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Il passamano dell'amore
Voi non ci crederete, bambini, ma una volta, il mondo era diverso.
Gli uomini vestivano con abiti semplici, lavoravano la terra, pascolavano le greggi.
Erano felici, perché possedevano il sorriso e sempre se lo scambiavano.
Ma, ahimè, in una foresta nera sulla grande montagna, vi abitava un grande mago, terribile e cattivo.
Si chiamava NONVOGLIORIDERE, infatti piangeva sempre e gli gnomi al suo servizio, avevano le faccine tristi.
Un giorno, mentre passeggiava per la foresta, udì i tagliaboschi, ridere.
Pensò fra se"perché gli uomini ridono e non piangono mai?"
Cominciò a spiarli, nascondendosi nei cespugli, alla fine, roso dall'invidia per la tanta allegria degli uomini, decise di rubarlo.
Poverino, era talmente sciocco, che non pensava che bastava domandarlo per riceverlo in dono.
Così, tornato, furioso alla grotta, chiamò gli gnomi, e disse loro- Mettetevi in fila, vi ricoprirò con la polvere che rende invisibili, andrete fra gli uomini e ruberete il sorriso
Chi non mi ubbidirà lo mangerò a colazione-
Scese la notte ed gli gnomi scesero nei villaggi.
Non appena fu buio fondo, quatti quatti, entrarono nelle case e rubarono il sorriso, tornarono dal mago, che abituato a non sorridere mai, per quanto fece non riuscì a stamparlo sulla bocca.
Per rabbia, lo rinchiuse in uno scrigno.
Al mattino, gli abitanti dei villaggi, appena alzati, s'accorsero che qualcosa in loro non andava, ma non capivano cosa.
Si misero a lavorare, ma il lavoro sembrava pesante, ma fatto strano, bastava una sciocchezza per farli litigare.
La paura li prese, quando per la prima volta, iniziarono a piangere.
Le lacrime erano copiose, tutti ora stavano in casa a piangere, i bambini non vollero più giocare, gli uomini più lavorare e le donne non cucinavano più.
Che mondo brutto era diventato!
Ma in una notte di Dicembre, mentre tutti singhiozzavano, cadde una stella dal cielo, si posò dolcemente su un prato.
Nacque un fiore con la corolla d'argento chiusa, che si aprì coi primi raggi del sole.
Dentro v'era un bambino, straordinariamente bello e magico, il quale scese dalla corolla, prese i vestiti
appesi allo stelo, si vestì e cominciò a camminare verso il villaggio. Udì da lontano il pianto degli uomini.
Rimase alquanto sorpreso, bussò alla porta di una vecchietta, Marietta e domandò cosa mai fosse successo.
Lei le raccontò la storia del mago NON VOGLIORIDERE, che aveva rubato il sorriso.
Il bambino rassicurò la donna dicendole -Marietta, non aver paura. apri la tua mano, quando finirò di dire la formula misteriosa, chiudila-
Dalla tasca estrasse la bacchetta fatata, ad alta voce disse- Alè, alè,, sorriso che non c'è più, torna subito quaggiù!-
Poi disse a Marietta- Ti voglio insegnare il passamano dell'amore. Nella tua mano ho messo il sorriso, un bacio, ed un abbraccio.
Tu ora esci e ad ognuno che incontri, mostra la tua mano chiusa, lentamente poi aprila.
Si sprigionerà un vento caldo che riporterà il sorriso;
appoggia la mano sulla spalla di ogni persona che incontri, vedrai che verrà fuori l'abbraccio ed il bacio.
Devi fa conoscere questo gioco a tutti.-
Immediatamente Marietta uscì ed a chiunque incontrava dava il passamano dell'amore, tornò ben presto il sorriso.
Il terribile mago, sentendo ridere di nuovo, si stupì.
-Come è possibile-disse- l'ho rubato io il sorriso.
Che magia è mai questa? Manderò il vento del piano per distruggerla!-
Ma il bambino che sapeva tutto di tutto, chiamò a raccolta gli abitanti dei villaggi e disse:-
Uomini,
sta per arrivare un vento terribile, tutti voi, formate una catena, così il sorriso, il bacio, l'abbraccio non fuggiranno via dalle vostre mani.
Al mio ordine, aprite le mani, verrà il vento caldo. -
Non appena il ventaccio nero, s'accostò, subito il vento caldo dell'amore, lo spazzò via insieme al mago malefico.
All'alba, quando tutti si erano addormentati, dopo la grande festa della vittoria, il bambino tornò sul prato, s'adagiò sulla corolla argentata, ed al primo raggio di sole, volò di nuovo sulla stella.
Qualche ora più tardi, gli abitanti dei villaggi, trovarono dove s'era posata la stella, un fiore dai sette colori, i sette colori dell'arcobaleno.
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