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I&i
Ieri sono dovuta andare dalla dottoressa perché ho un dolore bestia all'osso del dito, così mamma mi ha accompagnato.
Siamo arrivate in sala verso l'ora di pranzo pensando che potesse esserci meno gente: NON ANDATE DAI MEDICI ALL'ORA DI PRANZO perché tutti la pensano uguale ed è sempre stra pieno.
Mamma si siede, io le sto accanto in piedi, appoggiata ad un tavolo.
Comincio a guardarmi intorno: ad aspettare prima di noi ci sono una coppia, un uomo con gli occhiali, un informatore scientifico (riconoscibile dalla valigetta), una ragazza dai capelli corti e ricci, e infine due donne anziane con un bambino piccolo, due anni al massimo.
Questo piccolo mostriciattolo, accompagnato dalla nonna, comincia a strusciarsi per terra, e io penso?" bambino, il pavimento è sporco, con tutte le suole che ci camminano -
Poi si alza in piedi va a leccare il vetro della porta d'entrata, e io penso?" bambino, che cosa orribile hai fatto?! È pieno di germi -
Insomma non si ferma un momento, riuscendo ad arrivare a togliersi una scarpa e una calza.
Dopo, insieme a sua nonna si muove verso di me, e sale sul tavolo.
L'anziana donna recupera una caramella da un contenitore messo a disposizione per i pazienti, torna a sedersi, se la infila in bocca e la spezza: metà se la mangia lei e l'altra metà gliela da al nipotino, che però non sembra gradire molto il gusto, e chiede all'amica della nonna di accompagnarlo a prenderne una seconda.
I due si riavvicinano al tavolo dove sono appoggiata anche io, gli do le spalle e intanto sento la donna dire: “Tesoro, sono tutte uguali, non ti piacciono. ”
Il bambino però insiste facendo versi, e mentre l'anziana signora continua a cercare, commenta: “Ma perché sono tutte alla menta? ”
Guardo mia mamma e dentro di me penso: “Ma che domanda è? ”
Poi il piccolo mostro insiste nuovamente per aprirne una seconda. La signora, pur continuando a sostenere che alla menta non gli piacciono, la scarta e dice: “Tieni, succhia. Tanto non ti piace! ”
E io, sempre dentro di me: “E allora cosa la sprechi a fare? ”
Poi è capitato pure che il mostro capriccioso stava strozzandosi con 'sta benedetta caramella.
Alla fine, come una sorta di miracolo, arriva la mamma e lo porta via.
Alleluia!!!
Intanto l'uomo con gli occhiali si alza e si dirige verso il bagno: convinto poggia la mano per aprire la maniglia, e intanto penso?" bleah, chissà quanti vanno al bagno e non si lavano le mani, poi toccano la maniglia per aprirla, si mettono le mani in bocca e si prendono malattie -
Nel mentre si apre la porta dello studio e la dottoressa comunica: “Avanti. ”
La ragazza riccia entra: meno una.
Ma ne abbiamo sempre cinque davanti.
Dopo poco si sente lo scrosciare dello scarico, e l'uomo che esce dal bagno subito dopo: niente lavaggio mani. Chiude la porta afferrando, nuovamente convinto, la maniglia lercia.
Torna a sedersi e dopo poco si avvicina il pollice alla bocca, cominciando a togliersi pellicine varie e a mangiarsi le unghie.
Dentro di me dico?" che schifoooooooo, elevato a potenza -
Scacciando l'immagine obbrobriosa dell'uomo al bagno che esce senza lavarsi le mani, guardo i presenti in sala.
La coppia formata da un uomo e una donna siede in posti distanti. L'uomo è vicino alla porta e sembra annoiato e la donna è vicina al mobiletto dei giornali, quelle stupide ed inutili riviste gossip che mettono a disposizione nelle sale d'aspetto. E convinta cosa fa? Si lecca per bene il polpastrello del dito indice e sfoglia un giornale ormai logoro, tante sono le mani nelle quali è passato.
E dentro di me penso?" che schifezza, chissà quanta gente avrà già leccato il proprio indice e l'angolo della pagina!!! Bleah! -
Basta, quel luogo è un veicolo d'infezione, e poi è ora di pranzo: andiamo a mangiare!
Infine guardo mia mamma che a sua volta mi guarda, e mi chiede: “Che ore sono, gioia? ”
Io fisso l'orologio da polso e le rispondo: “Mezzogiorno e dieci. ”
Lei fa una specie di espressione come per dire: “Di già? Maquantotempoancoracimettiamo??? Di questo passo non finiamo più! ”
Diamo un ultimo sguardo alla sala d'aspetto e improvvisamente non sento più dolore all'osso del dito.
Ci fissiamo e mi chiede: “Ti fa male il dito? ”
“Non come prima. ”
“Andiamo va'! ” commenta alzandosi.
Effetto placebo? Forse sì, forse no.
Intanto salutiamo e ci incamminiamo verso la porta per tornare a casetta nostra.
A proposito, per chi se lo fosse chiesto, I&I sta per Igiene&Ipocondria, perché è vero che l'igiene non deve diventare un'ossessione... però neanche un optional!
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0 recensioni:
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- ps: certamente, presto andrò a leggere il tuo racconto!
- Non te lo aspettavi, eh?
Un salutone!
- Che sorpresa questo racconto non me lo sarei mai aspettato da te! Simpatico e sono d'accordo con te l'igiene non deve essere un ossessione, ma insomma va rispettata. Confesso che io un po' di fobia ce l'ho, così mi è venuta in mente una storia anche a me, se vuoi leggerla si intitola: "il maialino pulì"
Anonimo il 01/11/2009 21:57
Ma non mi avete convinta!!! Amo elargire baci!!! Sul sito...
- AHAHAHAHAH!!! Ho letto che ti suggerisce di non elargire baci...
Grazie per essere passata!
Anonimo il 01/11/2009 19:47
Su consiglio di Fabri ho letto il tuo racconto, mi sta convincendo a non elargire baci sul sito, dice che antigienico!! Effettivamente il tuo racconto è veramente inquietante se ci si pensa... ma virtualmente parlando non correte nessun rischio ed io continuerò a elargirli!!
Un bacio
Dani
Anonimo il 22/10/2009 13:58
Da brividi! più che in altri tuoi racconti! ciao!
- Era inquietante eh?
Grazie Fabrizio, ciao!
Anonimo il 21/10/2009 21:22
Simpatico racconto... con una vena horror nella descrizione della vita nella sala d' aspetto.
- @ Giova: grazie all'infinito anche per il commento all'altro racconto!!! Bacione!
@ Nadia: brava, fai bene a disprezzare il gossip, anche io lo detestooo!!! Grazie per essere passata, ciao!
Anonimo il 21/10/2009 14:22
le sale d'attesa sono sempre noiose, si finisce per guardare gli altri i criticarli, e poi a chi non è capitato d'imbattersi in qualche bambino pestifero quando si va dal medico?
Pur disprezzando la lettura del gossip, quando vado dal mio medico, è ancora peggio, solo riviste mediche, così entri che credi di avere una malattia e ti convinci, leggendo, di averle tutte.
Simpatico e divertente il tuo racconto
- AHAHAHAHAH!!! Bellissima...
un racconto diverso dai soliti... mi hai fatto morire dal ridere!!!!!!!!!!!
kiss =)
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