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Lux Aeterna - ultima parte: la concentrazione per la salvezza
Il sole, il sole, il sole... Laila si ricordò delle parole di Sylphie e iniziò a concentrarsi.
Nonostante tutto riuscì anche a notare l'ambiente circostante; si accorse di essere in mezzo a una radura circondata da alberi, maestose querce, sicuramente secolari a giudicare dalle dimensioni dei tronchi. Avvertiva un forte odore, un misto di muschio, resina, legno e terra bagnata. Sentiva il cupo e ritmico canto di alcune civette che sorvolavano perlustrando la zona.
C'erano non-morti ovunque, la radura ne era piena, la scrutavano in maniera inquietante come a voler penetrare nei suoi pensieri.
L'impegno che ci mise Laila nel focalizzarsi sul sole le fece venire il mal di testa; ma in compenso non c'era paura, disperazione o preoccupazione... no, in quei momenti poteva esistere un solo e unico pensiero che le avrebbe concesso di sopravvivere.
Quattro non-morti che sembravano gemelli; grigi, magrissimi e con i lineamenti affilati, la fecero sdraiare su di una roccia ricoperta da licheni umidi. La legarono abilmente con strette corde.
Un soffio di Sylphie le sfiorò il viso con delicatezza.
In mezzo alla folla degli esseri grigi si fece largo una figura mostruosa, privo di occhi, gobbo e con una falce in mano.
Laila, in posizione supina, spostando gli occhi di lato vide quell'abominevole creatura posizionarsi al suo fianco; era la fotocopia esatta del mostruoso dipinto sul soffitto della sua stanza.
Il cuore sembrava saltarle fuori dal petto, il respiro era più faticoso, ma dentro di se continuava imperterrita a ripetersi: sole, sole, sole.
L'emicrania pareva le comprimesse il cervello anche se piano piano percepì un calore familiare dentro di lei.
Il mostro al suo fianco con voce tuonante e braccia rivolte verso l'alto pronunciò:
"Spiriti maledetti, io, Druxen, v'invoco offrendovi l'anima più pura e luminosa rimasta su questa terra. In qualità di re dei non-morti vi chiedo di dannarla con un'anima nera; sarà così pronta a sposarmi e da quest'unione il male regnerà sovrano. Io e il mio popolo saremo in eterno vostri servitori seguendo la vostra volontà".
Laila si trovava in una situazione disperata, stava per perdere se stessa, la sua essenza, ma nello stesso momento stava svolgendo un ottimo lavoro di concentrazione, tale che il suo cuore venne scaldato dal sole irradiando calore dal petto al resto del corpo.
Quando quella gradevole sensazione cominciò a pervaderla gli spiriti invocati si manifestarono aprendo uno squarcio attraverso il buio del cielo.
Un'ombra, ancor più nera di quella terrificante notte, scese su di lei, a pochi centimetri dalla sua pelle.
Un leggero venticello le scostò i capelli dagli occhi sussurrandole all'orecchio:
"Ti prego, non cedere, medita ancora più intensamente, ti manca pochissimo. La totalità della luce sta per impadronirsi di te. Devi riuscirci, così che noi fate dell'aria con le fate dell'acqua scateneremo il più violento degli uragani spazzando via i non-morti ma senza che tu subisca conseguenze".
L'ombra nera cercò di entrare nel corpo di Laila che strinse i denti, impiegando tutte le sue energie mentali per impedirlo; ormai era riuscita a diventare un tutt'uno con il suo pensiero fisso, ogni fibra del suo corpo emanava calore, circondata da un'aura di luce abbagliante.
Quando si rese conto che i suoi sforzi la stavano premiando, si sollevò dapprima un leggero vento che divenne man mano sempre più forte spogliando le querce dalle loro foglie. L'aria si stava riempiendo di terriccio e sassolini.
I nemici, allarmati, puntarono lo sguardo in direzione di Druxen che in lingua sconosciuta recitava misteriose formule magiche.
Il vento si fece sempre più violento, iniziò anche a piovere a dirotto, come se qualcuno stesse rovesciando dei secchi dall'alto, alla pioggia torrenziale si unì anche la grandine.
Si formò una tromba d'aria impetuosa e inarrestabile che vorticava tutt'intorno alla radura aspirando tutti gli esseri grigi che incontrava al suo passaggio. Il ciclone, con furia inaudita, risucchiò il più resistente di tutti: Druxen, il loro re.
Laila non venne minimamente toccata da quanto le stava accadendo intorno; ormai aveva stabilito un profondo contatto con il sole, era immune da qualsiasi catastrofe.
Dentro il tornado roteavano a velocità impressionante i non-morti che dopo qualche minuto sbalzarono all'interno dello squarcio in cielo aperto da Druxen.
Era la fine della loro supremazia, il ritorno della pace e della tranquillità.
Laila faticò a tenere gli occhi aperti, accecati dal sole che era tornato a brillare sulla terra della luce, grazie a lei e al profondo legame stabilito con esso.
Sentì delle mani slegarla dalle corde in cui si trovava ancora intrappolata. Erano mani troppo forti, troppo reali, troppo umane per essere quelle di Sylphie. Strizzò gli occhi per vedere meglio.
"Laila sorellina mia! Sei stata bravissima, sono orgoglioso di te - le diede uno sbuffetto sulla guancia - non ti facevo così coraggiosa!".
Gli occhi di lei si riempirono di lacrime di gioia nel vedere quel giovane uomo con i suoi stessi occhi nocciola e la medesima carnagione dorata.
"Oliver, sei proprio tu?"
"Si, i non-morti mi avevano esiliato nell'altra dimensione insieme al sole. La tua energia spirituale mi ha riportato indietro".
I due fratelli si strinsero in un affettuoso abbraccio mentre svolazzando su di loro, Sylphie, con tutte le fate dell'aria, della terra e dell'acqua urlarono con gioia:
"Luce eterna!".
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0 recensioni:
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Anonimo il 25/07/2012 19:25
Bè accomi alla fine, non mi è per niente dispiaciuto, se posso fare qualche appunto, direi che magari mi sarebbe piaciuto leggere qualcosa di più lungo, e con lungo non intendo trascinato, ma ricco. In particolare mi aspettavo qualcosa di più dal fratello, che invece compare solo alla fine e non ha un ruolo ben preciso. A parte questo complimenti, leggerò altro!
- great!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
- MI HAI APPASSIONATO NE FAI ALTRI? =)
- LUCE ETERNAAA
CHE BELLO!!! MA è FINITO? IO ASPETTO I TUOI RACCONTI CON ANSIA!
BRAVISSIMA!!
- Il tuo racconto mi ha avvinto. Bravissima!
Ignazio
- decisamente fantastico...
bravissima...
- hai una fantastica fantasia, e questo rende i tuoi racconti molto coinvolgenti. Ciao ciao.
- Fissando il Sole... con l'aiuto delle Fate... si sconfigge la morte...
Bravissima Kartika... letti tutti e quattro... ottimo..
Lux Aeterna!!!!
- Eccezzionale!
- wow...
bello!
- Bravissima!
Anonimo il 04/01/2010 08:07
I non morti... ne avevo un paio alle spalle, mentre leggevo il finale del tuo racconto,
ma grazie a Laila(che è anche il pupazzetto preferito di mia figlia) si sono volatilizzati
Hai un dono da coltivare Kartika
Brava
Anonimo il 03/01/2010 20:41
Ottimo lavoro, Kartika. Veramente avvincente, brava
- bellissima ed emozionante, da lacrime, sei bravissima, forse sarebbe meglio che tutti imitassimo laila, ciao sorella
- Molto molto bello. Per niente deludente, Kartika.
Anonimo il 02/01/2010 10:20
BELLISSIMO!! è PERFETTO.. AL PROSSIMO RACCONTO!(PRESTISSIMO PERò...)
Anonimo il 01/01/2010 18:34
Bello, bello, bello!! Mi è piaciuto veramente tanto... sai che dal tuo primo racconto sei migliorata tantissimo?? Complimenti, a metà mi son messa a sperare che tornasse anche Oliver ma mi chiedevo come avresti fatto a farlo scaturire dal nulla!! TTi rinnovo i complimenti e al prossimo... perchè ne scriverai un altro, vero??
Ti abbraccio...
Anonimo il 01/01/2010 14:22
Bello davvero tutto il racconto... se è piaciuto a me che sono un rozzo sub chissà come potrà piacere alle fate di questo sito!! Un abbraccio ed un augurio di buon anno.
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