Essere un grande amatore è un'impresa difficilissima. Per tanti motivi, non ultimo, apparentemente banale, il fatto stesso di essere un uomo. Capire una donna non è affatto facile, ma è condizione necessaria affinchè le si possa dare piacere. Molti uomini, convinti di essere irresistibili, si propongono promettendo, più o meno esplicitamente, mari e monti. Alla resa dei conti, questi uomini hanno dei risultati davvero penosi. La donna non è lì a fare da parco dei divertimenti all'uomo, ma ha il pieno diritto di godere dei piaceri del sesso come soggetto attivo, non raccattando briciole, vivendo di riflesso il piacere del partner.
Un vero amatore, per prima cosa, deve ascoltare. Capire l'essenza della femminilità ed imparare a recepire i messaggi del corpo femminile. Adattarsi ai ritmi femminili come l'acqua si adatta alla bottiglia.
Bisogna perdere un po' di mascolinità, per essere un vero amatore. Questo non significa femminilizzarsi, ma significa acquistare raffinatezza, la tipica raffinatezza di pensiero propria delle donne. Solo in questo modo è possibile portare una donna a provare un piacere mai nemmeno immaginato. Un vero amatore non travolge, ma avvolge in un tenero e sensuale abbraccio la sua donna. Le carezze di un vero amatore sono lievi, come brezza, non sono mai troppo pesanti. Un vero amatore non è uno spaccamontagne, ma un uomo mite, sereno capace di accendere l'uragano nei sensi della sua donna, pur mantenendosi composto e raffinato. Essere un vero amatore è questione di pratica e abnegazione, ma soprattutto di talento e di carisma naturale.