... non abbiamo scelta, ormai il destino ci ha incastrati. Per cui, piuttosto che agonizzare al freddo, prigionieri della fame e della onnipresente sete, preferiamo immolarci per ciò in cui crediamo. Andremo incontro alla gloria, e sia fatta la volontà di Dio... Qui abbiamo tutti paura, è inutile mentire alle nostre coscienze. Fingeremo, tuttavia, di non averne. D'altronde siamo soldati, ed è risaputo quanto sia cosa degna, per un combattente, morir da eroe, morir da figlio della Patria. Mi soffermo ad osservare il tramonto.
So che sarà l'ultimo che ammireremo io e i miei amici, e per uno strano scherzo del fato, si concede a noi particolarmente bello e romantico. Mi guardo intorno. C'è chi pensa ai propri cari, alla propria amata, alla sua casa...
Penso a Dio. E penso che non ce la faremo, ormai lo so. Qualcuno si illude e si "coccola" nella speranza di potersela scampare in qualche modo.
Non posso non dedicare un pensiero a voi, non posso non rendervi onore, spiriti dei nostri Padri. È quanto mai sacro il vostro sangue e tra poco lo sarà anche il nostro. Fra poche infinite ore... saremo anche noi martiri dell'Italica Terra. Poi, riposeremo assieme e non avremo più nulla da temere, perché il peggio sarà passato. E ci saranno cieli nuovi e terre nuove, e non piangeremo più, non conosceremo più né la fame né la sete, non saremo più prigionieri del teutonico nemico né di nessun' altro vile oppressore.
Gesù e Maria, statemi vicino. Ognuno di noi invocherà il vostro Santo Nome, nell'ora fatidica. Fate che il nostro avversario non si avveda della nostra angoscia, fate che le forze non ci vengano meno quando saremo costretti ad affrontare il nostro fratello. Rendeteci uomini, nell'istante in cui varcheremo la soglia.
Rendeteci uomini. Come i guerrieri che ci hanno degnamente preceduto. Che hanno combattuto. Che sono divenuti eterni. E che vivono nella mente e nel cuore di ognuno di noi.
Stasera, come tutte le sere, scriverò una lettera alla mia povera mamma. Cosa le dirò...? Le dirò che sto bene, anche se le difficoltà non mancano. Le dirò che tornerò a casa, prima o poi. Le dirò che l'amo e che non smetterò mai di ringraziarla per avermi donato la vita. E le dirò anche di non dimenticarsi di dare un bacio da parte mia alla donna che amo, e il cui viso dolce m'accompagnerà in battaglia.
Perdonami, cara mamma. Saranno tante piccole grandi bugie. Ma non ce la faccio a dirti che tuo figlio sarà presto un eroe...
Dedicato ai Martiri dell'Unità d'Italia