Ogni sera, dopo il lavoro, Mike era così stanco che gli rimaneva solo la forza di togliersi i pantaloni; la camicia - una grossa camicia di lana - (e i calzini) se li teneva addosso.
La stanza della pensione era fredda e buia. Non accendeva la stufetta elettrica perché gli bruciava tutto il suo insignificante salario...
- Scusami Mike, non so proprio co co come dirtelo... ma ma è il capo che mi ha de detto d di dirtelo, s s sai, la cosa a me non disturba, è e come dire...
- Che c'è coglione, caga!
- T, t tu p pu puzzi... il capo vuole che tu t ti faccia una doccia!
- Vaffanculo! tu e il nostro capo.
- Bene, s, sc scusa, io io...
Il giorno dopo Mike si presentò con la stessa camicia. Lavorò tutto il giorno. Tagliò i capelli a trenta persone.
Riceveva 20 Euro per ogni cliente, il proprietario della bottega ne toglieva 15; era un vero e proprio furto: ma se volevi continuare a vivere dovevi rassegnarti.
- Ecco... fanno 150, bu bu buon lavoro Mike!
- Già.
- Scu, scu scusami, ma ma il ca capo mi ha ancora de detto che se domani ritorni co co con la stessa ca camicia, ti ti licenzia.
- Certo certo, manda i miei più cari auguri a quel pirla.
- S sì.
Il giorno dopo Mike si presentò con la stessa camicia. Tagliò i capelli a 50 persone.
- Ma ma ma come hai fatto Mike? sei br br bravissimo, c c 54 persone! un r re record.
- Sgancia i soldi Baldassarre, questa notte faccio baldoria!
- Sì sì, ecco d du 270.
Il giorno dopo Mike si presentò con la stessa camicia. Tagliò i capelli a 80 persone.
- Oh... ecco q qu 400!
- Il giorno dopo Mike taglio i capelli a 127 persone.
- 5 5 p per 127 fanno... 635!
Poi li tagliò a 210 persone.
- 1050!
Poi a 350 persone.
- DRIIIN - la sveglia suonò.
Mike si svegliò con la febbre addosso; sentì subito il freddo e si stropicciò gli occhi. Passò una mano sui capelli e gli sembrò di ricordare qualche cosa. Poi, dovette fare in fretta; l'unica doccia della pensione si trovava al piano di sotto... chissà se c'era l'acqua calda - sperò.