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La fiducia dei nonni e la forza della vita
Tiepidi raggi di sole primaverili penetravano dalla finestra, sul davanzale cinguettava un passerotto, mentre la piccola Vanille cominciava a svegliarsi. Si vestì e dopo aver fatto colazione, si avviò verso la scuola come tutte le mattine.
Camminava a testa bassa persa nei suoi pensieri, osservando il marciapiede e ogni suo passo, con lo zaino pieno di libri sulle spalle. Aveva circa undici anni ed era una ragazzina dai capelli lunghi, che lasciava sciolti o a volte raccolti, gli occhi azzurri, molto timida e sensibile. Mentre camminava, si ricordò del sogno che aveva fatto quella notte che riguardava i suoi nonni. Entrambi erano andati in cielo recentemente, ma erano spesso nei suoi pensieri. Nel sogno si ricordò che andava in giro in bicicletta con la nonna e poi tornava a casa per gustarsi un ottimo pranzo del nonno.
Raggiunse finalmente la scuola ed entrò in classe silenziosamente, con l'impressione di essere molto osservata. Non aveva il nemmeno il coraggio di salutare le sue amiche, ma lo fecero loro con piacere e lei rispose sorridendo. Iniziò la lezione e fu interrogata, ma la professoressa la chiamò accanto a lei e così riuscì a prendere un bel voto, perché dal suo banco non sarebbe riuscita a fare un discorso davanti a tutta la classe, anche se la lezione l'aveva studiata bene. Suonò la campanella dell'intervallo e i suoi compagni cominciarono a deriderla come al solito, lei ci rimaneva male, anche se ormai sapeva che non doveva prendersela. Gli avevano spiegato, tante volte, che loro erano un po' superficiali e spiritosi, ma dentro di sé sentiva sempre quella vergogna che le faceva perdere la fiducia in se stessa.
Suonò la campanella e venne il momento di tornare a casa, Vanille raccolse le sue cose e si avviò. La strada per tornare a casa attraversava un piccolo parco e decise di fermarsi un momento. Salì sull'altalena e cominciò a dondolarsi lentamente, mentre la sua mente era persa in mille pensieri. Fece un respiro profondo chiudendo per un attimo gli occhi e quando li riaprì, si accorse che non era più sola. La sorpresa le accecava gli occhi perché aveva davanti a sé l'immagine dei suoi nonni paterni che solo lei poteva vedere. Non ci credeva, erano due anime trasparenti che le sorrisero dolcemente e lei contraccambiò il sorriso.
"Nonno, nonna siete proprio voi, ma com'è possibile, sono così contenta di vedervi mi mancate tanto".
"Anche tu ci manchi piccola nipotina, ma il Signore aveva bisogno di noi lassù, però ci ha concesso il permesso di venire a trovarti e di portarti questo come premio per la tua fede".
La nonna le diede una piccola medaglietta azzurra con l'immagine della madonna attaccato a una catenina che lei mise al collo con gioia.
"Questo è un regalo che ti facciamo con tutto il cuore, il signore l'ha benedetto e se lo tieni, sempre vicino sentirai il nostro amore e quello del Signore che ti proteggerà e t'incoraggerà".
"Grazie tanto lo terrò sempre accanto al mio cuore e vi penserò sempre".
"Non devi aver paura di nessuno, ma soprattutto di vivere, perché gli altri non sono migliori di te. Tutti hanno problemi anche i più presuntuosi e vanitosi, quindi non devi sentirti diversa o peggiore".
"Ho capito, ma non è facile vorrei tanto che rimarreste qui con me per aiutarmi".
"Lo vorremmo anche noi piccolo fiorellino, ma sai che non è possibile".
"Tutti nella vita sono accompagnati da qualcuno, anche se a volte non se ne rendono conto. Hanno sempre accanto l'incoraggiamento di un'anima e se non è un umano, è l'amore del Signore. La vita la devi affrontare da sola, superando le difficoltà con la forza che hai nell'anima. Ora ti sembrerà una tempesta, una bufera, un tornado che ti travolgono facendoti cedere, ma pian piano crescendo capirai che puoi farcela. Credi in te e nella tua volontà, gli altri ti saranno accanto, ma sarai solo tu a vivere la vita gioiosamente, superando ogni oscurità e problema".
Vanille raccolse le parole dei nonni e le conservò nello scrigno del cuore, la spinsero un po' sull'altalena e poi li salutò teneramente abbracciandoli e baciandoli con affetto. Tornò a casa e la sua vita continuò non si separò mai dalla madonnina, continuò la scuola crescendo e affrontando la vita migliorando sempre di più. Il suo carattere rimase sempre un po' riservato e sensibile, ma non come prima, la vita cambiava e crescendo lentamente, migliorava anche lei. Da sola aveva la forza e il coraggio di riuscire in ogni cosa e nel suo cuore conservando per sempre il ricordo dei suoi cari nonni.
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- Grazie cara tea, sono contenta che sei riuscita a leggerlo e che ti sia piaciuto!
- Molto bello, si sente che è scritto con il cuore...
- Benvenuta Tea, hanno fatto un po' un pasticcio prima non era così. Allora devi cliccare prima sul numero 2 e poi sul numero 8. Spero che ti piacerà
- ciao, sono nuova... vorrei leggere questo racconto, ma non lo trovo! Mi puoi aiutare? Grazie mille
- Grazie sei molto gentile mi fa piacere che ti sia piaciuto e che anche tu sei d'accordo che nella vita bisogna farsi coraggio. bel commento molto profondo.
- è un racconto molto bello e dolce, anch'io ho vissuto situazioni simili e di fronte alle difficoltà e al dolore bisogna sempre reagire e pensare che nessuno è uguale e tutti siamo importanti nello stesso modo e proprio per questa diversità e che quando meno te l'aspetti quella forza HA LE ALI e ti vola accanto... bella ed emozionante