Vedo nel sogno una ragazza dal viso pallido e scarno, leggo tristezza nei suoi occhi, lo sguardo fisso, assente che vaga lontano verso luoghi sconosciuti, un sorriso smorzato come una pugnalata al cuore, quella fitta colpisce inaspettatamente...
Sento il bisbigliare sommesso di una voce velata dalla tristezza, un'infanzia vissuta nella paura, nell'angoscia, nel silenzio, nel tormento alla ricerca di quella tanto desiderata libertà.
Le emozioni, i sentimenti soffocati dalla paura di soffrire li ha riposti nel cassetto segreto della sua memoria, aspettando il giorno in cui qualcuno per amore o per pietà li facesse riemergere come per incanto dalle acque profonde di un mare turchese carico di promesse, lasciandosi travolgere dal vortice di una passione.
Passione effimera che lascia nel profondo dell'anima un turbine caotico di sensazioni.
Per troppi anni è rimasta in silenzio, impassibile, a guardare il tempo che sfugge inesorabile.
Ecco, il suo cuore malato, soffre, ha smesso di palpitare, di provare la gioia e la voglia di vivere.
Sentimenti detestabili legati agli obblighi la costringono a mostrare un volto non suo, indossando una maschera per recitare l'utlimo atto della sua vita ed un'espressione di malinconia si legge nel suo volto, gli occhi si riempiono di lacrime, gira la testa per nasconderle. Rimane un attimo silenziosa e il sogno svanisce...