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Pommes de terre à la française
Nel regno della cucina, che ben conosciamo, le due principessine, Alice e Paoletta, vogliono aiutare il nonnino, il nostro bravo cuoco brillo ma non troppo.
Da una grande finestra a vetri colorati, dei bellissimi raggi di sole penetrando accarezzano le chiome variopinte delle bambine, colpendo anche il tavolo di lavoro dove appaiono più in evidenza un mucchietto di patate, delle belle salsicce e delle uova.
Alice vorrebbe lavare le patate e senza sbucciarle metterle in pentola per poi bollirle. Ma nel prendere l' acqua dal rubinetto, essendo troppo piccola, scivola e cade, facendosi male ad un ginocchio che sanguina un poco. Interviene Paoletta lesta lesta e la disinfetta, provocando ad Alice, però, un pizzicore forte per via dell'alcol, ed una delle sue lacrimucce cade sopra uno spiritello appartenente ad un dei tanti globuli rossi, inondandolo letteralmente.
Lo spiritello:
- Fai attenzione figliola mia, quasi quasi mi affogavi.
Alice:
- Scusami, ma chi sei? Dove sei?
Lo spiritello:
- Sono proprio qui, dentro la ferita e sono uno spiritello, appartengo ad un globulo rosso.
Alice:
- Sei solo?
Lo spiritello:
- Macché, oltre ai globuli rossi e sono tanti, tantissimi, ci sono anche i globuli bianchi, ed io infatti sono fidanzato proprio con uno spiritello femmina di un globulo bianco, nostro vicino, ed inoltre ci sono anche le piastrine che non stanno mai ferme.
Paoletta non si accorge di nulla, sa solo che la cuginetta non piange più e lascia fare.
Alice: (rivolta sempre allo spiritello)
- Siete dunque esseri viventi?
Lo spiritello:
- Si!
Alice:
- Quindi come noi un giorno morirete?
Lo spiritello:
- Forse non sono stato chiaro nella risposta di prima, noi spiritelli eravamo esseri viventi ma non lo siamo più, quindi non possiamo di nuovo morire, gli altri si. Pensa che i globuli rossi vanno a morire in massa in un cimitero apposta per loro, che si chiama milza.
A questo punto però Paoletta gli fascia la ferita e lo spiritello sparisce insieme al suo mondo microbiologico.
Le patate, che nella caduta di Alice finiscono sparpagliate per terra, sono un po' stizzite per questo trattamento irriguardoso. Infatti una di esse si ficca fra i piedi di Paoletta, facendola inciampare e cadere a sua volta, ma non si fa male, anzi si alza subito e le raccoglie.
Nel frattempo entra il nonnino barcollando a manca e a dritta un pochino, con la sua fiaschetta ed un ottimo umore.
Il nonnino:
- Ecco le mie principessine! Cosa state facendo?
Alice:
- Volevamo lavare le patate, ma abbiamo avuto un patratacca
Il nonnino:
- Mi dispiace, ma non vi preoccupate, ho già in mente cosa fare, voglio dire che so già cosa cucinare con queste buone patate così farinose, le uova e le salsicce, dalla credenza poi si prende ancora un po' di sale e pepe, burro ed olio di oliva e facciamo le Pommes de terre à la française.
Con l'aiuto delle bambine, si fa per dire, e degli utensili, suoi fedelissimi collaboratori, dopo aver tracannato dalla fiaschetta stessa un po' di Margaux 2002, mette a bollire le patate nella pentola. Mentre l' acqua in essa borbotta e canta, il nonnino versa nel suo calice un altro po' di quel liquido rosso, benedicendo Dionisio che l'ha inventato e se lo beve d'un sol fiato.
Le bambine ogni tanto gli ricordano che le patate forse sono stanche di quel borbottio e stonato canto e vogliono pace.
Il nonnino che non va mai in delirio e non perde mai il lume della ragione, le tranquillizza. Infatti dopo poco più di una ventina di minuti, infilzando uno stuzzicadenti in una delle patate si accorge che sono già fatte e le spegne. Dopo averle colate e fatte raffreddare le bambine le sbucciano. Qui il nonnino mettendosi il suo berretto di cuoco si mette all'opera. Taglia le patate a rotelle, poi allo stesso modo e nello stesso numero le salsicce affumicate e le uova sode. In una teglia imburrata depone a strati prima le patate, poi le uova ed infine le salsicce, le copre con un po' di olio d'oliva e le mette nel forno riscaldato già. Nel frattempo sbatte un paio d' uova con sale e pepe, facendo il solletico alla tazza che le contiene, che se la ride e si diverte.
Le bambine sono attentissime a quello che il nonnino sta facendo.
A poco più di metà cottura tira fuori la teglia e ci versa sopra uniformemente il preparato e lo rinforna.
Un cinque minuti dopo spegne e le lascia riposare per altri dieci minuti circa, poi finalmente tira fuori la teglia dal forno ed ecco a voi principessine e ospiti lettori le Pommes de terre à la française.
Le bambine assaggiandole le trovano squisite e nutrienti, ma anche con un po' di colesterolo, ma questo non è un problema loro.
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