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Dreamin' Zapruder
Nel sogno sono sulla cima di una collina.
Il posto è incantevole, ci potresti portare la ragazza per fare un picnic romantico, all'ombra di una quercia secolare, in mezzo al verde dell'erba e ai colori di mille fiori diversi.
Chiudo gli occhi nel mio letto e qualche minuto dopo li riapro nel mio sogno, e vedo l'erba bruciata dal sole del tramonto e allora so di essere sulla collina.
Vanessa, la mia ragazza, lei è già qui da un pezzo. È sempre stata qui ad
aspettarmi.
Solo che non so dove sia.
Solo che non so sotto quale di queste lapidi si trovi.
Le lapidi sono settanta, una per ogni giorno che è passato dal suo funerale.
Quando sono nel sogno, non riesco a ricordarmi se sia successo davvero o se anche questo faccia parte del sogno.
Le prime volte che facevo questo sogno, avevo in mano una vanga. Ma me ne accorgevo solo verso la fine, e facevo tempo a scavare non più di una, due fosse sotto le lapidi, prima di risvegliarmi sudato e tremante, con ancora nella mente la sua voce che mi implorava di farla uscire, che l'avevano seppellita viva...
Il sogno è ricorrente, e già questo dovrebbe bastare a far di esso un incubo.
Ti lascia sgomento, aprire gli occhi e sapere già quello che succederà.
Fissare la luce del tramonto, osservare le bare, ascoltare la voce di Vanessa che ti dice che va tutto bene, che è tutto a posto... e poi renderti conto che hai tra le mani una vanga e che lei sta strillando di tirarla fuori prima che soffochi.
Solo una cosa cambia ogni volta: le fosse che ho scavato nei sogni precedenti non vengono mai ricoperte.
La scorsa notte c'era un filo di speranza nella voce di Vanessa. Mancano solo tre lapidi. Lei è sotto una di queste.
È come scegliere tra la busta uno, la due o la tre.
In una busta c'è Vanessa e finalmente saprò se è valsa la pena scavare tutte quelle fosse o se alla fine ad attendermi non c'è altro che un mucchietto di ossa ormai spolpate dai vermi.
Ma non c'era nessuna Vanessa in nessuna busta. Quando ho scavato anche l'ultima fossa, la sua voce ha smesso di parlarmi. Allora mi sono seduto su un mucchietto di terra e ho aspettato di svegliarmi. Ma quando ho riaperto gli occhi ero di nuovo sulla collina.
Tutte le fosse erano di nuovo coperte. Centododici lapidi, e la voce di Vanessa che mi dice che è tutto a posto, è così che deve andare. Meglio così piuttosto che io mi dimentichi di lei.
Dalla collina la visuale sulla strada è perfetta. Non ci avevo mai fatto caso, ma di tanto in tanto si sentono passare delle auto o sfrecciare delle moto.
Se solo provo a voltarmi verso la strada, vedo sempre la stessa scena: l'auto blu che perde il controllo, la gomma che scoppia, lo schianto.
La ragazza distesa a terra sull'asfalto è Vanessa, e quello che cerca di rianimarla sono io.
Perchè, Dio? Perchè me l'hai portata via?
Stavolta non c'è tramonto, oggi ci sono solo nuvole grigie.
Stavolta tra le mie mani non c'è una vanga, ma un fucile da cecchino.
Stavolta non c'è una lapide in più: ce ne sono due.
Mi chiedo per chi sia l'altra.
Guardo la strada in attesa dell'arrivo della macchina blu, della mia macchina con a bordo l'altro me stesso e l'altra Vanessa.
Ai bordi della strada è pieno di gente che schiamazza dietro delle transenne, tenuta sotto stretta sorveglianza dalla polizia a cavallo.
Piovono coriandoli ma non so da dove.
Dal fondo della strada arrivano le prime moto.
L'uomo sulla settima limousine è vestito di nero e ha un bel sorriso e dispensa saluti e baci alla folla festante. L'uomo è elegante e carismatico e l'uomo dev'essere Dio.
Di fianco a lui vestita di rosa, con la borsetta in grembo e il cappellino in testa è Vanessa, una Vanessa sorridente, una Vanessa rattoppata.
Ripenso al funerale e ripenso al necrologio.
Vanessa è stata chiamata al Signore.
Il disegno di Dio è imperscrutabile e non sta a noi metterlo in discussione.
È dunque questo che intendevano dire?
Ora Vanessa è la first lady?
Dio mi ha per caso fottuto la donna?
Sdraiato a terra, prendo la mira.
Non ho mai imbracciato un fucile in vita mia, ma mi sento stranamente a mio agio.
Tra pochi istanti nel mezzo del mirino vedrò apparire l'occhio destro di Dio.
Il dito mi prude sul grilletto.
Ancora pochi secondi, e riempirò quella fossa di troppo.
I megafoni degli elicotteri urlano:
Questo non è DIO!!!
e la gente scappa terrorizzata.
Il colpo è andato a segno, e ora finalmente so di chi è quella fossa extra apparsa oggi.
È la mia.
Ho visto lo sguardo infuriato di Dio e ora so di non avere scampo.
Il proiettile lo ha colpito ma non si può uccidere Dio con le pallottole.
Ho visto i suoi occhi rabbiosi e il suo ghigno furioso era quello di uno squalo.
Gli elicotteri stanno calando sopra di me e io getto il fucile e sorrido:
"Vanessa, se devo svegliarmi, questo è il momento più adatto. Vanessa..."
Ma Vanessa non risponde.
Lei sta con Dio adesso.
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0 recensioni:
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Anonimo il 10/08/2009 16:43
Chris, ovviamente i sogni non hanno una trama "reale" e il fantastico opera a pieno campo, coinvolgendo tante sensazioni ed emozioni, anche tra loro contrastanti e divergenti, che si uniscono e poi si distaccano repentinamente. Il mondo dei sogni è il regno dell'irreale e tutto, anche se inspiegabile, ha una sua logica (il bere o il fumare è una battuta, che hai ben compreso. Avevo appostO appostA la faccina ).
La tua sceneggiatura è ricca e la scenografia spettacolare, a quando la proiezione?
Però sta Vanessa, avendo toccato il livello massimo, vorrà rimanere la Lady del Premier *
*ogni allusione è puramente casuale
- bravo è una bella storia avvincente, anche se triste. Sono sicura che vanessa è felice con il Signore e come dice lei va tutto bene. grazie per il tuo commento e grazie del consiglio me lo hanno già detto devo farci più attenzione tante volte sono presa del testo e trascuro anche questi punti importanti.
- x Vito Inchiappa: veramente non avevo fumato, quando l'ho scritto ero intorpidito dal sonno.
Il racconto deriva in parte da un sogno che ho fatto e in parte dal testo di Posthuman di Marilyn Manson... il risultato è il racconto che hai letto, un qualcosa di volutamente onirico e probabilmente con qualche buco di sceneggiatura
Anonimo il 08/08/2009 12:51
5 stelle per originalità... letto con piacere e d'un fiato... complimenti
Anonimo il 08/08/2009 09:33
Mah. Vanessa che dice che tutto è a posto e poi vuole essere liberata. Non è che per caso alla guida dell'auto ci fosse lei? Ed è sicuro che nessuno di voi due avesse fatto uso di sostanze stupefacenti?
70 giorni dalla sua morte, scoperte tutte le lapidi... di lei nessuna traccia ma le lapidi diventano 112 (non che per caso avevano l'aspetto di una Autobianchi Abarth?)
La strada, rombo di motori, la limousine, gli elicotteri, Dio e Vannessa, divenuta la sua Donna.
Non tentare di calunniare ancora il nostro Santo Leader. Gliene hanno assegnate troppe di Escort, ormai son fuori moda...
Eppoi il tramonte del sole che secca i ciuri...
Ma che sorta di film trasmettono?
Un consiglio disinteressato: non fumare e distraiti diversamente che guardando filmdell'errore
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