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Il fiore dell'amore (seconda parte)
Era un momento stupendo, Gaia era molto commossa, e non faceva altro che osservare il fiore e lui. Gilberto sembrava indifferente ma era solo un modo per nascondere le emozioni, dentro di se sentiva il cuore battere forte e cominciò a sbattere le ciglia per il completo imbarazzo di lei che lo osservava. Si avvicinarono alla panchina e si accomodarono, lui le disse se poteva darle un bacino sulla guancia e lei gli fece cenno di si con la testa, così ci fu il primo contatto tra loro. Un attimo dopo lui disse sorridendo: "Ora tocca a te". Lei era un po' intimidita e indecisa, ma quando si avvicinò invece che sfiorare la sua guancia scivolò direttamente sulle sue labbra. Si scambiarono uno splendido bacio profondo che durò un istante, ma in Gaia c'era la speranza che continuasse per tutta la vita come l'acqua della cascata continuerà a cadere in eterno.
Si alzò uno splendido arcobaleno che rendeva ancora più magica l'atmosfera e Gilberto propose a Gaia di andare a fare un giro insieme in moto. Gaia rimase sorpresa, non se lo aspettava, perché non era mai salita su una moto con un ragazzo, ma lo aveva sognato. La trovava una bella idea e non voleva rinunciarci così anche se intimorita decise di accettare.
Gilberto le diede il suo casco per proteggerla da ogni pericolo e salirono sulla moto. Lui davanti e lei dietro che si attaccò fortemente alla sua schiena. Accese il motore e Gaia sentì una forte vibrazione dentro di sé dovuta all'emozione. Gilberto partì così cominciò il loro giro, salirono e scesero affrontando mille tornanti. Gaia sorrideva e contemporaneamente chiudeva gli occhi per il timore, ma essendo attaccata a lui si fece coraggio e affrontò la situazione. Si convinse ad aprire gli occhi per godersi il panorama, Gilberto non andava tanto veloce e lei si sentiva una principessa a cavallo con il suo principe ed era felice.
Finita quella splendida corsa in moto Gilberto l'accompagnò a casa. Si salutarono armoniosamente e lei rientrata a casa sistemò in acqua quello splendido fiore che per lei era molto importante. Lo lasciò in acqua parecchi giorni, ma non appassì perché quel fiore era veramente speciale e significava il suo eterno amore. Così decise di conservarlo con cura e nascondendolo tra le sue poche cose.
Dopo qualche giorno aveva ancora un appuntamento con Gilberto alla cascata. Si mise un semplice vestito, di colore azzurro, con disegni di fantasia e con gonna lunga fino al ginocchio. Si sciolse i capelli pettinandoli un po' e uscì di casa. Raggiunse la cascata e trovò lui che l'aspettava felice, appena la vide le lanciò subito un dolce sorriso e lei contraccambiò. Lui cominciò subito a corteggiarla dicendole che era bellissima. Le afferrò la mano e la avvicinò a sé dolcemente.
Le sussurrò con sicurezza: "Ti amo"
E lei guardandolo nei suoi occhi dispersa nelle emozioni gli disse: " io credo in te, ti amo".
Lui le accarezzò delicatamente i capelli, facendole sentire il calore del sole di montagna e dal suo viso nacque uno splendido sorriso spontaneo di piacere, lo stesso piacere che creava l'atmosfera tranquilla. Dai loro cuori sgorgava un profondo sentimento naturale come scendeva l'acqua della cascata. Lui la accolse tra le sue braccia immense e si scambiarono un abbraccio di protezione, come lo scudo che creavano le montagne intorno a loro. Unirono teneramente la testa avvicinando la fronte e si guardarono negli occhi sorridendo senza riuscire a mettere a fuoco, ma sentendo che persona stupenda avevano davanti.
Infine si scambiarono un semplice bacio che durò un secondo, ma la sensazione che provarono addentrò nella loro anima e fece scoppiare un sincero, unico e eterno amore nel loro cuore immenso.
Fecero una passeggiata parlando serenamente e Gaia ringraziò tanto Gilberto perché con lui si trovava bene. Erano diventati amici e ora tra loro era sbocciato un intenso rapporto d'amore, lei aveva vinto la sua timidezza con lui, non si vergognava gli raccontava tutto perché lui la capiva. A volte non era d'accordo con lei, ma questo era normale e se litigavano facevano subito pace, perché non rimanevano per tanto tempo arrabbiati. Nonostante conosceva la sua ipersensibilità, lui la feriva profondamente e nella rabbia disapprovava le sue idee. Lui era molto più sicuro e deciso di lei, e questo lo portava a sembrare molto più superbo e arrogante, ma non lo era aveva solo un modo suo speciale di dimostrarle il suo amore. Lei al contrario con la sua insicurezza, sfiducia e paura era molto più umile e modesta e sembrava molto permalosa da non accettare le critiche per non deludere se stessa e il mondo intero. Parlare serviva proprio a chiarire malintesi, trovare accordi e riconoscere piccoli errori per vivere serenamente insieme, capirsi e amarsi.
Decisero di sedersi sulla panchina anche se era arrivato il momento di lasciarsi. Gaia pensava già a quando si sarebbero ritrovati, ma Gilberto doveva dirle la brutta notizia. Lui non abitava lì vicino era solo in vacanza e doveva ricominciare a lavorare. Lei lo guardò perplessa e addolorata, adesso che aveva trovato il suo unico e grande amore lo perdeva. Lui le propose di andare a vivere insieme, possedeva una casa in un paesino, tra la montagna e la città, non tanto lontano. Lui poteva occuparsi del lavoro e lei poteva interessarsi della casa che era lo stesso molto importante. Poi ambientandosi avrebbe potuto trovare anche lei un lavoro, che non la stancasse tanto, ma che le facesse guadagnare qualcosa per migliorare sempre di più la loro vita.
Lei ci rifletté molto, ma non poteva lasciare da soli suo padre e suo fratello, avevano bisogno di lei. Gilberto cercò di fargli capire che non doveva fare la serva in eterno se non lo voleva, lei si offese perché la sua famiglia le voleva bene, non l'aveva mai trattata male. Lui le chiese se voleva presentarlo a suo padre perché voleva conoscerlo e lei accettò.
Andarono alla sua casetta, ormai era tramontato il sole e suo padre era arrivato. Gli e lo presentò e il padre fu contento di vedere lei felice, ma non aveva molta fiducia nel ragazzo. Parlarono un po' cominciando a conoscersi, lui gli raccontò che abitava molto distante e avrebbe potuto vedere poco Gaia. Il padre nonostante dubitava del ragazzo lasciò libera scelta a lei e lei decise di rimanere dove era.
Così dovettero dirsi addio, ma non per sempre. Si salutarono con un bacio e sussurrandosi: "Ti amo". Lui le promise di scriverle delle lettere e di venirla a trovare spesso. Se quello che provavano era vero amore anche lontano si sarebbero amati intensamente.
La vita continuava, lui le scrisse dolci ma brevi e poche lettere al contrario di lei che adorava scrivere, però tutti i fine settimana era lì accanto a lei dimostrandole a modo suo tutto l'amore che provava. I suoi occhi brillavano di gioia per l'amore e la felicità che provava con lui accanto, ma quando se ne andava il cuore si riempiva di tristezza, non era la stessa cosa senza di lui. Ogni volta aveva il bisogno di abbracciarlo e non lasciarlo mai.
Anche lui era stanco di fare lunghi viaggi da solo, così parlò con suo padre e si offri di venire a lavorare con lui per stare più vicino a lei finché non si sarebbero sposati.
Il padre era ancora diffidente nei suoi confronti, ma accettò principalmente per far felice Gaia. Il padre sistemò la mansarda della casa e Gaia fece il letto. Non era un posto splendido ma Gilberto sapeva adattarsi.
L'atmosfera era molto imbarazzante, ma con calma cominciava ad acquistare confidenza, sia con il padre sia con il fratello. La mattina si alzava sempre presto e andava con loro a portare gli animali al pascolo, a volte aiutava lei a pulire e fare altri lavori. Il padre si accorse che era un ragazzo con molta voglia di lavorare e pieno di energie, quindi ripensò ai dubbi che aveva su di lui, perché forse era un bravo ragazzo da non sottovalutare.
Ogni mattina si svegliava all'alba e fino a sera non era libero. Era molto difficile questa situazione, ma lui lo faceva per amore di lei. Era una ragazza così speciale, sensibile, tranquilla e generosa. Pensava sempre al prossimo, ma non doveva esagerare perché in questo mondo c'è chi ne approfitta. Dimostrava di volergli bene perché si occupava di lui con piacere. La sera rimaneva accanto a Gaia per un momento, erano soli e si scambiavano il loro intenso amore con semplice e affettuosi baci, ma questo succedeva a momenti perché lui si allontanò molto da lei a causa dei problemi.
Nonostante il suo impegno la situazione, era diventata intollerabile, perché a causa dei soldi che mancavano c'erano solo disaccordi. Il padre lo accusava ingiustamente di sfruttare la situazione e lui pensava lo stesso del padre. Voleva sposare Gaia e andarsene, ma lei ancora non era pronta. In parte voleva andarsene anche lei perché non tollerava più questa condizione. Si sentiva come in mezzo al mare, ma non era sola c'erano due barche accanto a lei. In una c'era la sua famiglia e nel altra c'era Gilberto. Il problema era che lei non sapeva chi l'avrebbe salvata. Voleva imbarcarsi con lui e continuare il viaggio della vita navigando con lui accanto, ma non voleva abbandonare per sempre la sua famiglia. Rifletté molto e decise di ascoltare il suo cuore. Una splendida giornata si risvegliarono tutti, come al solito, presto. Gaia era convinta che cambiasse sempre qualcosa e ogni giorno aveva sempre la speranza che cancellava ogni brutto pensiero e le dava la forza di vivere. Quel giorno decise di mettere tra i capelli il fiore che le aveva regalato Gilberto. Era veramente un fiore speciale perché profumava e viveva come se fosse ancora sul terreno, i petali non erano appassiti e sui suoi capelli brillavano stupendamente. Uscì di casa un momento, mentre gli altri facevano colazione, per raccogliere dei frutti dagli alberi lì attorno. Il Sole splendeva e si allontanò un pochino finché non sentirono un grido di aiuto. Si spaventarono e uscirono tutti, per primo Gilberto che cercò di raggiungerla per poterla aiutare, la vide sdraiata per terra priva di sensi e notò subito che era stata morsicata da una vipera velenosa che stava scappando dopo aver sentito rumori. Le lacrime di disperazione cominciarono a scendere, il padre e il fratello rimasero bloccati per lo spavento. Lui abbattuto si abbassò e sollevando il suo corpo sulle sue gambe, le sussurrava avvilito: " non puoi lasciarmi adesso che ti ho trovato, non puoi abbandonarmi io ti amo". Alzando gli occhi, nonostante la luce forte, notò il bagliore che veniva dal fiore magico che aveva tra i capelli e incantato ancora una volta, dalla sua stupenda bellezza naturale e morale la baciò profondamente sulla bocca. Il raggio di luce raggiunse il cielo e lei si risvegliò sorridendo, lasciando tutti stupiti.
Suo padre e suo fratello erano felici perché pensavano di averla persa, ma era salva e questo grazie alla forza dell'amore quindi di lui che la ama tanto, oppure poteva essere la forza del cielo quindi l'angelo di sua mamma con il Signore, oppure la forza della magia quindi del fiore che rappresentava il loro amore infinito.
Passarono i giorni e suo padre acquistò più fiducia in lui ormai erano amici. Gilberto decise di dichiarare la verità a tutti così svelò che era un principe. Rimasero tutti stupiti chiedendosi cosa ci faceva lì, lui spiegò che cercava la donna che lo amava veramente e l'aveva trovata. Lei rimase un po' delusa che le aveva mentito perché non era una piccola bugia, ma poi capì che in fondo le aveva dimostrato di amarla. Decisero di andare ad abitare in un posto non tanto lontano sempre sulle montagne, con un enorme giardino dove c'era il suo castello speciale. Ora non avevano più problemi se lei aveva bisogno di qualcosa lui gli e lo procurava e si abituò a vivere con abiti da principessa. Suo padre e suo fratello furono invitati a vivere anche loro nel lusso, ma preferirono stare dispersi nelle montagne infinite dove erano sempre stati. Invece che dove era ora lei, dispersa in un castello immenso e nel profondo amore della sua vita.
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0 recensioni:
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- ho letto prima e seconda parte insieme... un racconto veramente magnifico, scorrevole e dolcissimo.
complimenti sara... con i tuoi racconti ci si può per un attimo staccare dalla realtà e sognare.
CIAO!
- grazie! siete davvero gentili
- Non amo i racconti... ma il tuo e' stupendo... bravissima!
- Avevo letto la prima parte e aspettavo il seguito, complimenti una bellissima favola che fa sognare!! molto brava!!