Un elastico giallo che si allunga e si accorcia in continuazione, tenuto in tensione dalle due mani;
un elastico che viene lanciato contro il soffitto e poi ripreso al volo... ripetutamente, dadue ore a questa parte.
Ho imparato a memoria la conformazione di ogni singola venatura del mio armadio. Forse è l'ora di cambiare orientamento degli occhi... Anche se in verità, non lo stanno fissando per niente...!
E chissà cosa stanno guardando, lì, persi nel vuoto... Assenti. Già... assenti...
Intanto Martin Taylor suona in sottofondo. Indisturbato. Nello stereo.
Cosa suoni però non l'ho ancora capito... Ho perso il conto delle canzoni. Quante canzoni si potranno ascoltare in due ore? Bah, non ho voglia di fare il conto.
Note su note, si accumulano; andando a ingolfare la mente... i pensieri...
Così si potrebbe dire che "ho solo il jazz in testa"... e invece... Boh.
Non so nemmeno io cosa ci sia nella zucca...
Capelli. Quelli di sicuro. Anzi, per la precisione loro sono "sulla" testa...
Ma il resto...? Non lo so...
Anche un elastico che parte verso il soffitto, infondo, è qualcosa che ho "sopra" e non "dentro" me... Quindi non è nemmeno l'elastico.
Esiste il detto "avere il sale nella zucca" ma non penso di avercelo mai messo... A quale scopo poi? E allora non lo so. Non so davvero cosa ci possa essere...
Una TAC forse sarebbe la soluzione migliore... Potrei scoprire finalmente cosa occupi la mia mente.
Mmh... Ci penserò su.
Speriamo che un esame del genere mi aiuti a capire cosa stia succedendo meglio di due ore spese a lanciare un elastico contro il soffitto, ascoltare jazz e fissare il vuoto, facendo finta di studiare le venature dell'armadio... come sto facendo anche adesso trall'altro...
Già. Forse è meglio una TAC.
Ci penserà su. Forse...
Ma adesso scusatemi, devo riafferrare l'elastico giallo al volo, ascoltare jazz e fissare il vuoto, facendo finta di studiare le venature del mio armadio per almeno altre due ore...