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Quel che ho fatto
A me piace una persona, e lo sanno anche i sassi. Se te vieni a Sesto, sollevi un sasso, e lo avvicini all'orecchio, lui te lo dice. Provate, è vero. Ma non con la selce, quella è proprio stronza.
Intorno a casa sua, con delle pietre rosse, ho scritto il suo nome, tipo linee di Nazca. Si può leggere solo sorvolando l'area con un elicottero, o al limite con Google Maps appena aggiornano le immagini del satellite.
Si vede anche dalla Luna.
C'era un merlo parlante davanti ad un "Caccia e Pesca" in Centro. Ora dice solo quello che gli ho insegnato io. Ci ho passato le ore come un bischero a ripeterglielo. Poi l'ho liberato e ora sta insegnando questa frase a tutti i passeracei del mondo, in modo che lei, alzandosi alla mattina, invece dell'inutile cinguettio, si senta dire "Sei la più bella cosa al mondo!".
Di notte ho preso tutti gli annaffiatoi della città, quelli che ad una certa ora sbucano dalle aiuole (e spruzzano acqua ovunque meno che sulle aiuole stesse). Li ho piegati in un'unica direzione, e il sole, rifrangendosi su quelle gocce leggere, le ha formato un arcobaleno davanti alla finestra.
Ho risparmiato un po' di spiccioli, e le ho comprato alcune rose rosse. Alcune. E ho decorato tutto il viale, fin sotto la sua porta, di petali. Ci ho decorato le finestre della sua strada, le porte, e ho fatto ghirlande appese fra un palazzo e l'altro, che col vento mandavano giù una pioggia di delicati petali. E la strada era invasa di rosso.
Ho chiesto un favore ad un amico, Hugh Laurie (si, Dottor House, insomma), e proprio l'altro giorno abbiamo scaricato con un vecchio biplano una nuvola di volantini argentati con scritto "Sei la più bella cosa al mondo" sopra tutta la città. Mi sa che ve li siete persi. Lui ha fatto dei commenti sarcastici, ma scoprendo che sono più cinico di lui si è rattristato.
Ho addomesticato due cuccioli di tigre bianca per lei, uno con gli occhi verdi ed uno con gli occhi azzurri.
Barack Obama era alle Nazioni Unite, io mi sono appostato dietro le telecamere che lo riprendevano mentre teneva il suo discorso in mondovisione. Poi sono sbucato e ho urlato. La security voleva farmi a pezzi, ma il Presidente USA li ha fermati, mi ha stretto la mano, e mi ha chiesto cosa stesse succedendo. Io gliel'ho spiegato in un orecchio e lui ha sorriso. È tornato davanti alle telecamere e tutto serio fa un annuncio al mondo: "My friend Gas love the most gorgeous girl of them all!" . E mi ha fatto l'occhiolino. Applaudiva anche Ahmadinejad, no, dico, fai te.
D'estate voleva andare al mare, ma era incastrata col lavoro. Così ho fatto una cosa semplice.
Le ho portato il mare dove lavorava. Ho scaricato 18 camion di sabbia, e ho messo ombrelloni, sdraio, un baretto tropicale, qualche conchiglia, gente in costume.
L'acqua non è stata difficile da portare. Il casino è stata salarla tutta.
Poi è stato fatto un castello di sabbia incredibile. Il suo datore di lavoro è stato chiuso nel cesso per il weekend e tra racchettoni, una nuotata e il sole estivo, tutto sommato non è stato male, per lei. Ha pure vinto il concorso di Miss Spiaggia Metropolitana (diamine, il giudice ero io) (camuffato da Hasselhof di Baywatch).
Sono andato di corsa al Louvre e ho appeso una sua foto in un corridoio. Adesso la MonnaLisa sta lì a prendere polvere, sono tutti stupiti e affascinati dalla sua foto, e non c'è nessuno che, fermo impietrito davanti a quella cosa tanto meravigliosa, non sussurri con un filo di voce e una lacrima spontanea: "Oh Mio Dio, è la cosa più bella al mondo!".
L'altro giorno aveva voglia di una pizza. Allora sono andato a Napoli, e ho ingaggiato cento Pulcinella, un suonatore di mandolino e il miglior pizzaiolo al mondo (me stesso, ma tanto avevo anche io la maschera da Pulcinella, non mi si vedeva). L'abbiamo portata in Piazza della Signoria, abbiamo messo un tavolo nel mezzo, una tovaglia a scacchi rossa e bianca e del buon vino. I Pulcinella intorno cantavano e suonavano il tamburello, coinvolgendo la gente intorno in danze sfrenate e allegria. Poi, quando la pizza è stata pronta, l'ho servita, ben attento a non farmi riconoscere. Tutti aspettavano con trepidazione il grande momento. Lei ha dato il primo morso e tutti hanno applaudito. È stata davvero felice, anche se all'inizio un po' imbarazzata. I magnifici Pulcinella l'hanno poi condotta in balli e canti facendone la loro principessa. Sinceramente non immaginavo che ballasse così bene, deve essere stata la pizza. O il vino...
E poi scoppi e petardi, e una festa che si è trascinata fino a notte tarda. "Tu si la cosa più bbella do'munno! Uè!"
Aveva sonno, poi, era appesantita dalla festa. Un lugubre gondoliere comparso dal nulla, con una maschera d'argento e una lunghissima cappa nera, si offrì di portala verso casa su una splendida gondola dorata. Le luci erano spente in città, ma lungo tutto l'argine dei bambini vestiti di bianco tenevano una candela e cantavano piano. Poi, al passaggio di lei, mettevano la candela su una barchetta di carta e tutte queste stelle seguivano la gondola, come quelle nel cielo notturno, tanto che sembrava di galleggiare nel cuore stesso della notte. Il gondoliere non diceva nulla di per sè, ma rispondeva alle sue domande con voce calma e sicura.
Per coperta usava un bordo del lunghissimo mantello del conduttore oscuro. Si è addormentata piano, poco alla volta, mentre scivolavano lungo le acque calme del fiume notturno. Di tutte le stelle intorno, proprio quelle più preziose, i suoi occhi, si erano eclissati.
Solo allora mi sono tolto la maschera da gondoliere fantasma, e le ho sussurrato "Sei la più bella cosa al mondo".
Si sarebbe svegliata, la mattina dopo, credendo di aver sognato tutto quanto.
È arrivato il freddo invernale, e siccome non poteva andare in bicicletta, le ho fatto trovare sotto casa una slitta di ghiaccio a forma di cigno trainata da sedici cervi e condotta da George Clooney (che tanto sta con la Canalis, vado tranquillo) vestito da cosacco. Una pelliccia bianca (sintetica) e del caffè bollente servito da un maggiordomo di lusso. La gente che la vedeva passare le gettava fiori bianchi e continuava sorriderle e dirle che "Sei la cosa più bella al mondo!".
-Ci fermiamo a fare colazione?- le ha chiesto il signor Canalis col suo sorriso Hollywoodiano. E nel Bar avevo preparato per lei una fontana di cioccolata alta quattro metri, e delle brioches calde, morbide e dolcissime tutte intorno. E i baristi, undici nani vestiti da UmpaLumpa, le portavano vassoi dove stavano tutti i tipi di leccornie che avevo cucinato per lei durante la notte (Clooney mi aveva un po' aiutato, lo ammetto). "Prego, assaggi pure, oggi per lei ogni desiderio è un ordine!" E per ultimo, un dolcissimo biscotto della fortuna in cui c'era un bigliettino. Indovinate che c'era scritto sopra?
Per farla riposare un po' di più, ogni notte mando indietro di un'ora tutti gli orologi della città. E quando lavora li mando un'ora avanti, almeno fatica di meno ed ha più tempo per sè stessa.
Di nascosto a tutti, ho passato il tempo a seminare il suo quartiere. La prossima primavera, un giorno, si sveglierà e troverà tutto quanto il suo mondo pieno di colori e profumi. L'asfalto grigio sarà tutto rotto e si trasformerà in un grande prato fiorito. Rampicanti verdi copriranno le facciate dei palazzi, e ci saranno farfalle per ogni dove. Il traffico si bloccherà e la gente sarà contenta, scenderà per strada e tutti faranno un grande picnic tra l'erba e i fiori.
Lei si fermerà un attimo, e cercando un quadrifoglio nell'erba, ne troverà a dozzine. Ci ho messo davvero un sacco a reperirli.
E tutti i merli parlanti, ammaestrati tempo fa, si poggeranno sui davanzali, le canteranno quanto è bella, e gli annaffiatoi che ho piegato formeranno un grande e luminoso arcobaleno.
Per guardarla un po' di più, ho fatto un tunnel e mi nascondo dietro al suo distributore di sigarette. Lei preme il bottone, le passo il pacchetto di sigarette dalla fessura, prendo gli spiccioli di tasca e li faccio tintinnare nella vaschetta del resto. Sbaglio sempre in suo favore. E invece di "Grazie arrivederci", sul display le scrivo "Sei la più bella cosa al mondo!".
Poi apre il pacchetto, ed ogni volta, dentro, ci trova un piccolo biglietto con una frase romantica.
Poi ho noleggiato un camion, e sopra ci ho caricato gli U2, ma senza Bono, relegato a semplice suonatore di tamburello. In qualità di nuovo leader ho tenuto un concerto gratis su una chiatta sopra l'Arno, con fuochi d'artificio e luci psichedeliche. Tutta la gente ha applaudito, si è divertita e ha cantato la canzone che ho scritto per lei, e che ora è una hit a livello planetario. Alla fine del concerto, tutti hanno ammirato il suo enorme ritratto, che avevo dipinto sul fianco di un dirigibile luminoso. E assieme a me, nella più grande commozione, hanno gridato: "Sei la più bella cosa al mondo"!
Sinceramente, ci sono tante cose che potrei fare in più. Ma sono a corto di idee.
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1 recensioni:
- Wooooow...
non so che dire...
bello...

- Ihihihih!! Sei un pazzo!! Ben scritto, l'ho apprezzato!

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