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Cucina speciale
Per chi mi ha sempre seguito sa che ci troviamo nella solita cucina. Il cuoco brillo, ma non troppo, il nostro simpatico e grande protagonista, oltre alla sua immancabile fiaschetta, ha con se le due nipotine, Katjuscia, che mette il ditino nelle narici del proprio bel nasino, ed Alice, che si guarda le scarpine di seta rossa. Barcollando di qua e di là, come una gondola senza gondoliere, arriva finalmente al tavolo di lavoro vicino ai fornelli.
Saluta con un bel sorriso le sue nipotine, altrettanto i suoi buoni e fedelissimi collaboratori. Scruta ogni cosa sul tavolo, c' è veramente tanto da accendergli la fantasia culinaria. Gli gnocchi son già pronti, basta solo calarli in acqua bollente e salata ed in meno che non si dice tirarli già fuori.
Ma manca tutto il resto, c' è della carne macinata, un misto di bovino e suino.
Ma qui guarda Katjuscia ed Alice, poi la sua fiaschetta, tracanna un poco di quel liquido di Bacco direttamente da essa e la depone.
Vede della carne suina, che potrebbe usarsi come involto, gli ingredienti necessari all'uopo ci son tutti, e sono sull'attenti e taciturni. Conoscono il carattere di questo cuoco bonario, ma se si arrabbia ne combina di cotte e di crude.
Per come tiene la fiaschetta nel suo grembo, spontaneamente alla piccola Alice gli vien da dire:
- Scusami nonnino, ma cosa reggi in grembo?
Il nonnino:
- Sciocchina! Vedi bene che è una fiaschetta, ed anche piena di buon vino.
Alice:
- Ma cos'è? Chi è?
Il nonnino:
- Santo Oddio! La mia fidanzata, o se vuoi anche mia moglie.
Alice:
- Ma ha anche un'anima?
Il nonnino:
- Senti piccina mia, lo sai che non ci ho mai pensato? Se non ha un'anima ha un cuore, è quella macchiolina più rossa che si vede, ogni volta che la uso, anche il mio batte sempre più forte.
Alice, per quanto piccina, si rende conto che non è il caso di continuare e sta zitta; mentre Katjuscia un po' incuriosita interviene:
- Ma nonnino perché ci tieni tanto a quella fiaschetta?
Il nonnino:
- Mi fa da amante, fidanzata e moglie, da quando la buonanima mia per altri lidi è ita, ed è quindi rimasta l'unica consolazione de le pene mie.
M adesso lasciatemi lavorare, altrimenti il pranzo non sarà mai pront o e quindi né servito.
Il cuoco alla carne di suino e bovino già macinata, ci aggiunge un po' di sale, pepe, aglio spremuto, un po' di peperone rosso dolce macinato ed infine del cumino, ne fa un impasto, dopo arrotolandolo a mo di salsiccia lo depone sulla carne suina, che faceva da involto, racchiudendolo dentro ed inserendo il tutto in una retina.
Lo mette in un misto di aglio e cipolla e lo lascia rosolare in un po' d'olio extra vergine d'oliva, dopo un po' ci aggiunge del sale, del pepe e dell'acqua e lo lascia continuare a metà fiamma, quando questo involto diventa tenero, ci aggiunge dalla sua fiaschetta qualche goccia di vino e lo lascia evaporare, e così finalmente entrano maestosi e fieri i pomodori San Marzano. Quando il tutto diventa abbastanza denso ci aggiunge qualche foglia fresca di basilico e lo spegne.
Il sugo o ragù, come dir si voglia, è bello e pronto per gli gnocchi.
Katjuscia ed Alice hanno ben seguito il tutto, volendo nel frattempo essere utili, nella pentola, che ben conosciamo con suo marito cucchiaione, pronti hanno già gli gnocchi ben fumanti.
Il nonnino stupefatto con loro si complimenta.
- Brave bambinette mie! Adesso basta solo chiamare gli ospiti, ed invitarli come si deve a tavola.
Le bambine incuriosite:
- E chi sono i nostri ospiti?
Il nonnino:
- Come! Non v' è l'ho detto?
Le bambine:
- Eh no!
Il nonnino:
- Ma i vostri cari genitori!
Katjuscia:
- La mia mamma e il mio papà, che bello!
Alice:
- anche la mia mamma ed il mio babbino, straordinario, che dite?
Il nonnino:
- Lasciamo perdere le chiacchiere, qui va del nostro onore sull'arte culinaria, ed i vostri genitori sono esperti davvero, caspiterina!
Katjuscia:
- Da noi le salsicce si fanno diversamente. Almeno credo!
Alice:
- Sono sicura che ai miei questo modo originale può veramente piacere.
Il nonnino:
- Abbiamo fatto del nostro meglio, a più tardi l'arduo responso.
I genitori di Katjuscia ed Alice entrano, si siedono a tavola ed aspettano le portate. Le proprie figliolette, accompagnate da uno spiritello dispettoso, portano il primo, e cioè gli gnocchi, che lo spiritello quasi quasi fa cadere sul pavimento, poi lascia stare, poi portano questo involto speciale, lo spiritello fa lo sgambetto ad Alice, che cade e si fa male e quindi piange, ma il nonnino acchiappa al volo la portata e per incanto è già servita, mentre Katjuscia consola alla meglio l'infortunata.
Gli ospiti mangiando avidamente chiedono anche del vino, non avendo altro, il buon cuoco sacrifica la sua fiaschetta, mentre in silenzio piange più di Alice. Ma in compenso è già lodato, per la trovata del piatto, ed il laudo a lui va con scoscianti applausi e grandi ovazioni.
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