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Il nulla

Mi chiedo come fanno gli illusionisti, a far passare le spade attraverso una scatola, dove nell’interno, ci sta, in posizione orizzontale disteso un essere umano, pensando con raziocinio, so che c’è il trucco, però questo mi consola relativamente, per cui a parte l’applauso di rito, rimango basito nel nulla.
Continuando nelle mie domande, mi sovviene nella mente, una parola impegnativa, che fa tremare, un vocabolo che nasconde tante insidie e morte, “Mafia”; per quanto si dedicano fiumi di parole, arresti e lotte continue, rimane sempre un flagello; anche qui rimango allibito, questo trucco, rimane mescolato nel dubbio e poco importa, confondere il tutto con la semplice parola "delinquenza", perché nascoste, esistono un’infinità di risposte, le quali si incrociano l’una con l’altra, ma tutte queste risposte, nascondono altre verità, avvolte nel mistero della storia, dal latifondo, quando i padroni troneggiavano nei loro castelli, i poderi, coltivati dai braccianti, che per pochi danari, li arricchivano, creando potere. Nel nome del potere si fondavano le varie sette segrete, “gli incappucciati” dominavano dall’alto della loro ricchezza, il patto creato, si è tramandato nel tempo, si è evoluto, ma si nasconde sempre nel nulla.
Qualche volta, quando vado in chiesa, navigo con i pensieri, essi mi portano lontano, quando un popolo, messo davanti ad una scelta, tracciava il probabile destino del genere umano; mi chiedo se “Gesù”, nella sua breve vita, circondato da popoli, i quali, lo avevano atteso, con la speranza della salvezza, si fosse mai chiesto, di quale salvezza l’uomo volesse essere salvato, se poi alla fine salvarono un ladrone, vendendolo per pochi danari, ripudiandolo al canto del gallo; anche qui i miei interrogativi si dissolvono nel nulla.
Rimane solo “Dio”, anche qui pagine di parole, saggi, dottrine, immensità nascoste nel mistero dei tempi, intrecci difficilmente scomponibili, la paura del dopo, l’irrazionalità dell’ego, l’ateismo che disconosce qualsiasi forma del dopo, l’egocentrismo della Chiesa, posta su un piedistallo, con un potere irrefrenabile arricchito dalla povertà, scomposta in varie dottrine nel mondo, aventi tutti il medesimo scopo, accrescere il mistero della fede “o” del nulla.

16/07/2009

 

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0 recensioni:

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14 commenti:

  • Anonimo il 08/01/2010 13:41
    Interessante, soprattutto il passaggio dall'illusionista alla realtà mafiosa: entrambi incredibili, che lasciano spaesati e increduli. La forma e il lessico sono da curare un po', ma meglio rispetto al racconto del ragazzo in spiaggia.
    Continuo...
  • Giuseppe Bellanca il 25/07/2009 09:15
    Grazie del tuo commento S. C. accetto consigli.
  • Solo Commenti il 25/07/2009 02:32
    Il racconto rappresenta un percorso nel labirinto della ragione, dove a tentare di salire dalla terra al Cielo ci si ritrova comunque "atterrati" nel mistero di un traguardo senza consistenza. Discreti i mezzi espressivi; valido, nel suo essere rudimentale, l'impianto narrativo.
    Fuori luogo i commenti apologetici.
  • Giuseppe Bellanca il 22/07/2009 16:49
    grazie Flò del tuo passaggio.
  • Anonimo il 22/07/2009 13:53
    lo sapevo...
    BRAVO GIUZE!!!!!...
  • Giuseppe Bellanca il 19/07/2009 18:14
    Grazie anche a te Angelica per aver commentato.
  • Giuseppe Bellanca il 19/07/2009 18:13
    Grazie Cinzia, del tuo appassionato commento.
  • Cinzia Gargiulo il 19/07/2009 12:19
    Racconto che nella sua brevità risulta molto "denso" per contenuti e spunti di riflessione. Comincio dalla fine il mio commento... Gesù sapeva cosa volevano gli uomini ma è venuto per rovesciare il nostro modo di pensare. Gli Ebrei volevano essere salvati dalla dominazione dei romani, stanchi di essere da secoli dominati da popoli stranieri, ma Gesù non lo fece. Lui era venuto a portare la salvezza delle anime, una liberazione completamente diversa che non fu capita.
    L'uomo capisce sempre le cose a modo proprio e vuole tutto a suo uso e consumo...
    I teologi dicono che vogliamo un Dio "tappabuchi" e così quando non fa ciò che noi ci aspettiamo lo rifiutiamo. Quel che è peggio a mio avviso talvolta arriviamo a sostituire il Dio Creatore con il "Dio Potere" e allora sì che ci resta il vuoto e l'assenza totale di valori. La società di oggi è la società del vuoto, del nulla perciò tutto ci annoia e tutto è privo di significato e di questo approfittano i potenti con le loro false promesse. Regnano sovrani l'egoismo, l'individualismo il desiderio di possedere quanti più beni materiali possibili, i valori insomma sono stati sostituiti dai disvalori... Eppure bisogna sempre toccare il fondo per rinascere, speriamo che la rinascita sia vicina e tutti insieme diamoci da fare, perchè le cose non cambiano da sole.
    Bravo Giusè in questa tua veste di scrittore "impegnato".
    Bacioni...
  • Anonimo il 18/07/2009 20:37
    Aprono delle profonde riflessioni, queste tue considerazioni.
    L'egoismo e la voglia di potere sta rovinando il nostro mondo, eppure la vita è il dono più grande che Dio abbia dato, invece noi siamo stati capaci di rovinare tutto.. e per chi è diverso dai potenti, non può far altro che assistere impotente allo sfascio più totale.
    Un nulla che lentamente uccide.
    Ciao Giuseppe
    Angelica
  • Giuseppe Bellanca il 17/07/2009 22:50
    grazie Ignazio, Nicoletta, Len, Michele... l'egoismo ed il potere, hanno sempre nei secoli dei secoli, costruito un alibi alle scelte dei potenti. Siamo abbagliati dalle parole e dalle promesse. La terra dovrebbe girare in senso orario, ma forse gira al contrario, c'è molta confusione, la gente è stanca. "Forse" questa è il secolo del Nulla.
  • nicoletta spina il 17/07/2009 22:30
    Condivido pienamente il tuo sentire, la sensazione del nulla che pervade quando si assiste agli avventimenti ed alle azioni che i potenti perpetuano per accrescere il loro potere. Bravo Giuseppe, la tua riflessione suscita interrogativi e considerazioni a cui forse dovremmo dedicare più tempo e pensiero. Grazie!
  • Aedo il 17/07/2009 18:11
    Il tuo significativo scritto contiene molti spunti di riflessione. La "delinquenza organizzata" non si fonda su episodi locali, ma sull'acquisizione di un potere, che significa sfruttamento degli indifesi, di chi vorrebbe tutelati i propri diritti, ricevendo invece sdegno e un pugno di mosche in mano. Tanto è stato fatto, ma ancora molto deve essere attuato, per creare un reale mutamento. E così s'impone il nulla, che significa assenza di valori, il vuoto nell'anima e nel cuore. Partendo da questo concetto, si può comprendere la seconda parte del tuo brano. La nostra è un'epoca, in cui si vive nell'egocentrismo più sfrenato, dove non ci si preoccupa più per gli altri e la morte è diventata abitudine. Diceva in una sua vecchia canzone Francesco Guccini: "Dio è morto" e muore quando l'uomo si dimentica di Lui, diventando un carnefice spietato, senza più guardare in faccia gli altri simili, cancellando dalla mente che dovremmo essere tutti fratelli.
    Il tuo scritto è meraviglioso, pieno di valori e contenuti. Bravo, Giuseppe!
    Ignazio
  • Len Hart il 17/07/2009 10:26
    piaciuto
  • Anonimo il 17/07/2009 00:10
    a volte si creano cose per l avidita dell umo e le si nascondono come se nulla fosse, e talvolta ogni domanda porta al nulla altre volte cerchiamo di riempire questo nulla facendo si che ognuno di noi possa avere una spiegazione ma sta di fatto che rimarra sempre una cosa incerta e che provoca paura bella (: non so se ho detto una cazzata cmq m è piaciuta

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