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Fierino, Costantino e la Magnolia
In un bel giardino campagnolo, s' ergeva severa ed imponente una bellissima Magnolia, con fiori che parevano fiocchi di neve e stelle del firmamento messe insieme.
L' abitavano e ne facevano parte due spiritelli:
Fierino, che somigliava ad un farfallino, con la faccetta di bambino, dignitoso assai e carino.
Costantino, ancora più severo, anche se ad egli somigliante, ma non affatto carino nella sua perseveranza e cocciutaggine.
Nel guardare quei fiori, ognuno s' incantava, e qui, fra i due spiritelli, comincia la rivalità di chi è il merito di sì tal bellezza.
Fierino:
- Grazie a me, che ne ho avuto molta cura, che quei fiori oggi sono così bianchi e portentosi.
Costantino:
- Ma che dici! Tu che non hai mai pazienza, le dai un po' d' acqua o che so io, e subito scappi dalla tua amichetta qui vicino.
Fierino:
- Non mi piace il tuo atteggiamento, se tutti l' ammirano e grazie a me che la ispiro.
Costantino:
- Ma non farmi ridere! In che cosa tu la ispiri poi?
Fierino:
- Sono bello e leggiadro da un visetto bianchino con le guance belle rosee, ispirandosi a me, si sforza d' esser uguale e ci riesce.
Costantino:
- Ma guarda che sei un bel vanitoso e testardo!
Fierino:
- E no, il testardo sei tu.
L'intervento della Magnolia stessa, detta anche stellata, fa un po' azzittire questi due spiritelli:
- Su via, voi due fatela finita, siete entrambi della mia linfa e di tutto ciò che sono. Eppoi voi non mi date niente, nemmeno l' acqua, perché se non me la manda il cielo, con le sue nuvole nere e minacciose, c' è un buon cristiano in casa, che con un sistema moderno m' innaffia ogno volta che ho bisogno. Pelandroni! Vergognatevi tutti e due.
Hai trovato proprio Costantino a far dietro front, comincia con la sua stessa madre piante, e dice:
- Cara mia, io sono lo spiritello della tua bisnonna, non hai nulla quindi da insegnarmi.
La Magnolia:
- Ma sei veramente un grande maleducato. Non vedi come ci guardano?
Costantino:
- Guardano te, non me; a me nessun terrestre può vedermi, soprattutto se adulto.
Ma siccome una bimba c' era, la nipotina del proprietario, lo vide e lo sentì, cominciando a piangere.
Qui intervenne Fierino:
- Non piangere piccina mia, so che mi senti e mi vedi. Eppoi sappi, Costantino, sì, il mio spiritello rivale, è cocciuto come un mulo, vuole sempre averla vinta lui, ma in realtà non farebbe male a una mosca. La sua natura lo porta ad esser tale. Sono secoli che dibattiamo, dibattiamo, ma alle mani non siamo mai venuti.
A questo punto la bimbetta si tranquillizza un po' e si azzittisce. Lo stesso Costantino, prima di ricominciare il suo discorrere, gli vola vicino e gli asciuga le lacrime.
Ritorna quindi dalla Magnolia e da Fierino e ricomincia:
- Vedete cosa avete combinato? Avete fatto piangere la bimba poverina!
Fierino e la Magnolia:
- Ma guarda che hai veramente una faccia tosta! Pingeva per colpa tua.
Costantino:
- Ah sì, questa è buona!
Fierino dignitosamente:
- Per la bimbetta, dolce e carina, mi ritiro, ma con dignità.
La Magnolia:
Sei veramente d' ammirare, Fierino bello e che lo Signore Nostro t' abbia in Gloria.
Questo complimento Costantino non lo digerisce, e quindi replicò:
- Che se lo porti via il dio degli inferi, invece, e più ritorno non faccia.
La bimbetta ricominciò a piangere, a questo punto tutti ammutolirono, e la Magnolia stellata su di lei fece cadere i suoi bei fiori bianchi, come tanti fiocchi di neve, ma che non portava freddo.
Tutto s' acchetò, anche il più testrdo alfin tacendo, s' addormentò.
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0 recensioni:
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- bellissima!!!!
e poi hai scelto una pianta.. splendida:la magnolia
bravissimo...
- ... in effetti la magnolia, ad un certo punto, lascia cadere i suoi petali tutti d'un botto!... triste, ma molto bella!
... complimenti!
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