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Mai più
Non so che ci faccio a questa festa.
Non è la mia festa, e nemmeno quella di una persona a cui appartengo in qualche modo. È solo finzione. È solo il mio modo di reggere il gioco. Ma sto male e non posso parlarne con nessuno, neppure mostrarlo. Se solo non fosse accaduto nulla...
"Va tutto bene?" mi chiede una voce improvvisa.
Guardo quella donna e penso che anche con gli anni è bella. Penso che suo figlio ha qualcosa di lei. Penso che però ha il sorriso del padre e che mi fa girare la testa ricordarlo.
Ma tanto è tardi...
"Sì" mento, "ho solo bisogno di un po' d'aria.. fa troppo caldo qui.." non è vero, io sento solo freddo, sento solo il gelo dentro, ma è la prima bugia che mi è venuta in mente.
Mi alzo di scatto. "esco un attimo", dico d'un tratto e non le do il tempo di rispondere, di chiedere, di farmi domande... non le do il tempo di capire la mia vita perchè non la capisco nemmeno io adesso.
Esco dalla sala affollata e mi ritrovo in un giardino immenso, è davvero un bel posto per festeggiare, ma io non sono in vena di festeggiamenti.. non sono in vena di nulla.
Poco distante da me vedo lui che parla con un gruppo di amici, altri invitati.. avverto un groppo in gola e capisco che non dovrei affatto essere qui.. ormai.. ormai è finito tutto..
Come se sentisse i miei occhi su di sè si gira e mi guarda.. Dio, quanto odio quello sguardo così.. anche quando non stavamo ancora insieme mi fissava in quel modo, e io morivo, perchè avrei venduto l'anima perchè lui continuasse a guardarmi come se non ci fosse nessun altro attorno, come se esistessi solo io.. io e lui.. ma è stato troppo tempo fa.. eppure.. eppure lui lo fa ancora.. mi fissa ancora come se mi amasse.. che bugia.. che enorme presa in giro.. nel pensarlo lo guardo amareggiata e decido di allontanarmi da lui.. trovo una serie di tavolini su una balconata, qui ci fanno le feste d'estate ed è meraviglioso, con piante e fiori ovunque.. mi siedo nell'angolo più nascosto e stendo le braccia sul tavolo.. ci poggio la testa e chiudo gli occhi, spero di non piangere.. spero di non ricordare..
"Ehi" la sua voce mi fa sobbalzare.. ma non ho la forza per sollevare la testa..
"Va tutto bene?" chiede sfiorandomi il braccio.. ti prego non farlo..
"No" rispondo piano
"Mia madre mi ha detto.."
"Si lo so, mi dispiace.. non credo che fare finta che io e te stiamo ancora insieme abbia funzionato, si è accorta benissimo che ci parliamo a monosillabi, non sono al massimo della felicità e tu mi eviti in continuazione". Per ogni parola è come se mi stessi prendendo a pugni..
"Non è stata una buona idea.." ammette alla fine
"Ormai ero già stata invitata.. i tuoi ci tenevano.. non potevamo sapere che fino a quel momento sarebbe finita.." dico sussurrando sull'ultima affermazione.. perchè ti fai ancora del male? è finita, punto. non puoi farci nulla. è finita e basta..
D'un tratto sollevo la testa per ricacciare indietro le lacrime. Lui mi guarda ma non parla. Esita. Perchè mi guardi così? L'hai voluto tu.. l'hai scelto tu.. sto male nel ricordarlo.."sarò sempre accanto a te.." no. non è vero. io sono sola. sono sola nel tentativo disperato di dimenticare una storia che non so mettere da parte.
"Ho conosciuto una ragazza" mi dice lentamente.
Ecco. Il mio peggiore incubo si era avverato. Un'altra ragazza. Non io. Non sono più io. Una sostituta. Non posso più nascondermi. Piango. Ma che ne sa lei di te, che ne sa di noi? Le hai forse raccontato delle giornate assieme, del sole, del mare, del natale, delle nottate intense..? No. Non può saperlo. Non può capirlo. Non può amarti.. non come ti amo io. Ma non lo vedi..? Sono qui.. non mi vuoi e sono qui. Comunque. In attesa di una speranza, di un'occasione che non ho e che non posso permettermi di avere. Ma a te non interessa.. Non importa.. Non ti importerà mai.
In uno scatto di rabbia spingo indietro la sedia e faccio per andarmene.
"ma dove vai?" chiedi venendomi dietro
"lasciami stare" ho la voce sottile. Piango. piango.. e sono sola. Ancora..
"non ho neanche finito di parlare.."
"ho già capito tutto. non importa. sono felice per te. ci tengo troppo a te quindi non posso che augurarti che con lei starai bene, davvero, io ti devo tanto, tu mi hai fatto crescere e io non posso che volerti un bene dell'anima, non posso che dirti che meriti tutta la felicità di questo mondo e.."
"vuoi farmi parlare si o no?" mi dici afferrandomi per il polso. Sei arrabbiato con me e non ne comprendo il motivo..
"non devi giustificarti.."
"io non provo niente per lei!"
"davvero, non c'è bisogno.." piango disperata
"ma mi hai sentito almeno? non provo niente per lei!" mi urli in faccia e io rimango impietrita "non provo nulla" continui "l'ho conosciuta perchè la trovavo carina, e lo è davvero.. sembra anche una brava ragazza.. ma, per la miseria, dopo un po' ho cominciato a chiedermi quando sarebbe finita la serata, quando ti avrei rivisto, se mi stavi pensando, che facevi, con chi eri.."
"e questo che vuol dire?" sono confusa.. lui non mi vuole più.. mi ha lasciata.. piango ancora..
"io.. non lo so.." sei confuso anche tu..
mi avvicino e ti guardo. ho paura a farlo, mi manchi troppo e quasi sono spaventata dall'idea che io possa sfiorarti o, peggio, baciarti.. non ne saprei più fare a meno..
"perchè mi hai detto questo allora?" cerco le parole adatte "hai idea.. del dolore.. del male.. che si può provare nel sentire certe parole?" la rabbia cresce e io sento alzarmi la voce "hai idea di quello che ho passato? hai idea di quello che sto passando? ce l'hai il coraggio per dirmi quello che pensi? ce l'hai il coraggio per dirmi ciò che provi davvero? io ti amo" sto urlando ma non mi importa "hai capito? ti amo e non ho paura a dirtelo, non ho paura di rischiare, non ho paura di soffrire, se potessi patirei le pene peggiori pur di avere te, perchè sei tutto quello che voglio e che non posso avere, perchè sei tutto quello che desidero.. sei disposto a ricambiare? sei disposto a provare lo stesso per me?"
ho il fiatone e nel guardarti capisco che sei stupito, non sai che dire.. ma nel tuo silenzio leggo anche altro.. dispiacere forse.. non mi rispondi e io non so che pensare.. ma so che ora ho fatto tutto il possibile. ora hai la mia realtà negli occhi, riesci a guardarmi ancora?
nel tuo silenzio.. non c'è nulla.. più nulla.. mi volto e sto per andarmene, ma tu mi prendi di nuovo per il polso e mi dici solo: "mi manchi" mi abbracci e girandomi ancora sento finalmente le tue labbra tornare sulle mie, con le mie.. e ora so, lo sento dentro, che non potremo rinunciarci più, mai più..
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