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Speranza
Nello sguardo di Vanessa c'era qualcosa di strano e Steven lo vide quando appoggiò la testa sulle spalle di sua figlia. Da quella posizione solo lui poteva vederla e gli sembrò che volesse parlargli con gli occhi. Forse era sua intenzione dirgli qualcosa in privato, ma non ne era sicuro.
Fatto sta che quell'occhiata gli provocò uno strano senso di inquietudine e poco dopo ebbe la conferma che la sua intuizione era giusta.
"Tesoro, " disse Vanessa. "Puoi lasciarmi un attimo da sola con Steven? Solo cinque minuti. "
"Come vuoi mamma, aspetto qui fuori. "
Mentre usciva si incrociò con suo padre e per la prima volta nelle loro vite si scambiarono uno sguardo d'intesa, dopo 16 anni in cui non si erano mai parlati.
A quel punto furono soli e Steven parlò.
"Lo sguardo di poco fa, ci avevo visto giusto. Volevi parlarmi da solo. "
"Allora non hai perso del tutto la capacità di capirmi al volo. E comunque sì, volevo parlarti di Gloria. "
"In merito a cosa? " chiese lui facendo quasi finta di non capire o forse non volendo accettare l'inevitabile.
"Steven, è inutile prenderci in giro, quest'intervento non riuscirà al 99% e lo sai bene anche tu..."
"Non dire così Vane..."
"E invece lo dico eccome, sto facendo un discorso serio, non facciamoci inutili illusioni. Per riprendere da dove ho lasciato, hai notato qualcosa in Gloria, un qualcosa di particolare nel suo carattere o altro? "
"Ci sono molte cose di lei che mi hanno colpito, ma una più di tutte e temo sia quella che non vorresti mai sentire vero? "
"Già, " confermò lei sconsolata.
"Tua figlia ti vuole un bene dell'anima, ti ama sopra ogni altra cosa e sei terrorizzata al pensiero di come possa prendere un eventuale esito negativo dell'operazione. "
"Esatto Steve; non voglio che succeda niente di simile e tu devi aiutarmi. Ti conosce pochissimo, quasi per nulla, ma io credo tu sia l'unico che può farlo. "
"Qualunque cosa tesoro!"
"Se non dovessi farcela devi starle vicino Steve. Rimanile accanto, non farla mai sentire sola. Probabilmente ti risponderà male e opporrà resistenza, è nel suo carattere ma tu devi essere più forte di lei. In fondo è ancora una bambina nonostante l'età. "
"Ci proverò con tutto me stesso Vane, ma non sarà affatto facile. In questi due giorni sono riuscito ad avvicinarmi a lei come non avrei mai creduto. Temo però che nell'eventualità che hai appena citato si azzererebbe tutto e dovrei ricominciare da capo. "
"E tu fallo Steve, fallo per me ti prego. È l'unica cosa che ti chiedo, semplicemente di farle da padre. "
Era una parola visto che in quei sedici anni, per vari e molteplici motivi, non l'aveva mai fatto se non per i primi mesi di vita di Gloria.
Gli occhi di Vanessa lo fissavano immobili e lui si perse in essi; erano di una profondità sconfinata e luccicavano talmente tanto da sembrare fonti di energia che emettevano luce propria.
"Te lo prometto Vane," le disse solennemente. "Non l'abbandonerò come ho fatto fin'ora. Cercherò di essere il padre che non sono mai stato, ma anche tu devo promettermi una cosa. "
"Che cosa? "
"Non ti voglio più sentire parlare della probabilità di non farcela Vane; ci sono tanti, troppi rischi e lo so bene, ma la donna che ho conosciuto e sposato io era un'altra."
"Lo so, lo so, ma non immagini il dolore che provo certe volte al torace. A Gloria non l'ho detto per non farla soffrire ulteriormente, ma è terribile; una pressione spaventosa che va al di là di ogni immaginazione, quasi come se una mano gelida mi stringesse il cuore in una morsa da cui è impossibile liberarsi. Non sai nemmeno quante volte ho temuto fosse arrivata la mia ora e forse è stata proprio la forza di volontà a salvarmi. A 36 anni c'è ancora parecchia energia. "
Le veniva da piangere al pensiero di lasciare tutte quelle persone così care quando avrebbe potuto stare con loro ancora per anni e anni.
Purtroppo però il destino si era messo in mezzo ancora una volta, senza tenere conto delle conseguenze. E la vittima destinata era lei.
"Ho paura Steve," gli disse con le mani che le tremavano. Ora era lei a sembrare una bambina indifesa, incapace di affrontare gli eventi, e certamente nessuno poteva biasimarla. "Tanta paura. Abbracciami, ti prego! "
Steven le si fece ancora più vicino e la strinse a se; era terribile vederla così tremendamente consapevole di ciò a cui stava andando incontro.
"Coraggio tesoro, io e Gloria saremo sempre qui quando avrai bisogno, non lasciarti andare. "
Vanessa iniziò a singhiozzare e i sussulti che attraversavano il suo corpo spezzarono il cuore di Steve, il quale si sentì ancora più male nel pensare che per sedici anni non le era stato accanto, che l'aveva abbandonata. Il motivo era concreto e lo sapevano bene tutti e due, ecco perchè lei lo aveva sempre amato, eppure Steve non si dava pace. La sensazione descritta poco prima da Vanessa di una morsa che le serrava il cuore ora la stava provando lui. Parlò sperando gli passasse.
"Sfogati pure amore, ti farà sentire meglio. " Questa frase fu una sorta dil via libera e le ultime resistenze di Vanessa cedettero e scoppiò a piangere. In breve lui sentì la maglietta che indossava bagnarsi delle sue lacrime ma non gli importava. La sola cosa che contava era starle accanto.
Nessuno dei due vide che la porta della stanza era leggermente aperta; Gloria non ce l'aveva fatta a rimanere fuori e aveva sbirciato. Ora stava osservando dal piccolo spiraglio i due genitori abbracciati l'uno all'altro; in un secondo momento vide Steven prendere il viso di sua madre tra le mani con una delicatezza infinita. Le accarezzò dolcemente le guance fino a che lei non fu pronta ad alzare lo sguardo e incontrare il suo.
Gloria comprese cosa sarebbe successo di lì a poco.
Si sarebbero baciati.
In effetti fu proprio ciò che accadde; le labbra di Steven e Vanessa si incontrarono sciogliendosi in un morbido e delicato bacio. Gloria non riusciva a credere ai propri occhi; sapeva che il rapporto tra i genitori era stato sempre buono, ma non pensava fino a tal punto. Rispettando il suo carattere avrebbe dovuto arrabbiarsi nel vedere il padre fare un gesto così sfacciato ma non fu così. Era stato qualcosa di così magnifico ed innocente che anche lei rimase a guardarli immobile.
Anzi, il suo volto si distese notevolmente quando vide sua madre sorridere tra le lacrime.
Lentamente richiuse la porta di quella stanza d'ospedale e tornò a sedersi.
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0 recensioni:
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- Ho notato che non c'erano voti per questa tua opera... l'unica tra le tue opere senza un voto! Invece merita di ricevere voti, nel mio caso il massimo;è così ricca di sentimenti positivi che è difficile trattenere le lacrime già dalla prima lettura.. complimenti.. ciao!
- Molto bello questo racconto, la speranza di gioia la trovi nel amore! Non ho capito certe cose (un po' misterioso) come che problema ha lei e perché era separata da lui, ma lo trovo molto dolce quando si sono ritrovati e lui la incoraggia facendola sfogare tra le braccia e baciandola!
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