I colpi esplosero nel silenzio. Nessuno notò che al mondo c'era un suono in meno.
Lo scrosciare del sangue nelle vene si era fermato, il ritmo cadenzato del mare aveva lasciato il posto al nulla; i polmoni smisero di cercare l'aria, bucati da un fischio di ferro.
Non c'era più movimento, l'elettricità era solo un ricordo; adesso i suoi atomi erano in viaggio per divenire componenti di un nuovo corpo: il mito della della reincarnazione fatto realtà.
Un tonfo sul pavimento di legno. La polvere si sollevò quando la massa del cadavere prese il posto riservatole da anni.
Il cucciolo di dalmata che aveva adottato da qualche mese guaitò e andò a nascondersi sotto la scrivania. Ci mise un'ora a capire che era tornato il silenzio, quando si avvicinò al corpo, ne annusò la pozzanghera di sangue e si accucciò al suo fianco.
Claudia lo ritrovò morto quando rientrò dalle vacanze.
Era passato un mese.