C'era qualcosa di sensuale nei suoi modi, nelle movenze... nel suo sguardo.
Era un piacere vederlo all'opera.
Damien era il surplus della bellezza decadente; Pallido, alto e magrissimo, capace di incantare, di lasciare senza fiato. Forse questo mi fece perdere la testa.
Seguii parecchie sue mostre; forse rassegnato, accettò di prendere un caffé con me.
"Grazie per aver accettato l'invito signor Bloom, sa, la seguo da un po' di tempo e mi ha davvero colpito la sua opera. Non vedevo l'ora di complimentarmi di persona con lei, ecco perché ho insistito tanto in questi mesi. Ah, e poi volevo il suo parere su...". Cominciammo a frequentarci sempre più spesso, trovò interessanti i miei manoscritti. Così ebbe inizio la nostra storia, la nostra meravigliosa storia...
Eravamo liberi amanti; per un periodo esistemmo insieme, nella sua spartana soffitta dalle pareti color porpora.
Passavamo le giornate sul gran letto al centro della stanza, e mentre io leggevo, lui traeva ispirazione per sempre nuove tele: divenni la sua musa, o almeno, una delle tante...
Formammo un idillio, o meglio lo creai da sola, me ne innamorai perdutamente, e fu questo a rovinare tutto. Cominciai a provare una tremenda gioia nel dormire al suo fianco, nel sentirne il respiro, caldo, sul mio collo.
Tutto quello che desideravo era poter essere amata da quell'angelo. Avrei fatto qualsiasi cosa per lui.
Quell'angelo che, anche nella stessa casa, è sempre stato da me lontano...
Mi ero illusa di poter tenere in gabbia un essere alato...
Non sopportavo più il profumo femminile nei suoi lunghi capelli, o i graffi non miei sulla sua bianca schiena...
Litigammo al punto di interrompere la nostra convivenza; non ci vedemmo per lungo tempo, ma dai suoi occhi non seppi distaccarmi.
Misi il mio vestito più bello, che tanto gli piaceva, raccolsi i capelli e mi cosparsi la pelle d'assenzio.
Convinta che non avrebbe potuto resistermi mi diressi da lui senza avvertire. Egli era impegnato in una composizione anatomica -una mano unita ad un piede-.
"S- s-Sei semplicemente incantevole"disse prendendo a baciarmi voluttuosamente le spalle.
"Oh, lo so", gli risposi soddisfatta, lasciando cadere a terra l'abito velato.
Facemmo l'amore come non l'avevamo mai fatto. Sentivo il suo ardore, il suo piacere. Bruciava di passione.
... ma ero una delle tante...
I suoi occhi, i suoi occhi dovevano guardare solo me, dovevano guardare solo me, dovevano risplendere solo nei miei, così, mentre dormiva li ho portati via...
I suoi occhi di ghiaccio, così ipnotici... ora guardano solo me, sono tutti per me...
Negli occhi è racchiusa tutta l'essenza di una persona...
Vero Damien?