi si inseriscono adesso prepotentemente sulla scena, ma il Viaggiatore non lo sa, sta passeggiando avendo come meta un bel ristorante galleggiante dove si mangia un ottimo pesce.
Il Presidente americano riesce a far sedere allo stesso tavolo di trattativa il Primo Ministro israeliano e il Ministro degli Esteri siriano: gli israeliani restituiranno il Golan e la Siria garantirà l’acqua ai coloni ebrei ed una stretta sul terrorismo, l’accordo sarà sottoscritto a Gerusalemme il 25 Dicembre, presenti come testimoni tutti i governanti dei Paesi limitrofi.
Il Santo Padre, che ha rimandato questo viaggio molte volte per ragioni di sicurezza e di salute, decide di celebrare la S. Messa nella Chiesa del Santo Sepolcro: è irremovibile con chi lo sconsiglia di andare, la Sua età è avanzata e forse questa è l’ultima occasione per tale viaggio.
L’Arcivescovo di Canterbury, con cui il Papa è in continuo contatto per un riavvicinamento tra cattolici e protestanti, decide di accompagnarlo per continuare la sottile opera di unificazione.
Appresa la notizia, il Pope russo, l’Archimandrita greco-ortodosso, il Vescovo copto decidono di unirsi alla preghiera comune.
L’anziano Imam dei sunniti, considerato il più illuminato, decide di andare a Gerusalemme, con lui andrà anche il Gran Mufti del Cairo, ospiti del Gran Mufti di Gerusalemme.
L’Ayatollah Khamenei, guida spirituale degli sciti, decide di presenziare e con lui i capi degli hezbollah.
Naturalmente il nostro Viaggiatore non sa nulla di tutto ciò, si sta gustando degli ottimi spiedini di gamberoni e pensa alla levataccia che dovrà fare la mattina successiva per tornare a casa in aereo.
Tutto il mondo è in festa, quello cristiano per il Santo Natale e quello islamico per la fine del Ramadan che più o meno quell’anno coincidono.
Uscendo dal ristorante, in pace col mondo, il nostro Viaggiatore, considerato che era ancora presto, decide di fare due passi in centro; detto fatto, attraversato il ponte si trova subito sulla piazza antistante allo splendido Museo Egizio, dove ci sono gli uffici di tutte le compagnie aeree. All’improvviso, un impulso, una forza mentale lo spinge ad entrare nell’ufficio della Egypt Air e chiedere di cambiare la data di partenza; potrebbe essere interessante passare le feste in Egitto, ci sono tante cose da vedere e non si ha mai il tempo. E poi è la fine del secolo, bisogna fare qualcosa di speciale; l’unico legame importante del Viaggiatore nel suo paese è il figlio, che però ormai fa vita a sé e non è detto che la presenza del vecchio padre disturbi più che allieti la gioventù in festa.
Tornato in albergo, il Viaggiatore ripensa alla sua decisione improvvisa, ha sempre meditato le sue mosse, visto il mestiere e questa decisione inaspettata lo turba un pochino, ad un tratto lo sguardo gli cade sulla vecchia foto, abbandonata sul divano. Ecco! La data 1900/01/01, allora lui si troverà nello stesso posto della foto, 100 anni dopo! Che strano pensiero! Che strana coincidenza!
Il giorno dopo il Viaggiatore inizia a cercare il posto esatto in cui la foto è stata scattata, un secolo prima. Ci sono stati molti cambiamenti sulle dune, nuove costruzioni, nuove strade. Il Viaggiatore si muove intorno senza meta, tra il vociare dei venditori ambulanti e le strombazzate delle automobili, pensa: - chissà perché al Cairo suonano tutti mentre ad Alessandria non suona nessuno, sarà effetto dello iodio? ?"
Nel suo girovagare il Viaggiatore ad un tratto ha un brivido, forse un refolo di vento gli ha raffreddato il sudore sulla schiena o forse, come diceva la sua vecchia nonna quasi centenaria, qualcuno ha calpestato la sua tomba, bah! Superstizioni.
Ritornato in albergo, il Viaggiatore stanco si addormenta subito, domani è Natale e quindi si può dormire tranquillamente, senza impegni.
A mezzanotte un forte brivido lo sveglia, il Viaggiatore si alza, non può dormire, vede nuovamente la vecchia fotografia, ripensa al luogo dove ha sentito il primo brivido, accende per la prima volta, dopo alcuni giorni, la televisione. Mondovisione: S. Messa dalla Chiesa del Santo Sepolcro di Gerusalemme, officia il Santo Padre. La telecamera si sofferma su tutti i visi noti presenti, ci sono gli uomini più potenti della terra: il Presidente americano, quello russo, quello francese, quello italiano, quello tedesco, la Regina inglese, il re spagnolo, innumerevoli i volti dei vari ministri in carica e non, ?" che strano, pensa il Viaggiatore, è la prima volta che qualcosa veramente accomuna tutte queste persone diverse per razza, educazione e credo! ?" Ad un tratto, fuori dalla Chiesa, si sentono dei battimani, le telecamere ruotano e inquadrano i portoni che si spalancano, i Capi religiosi arabi, i Capi politici, i Capi israeliani, tutti insieme entrano.
C’è un attimo di incertezza da parte dei presenti, si guardano, non sanno come comportarsi, si scrutano l’un l’altro quasi a chiedere consiglio.
Il Santo Padre si volta verso i presenti e sorride, allarga le braccia e si avvia verso gli ultimi arrivati. All’esterno grida di meraviglia: una telecamera piazzata sul tetto di una casa di fronte alla Chiesa entra in funzione. Meraviglia! Una stella cometa, luminosissima, attraversa velocemente il cielo e si ferma proprio sopra la Basilica. La gente è intimorita, non capisce il fenomeno, istintivamente tutti si inginocchiano e invocano il Signore, Allah, Dio, Jeovah.
Un raggio di luce della cometa passa attraverso una vetrata e fa brillare i bianchi capelli del Pontefice, che, nel frattempo, ha raggiunto gli ultimi arrivati. Un attimo, allarga le braccia, e tutti si abbracciano, si chiedono perdono l’un l’altro per il passato, poi tutti si inginocchiano e ognuno prega il Signore nella sua lingua.
Miracolo! La preghiera che si innalza in cielo è una sola, nella lingua originale parlata in Palestina duemila anni prima!
Il Viaggiatore, che all’inizio della S. Messa si era addormentato in poltrona, ha seguito tutto in stato di dormiveglia ma, all’improvviso ha un sobbalzo: il suo inconscio ha capito cosa è successo e, a causa di cio', ha automaticamente interpretato le scritte della vecchia fotografia.
I nomi di Dio nelle tre lingue, accomunati dal numero 1, significano che comunque lo si chiami Dio è uno.
La scritta “1000?" 2000?” ricorda l’antica profezia?" mille e non più mille?" ma non con l’interpretazione tragicamente negativa con cui è sempre è stata ricordata: è vero, finisce il mondo, ma quello della cattiveria, della crudeltà, dell’egoismo, delle guerre ed inizia il Millennio della comprensione, della bontà, dell’amicizia, dell’altruismo.
La P e la X sovrapposte sono il compendio del nuovo Millennio, sono l’antico simbolo della pace: “PAX”.
Una calma interiore si espande nel Viaggiatore, ora ha capito, ora sa. Un coro di voci bellissime canta in ogni angolo del suo essere: - Gloria in Excelsis Deo et Pax in terra hominibus bonæ volumptatis! ?"
Peccato che questo era un sogno all’interno di un altro sogno.
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